ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/17551

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 684 del 12/09/2012
Firmatari
Primo firmatario: CATANOSO GENOESE FRANCESCO DETTO BASILIO CATANOSO
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 12/09/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
  • MINISTERO DELLA DIFESA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 12/09/2012
Stato iter:
13/12/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 13/12/2012
PASSERA CORRADO MINISTRO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 13/12/2012

CONCLUSO IL 13/12/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-17551
presentata da
FRANCESCO DETTO BASILIO CATANOSO CATANOSO GENOESE
mercoledì 12 settembre 2012, seduta n.684

CATANOSO. -
Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro della difesa.
- Per sapere - premesso che:

l'aeroporto di Catania ha un'importanza strategica per l'economia della Sicilia;

numerosi sono stati gli interventi e le proposte per stimolare la giusta attenzione delle istituzioni sull'indispensabile e improcrastinabile adeguamento, sviluppo e preventiva e lungimirante programmazione alla sempre maggiore domanda di mobilità che l'utenza dell'importante struttura impone;

il rifacimento globale, sin dalle sue fondamenta, della pista di volo e delle altre strutture ad essa connesse, è visto positivamente;

non può, invece, essere taciuto, a poco più di un mese dall'inizio dei lavori, l'inadeguatezza delle alternative per rendere sostenibili i disagi che la chiusura inevitabilmente provocherà;

apprendere che l'Aeronautica militare abbia risposto negativamente alla richiesta di ospitare parte del traffico aereo di Fontanarossa, suscita dei motivati sospetti, che hanno origine dall'annosa inadeguatezza della gestione e fornitura dei servizi di assistenza al volo che l'Aeronautica ha a giudizio dell'interrogante colpevolmente sottodimensionato rispetto alla continua e costante crescita del traffico aereo;

un diniego per motivi di sicurezza apposto in questa fase delicata della vita economica del Paese e della Sicilia in particolare, appare un'ulteriore prova di disattenzione e insensibilità che l'Aeronautica militare italiana ha mostrato e mantenuto negli anni nei confronti dell'aeroporto di Catania. Ne è prova l'autorizzazione concessa agli aerei senza pilota a sorvolare e operare in zone ad alta densità abitativa e nelle immediate vicinanze, se non entro i confini, di una zona ad altissima intensità di traffico aereo civile, che provocano ulteriori ritardi che si sommano a quelli dovuti all'inadeguatezza delle tecnologie e alla vetustà di taluni apparati, come il radar di back-up in uso durante la guerra dei Balcani a Pristina, e al sotto-dimensionamento dello schieramento giornaliero di controllori del traffico aereo che l'Aeronautica militare italiana impone. Si sottolinea che per lo stesso tipo di attività negli Stati Uniti si è scelta una zona desertica, mentre in Sicilia eventuali rischi per questo tipo di attività militare vengono sottovalutati e sottaciuti;

a giudizio dell'interrogante, un intervento deciso e risolutivo del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti e al Ministro della difesa e dello Stato Maggiore dell'Aeronautica è necessario per affrancare Fontanarossa dall'ostacolo che l'attuale gestione rappresenta e che ne impedisce il pieno sviluppo delle potenzialità e il raggiungimento di obiettivi ben più ambiziosi;

se l'Aeronautica militare italiana è in grado di soddisfare le esigenze della domanda sempre più crescente di mobilità delle popolazioni, deve assolutamente adeguarsi con uomini e tecnologie idonee a fronteggiare le attese che il mercato impone, altrimenti occorre, secondo l'interrogante, che essa ceda la mano come ha già fatto a Verona ove in poco più di un mese di nuova gestione del controllo del traffico aereo, i ritardi e disservizi che sembravano inalienabili sono scomparsi. Cedere la mano per un servizio reso in tali condizioni e che all'interrogante appare del tutto anacronistico, non è certo elemento negativo per il prestigio ed i compiti che l'Aeronautica militare italiana è chiamata ad assolvere; rappresenterebbe, invece, motivo di merito e dimostrazione di sensibilità nei confronti della collettività e del Paese -:

quali iniziative intendano adottare i Ministri interrogati affinché si risolvano in tempi brevi le problematiche esposte in premessa. (4-17551)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata giovedì 13 dicembre 2012
nell'allegato B della seduta n. 734
All'Interrogazione 4-17551 presentata da
FRANCESCO DETTO BASILIO CATANOSO CATANOSO GENOESE

Risposta. - In riferimento all'interrogazione parlamentare in esame, si forniscono i seguenti elementi di risposta.
Come è noto, l'aeroporto di Catania Fontanarossa è stato chiuso temporaneamente a causa di attività di manutenzione.
Al fine di limitare i disagi dell'utenza e garantire l'operatività dell'aviazione commerciale nel periodo di chiusura è stato ratificato tra il Ministero della difesa ed il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti un accordo interministeriale i cui contenuti sono stati formalizzati con apposito decreto sottoscritto lo scorso 4 ottobre e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 30 ottobre 2012, n. 254.
Il citato decreto interministeriale prevede, al fine di consentire i lavori improcrastinabili di completo rifacimento della pista di volo dell'aeroporto catanese, in via eccezionale e in deroga al decreto ministeriale della difesa del 25 gennaio 2008, concernente la classificazione degli aeroporti militari, che il traffico aereo diretto all'aeroporto di Catania «Fontanarossa» sia temporaneamente trasferito verso l'aeroporto militare di Sigonella per il periodo intercorrente dal 5 novembre al successivo 5 dicembre 2012.
Nel decreto in parola è inoltre prevista, nell'eventualità che i lavori di rifacimento della pista dell'aeroporto di Catania Fontanarossa dovessero protrarsi oltre la data del 5 dicembre 2012, la proroga di un mese, per una sola volta, previa richiesta da parte dell'Enac.
Per completezza d'informazione si evidenzia che detto decreto stabilisce, tra l'altro, che il traffico aereo civile sull'aeroporto militare di Sigonella è soggetto alle limitazioni ed alle restrizioni poste dall'Aeronautica militare tese a garantire il corretto svolgimento delle operazioni militari, sia nazionali che alleate, e di Stato.
Si segnala, infine, che gli oneri derivanti dall'esecuzione del decreto in esame nonché dai discendenti accordi tecnici sono a carico del gestore aeroportuale-società SAC s.p.a.

Il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti: Corrado Passera.