ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/17576

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 684 del 12/09/2012
Firmatari
Primo firmatario: JANNONE GIORGIO
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 12/09/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 12/09/2012
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-17576
presentata da
GIORGIO JANNONE
mercoledì 12 settembre 2012, seduta n.684

JANNONE. -
Al Ministro dello sviluppo economico.
- Per sapere - premesso che:


il verdetto di uno studio del «World Economic Forum» di Ginevra che misura la competitività dei Paesi in base a fattori come lo stato delle infrastrutture e la capacità di spingere l'innovazione conferma il sorpasso della Germania sugli Stati Uniti, per quanto riguarda la competitività. La Svizzera resta al primo posto seguita da Singapore. L'Italia sale di un gradino al 42esimo posto, ma, insieme alla Spagna (36esima), non riesce a entrare nei top 30, fattori che consegnano la «maglia rosa» alla Svizzera aiutata da campioni nazionali come Novartis e Nestlè, ma anche da un'economia stabile e da mercati finanziari sviluppati;


alle spalle della Svizzera segue stabile Singapore, mentre si scambiano posizione la Finlandia, adesso al terzo posto, e la Svezia, che scende di un gradino. Al quinto posto sale di due gradini l'Olanda, davanti alla Germania, ferma allo stesso livello del 2011, ma davanti agli Usa che sono scesi di due scalini dal quinto al settimo posto. Nella lista dei «top ten» seguono la Gran Bretagna (ottava nonostante le recessione), Hong Kong (9) e il Giappone (10), mentre la Francia perde tre punti (21), con l'Irlanda che ne guadagna due (27), mentre la Cina ne arretra di tre (29). Ferma a quota 36 la Spagna, come pure la Polonia (41), davanti a Italia e Turchia (43), che ha fatto un incredibile balzo in avanti di 16 posizioni. In progresso anche il Brasile, da quota 53 a 48, mentre il Portogallo perde quattro posizioni e scende a quota 49 e l'India scivola al 59esimo posto. All'ultimo posto il Burundi (144);


gli Usa registrano il quarto calo consecutivo nonostante il recupero in competitività sul fronte dell'innovazione e dello sviluppo dei mercati finanziari che mostra segnali di ripresa dal picco della crisi. A pesare sul giudizio del World Economic Forum è - soprattutto - la scarsa fiducia nella politica e l'instabilità macroeconomica. All'interno dell'Unione monetaria la crisi ha reso ancora più evidente il solco fra Nord e Sud del vecchio continente con economie che corrono e altre che arrancano. La Finlandia ha scalzato la Svezia dal podio. Brilla il quinto posto dell'Olanda (era settima) davanti alla stabile Germania. Una situazione che palesa le difficoltà dei Paesi nel mirino della speculazione. Ai problemi di Spagna e Italia si aggiungono quelli della Grecia, sprofondata al 96esimo posto alle spalle anche di Argentina e Namibia. Un crollo che - secondo il World Economic Forum - mantiene in vita la possibilità che Atene «e forse altri Paesi lascino l'area euro» -:


quali iniziative il Ministro intenda adottare, al fine di rendere il nostro Paese più competitivo, sia a livello europeo, che globale.(4-17576)