GAROFALO, VELLA, IANNARILLI, PIZZOLANTE, RAMPELLI, MANCUSO, GIOACCHINO ALFANO, PALUMBO, CAZZOLA, SCANDROGLIO, ANTONINO FOTI, VINCENZO ANTONIO FONTANA, MUSSOLINI, RENATO FARINA, PORCU, MINARDO, MURGIA, MANNUCCI, CERONI, LUCIANO ROSSI, TORTOLI, ARMOSINO, MAZZUCA, PRESTIGIACOMO, PALMIERI, MARSILIO, MARINELLO, CENTEMERO, FITTO, SCALERA, TOCCAFONDI, TORRISI, SISTO, CASSINELLI, D'ALESSANDRO, VENTUCCI, GOTTARDO, DE CAMILLIS, LEO, MANTOVANO, DEL TENNO, MILANESE, MELONI, GERMANÀ, GHIGLIA, DISTASO, LA LOGGIA, LAFFRANCO, BARANI, BIANCOFIORE, LANDOLFI e GIBIINO. -
Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca.
- Per sapere - premesso che:
la crisi economica in atto sta sconvolgendo usi ed abitudini delle famiglie che, con l'inizio dell'anno scolastico, si trovano a dover affrontare anche la spesa ingente per l'acquisto dei libri di testo;
il decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, all'articolo 15, ha disposto misure atte a contenere il costo dei libri scolastici, nel rispetto della normativa vigente e fatta salva l'autonomia didattica nell'adozione dei libri nelle scuole di ogni ordine e grado, ivi compresa la previsione della adozione di testi interamente scaricabili da internet ovvero in formato misto;
ancora, il decreto-legge «Gelmini» sulla scuola - decreto-legge 1° settembre 2008, n. 137, convertito, con modificazioni dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169 - all'articolo 5 ha disposto l'adozione dei libri di testo con cadenza pluriennale, stabilendo, in particolare, che i competenti organi scolastici debbano adottare libri di testo in relazione ai quali l'editore si è impegnato a mantenere invariato il contenuto nel quinquennio, salvo che per la pubblicazione di eventuali appendici di aggiornamento da rendere separatamente disponibili, e che l'adozione dei libri di testo avvenga nella scuola primaria con cadenza quinquennale, a valere per il successivo quinquennio, e nella scuola secondaria di primo e secondo grado ogni sei anni, a valere per i successivi sei anni;
con i decreti ministeriali n. 42, per la scuola primaria, e n. 43, per la scuola secondaria di primo e di secondo grado, dell'11 maggio 2012 il Ministero ha individuato i tetti di spesa, riferiti alla versione on line o mista, entro cui i docenti sono tenuti a mantenere il costo dell'intera dotazione libraria con la previsione che eventuali incrementi degli importi indicati debbano essere contenuti entro il limite massimo del 10 per cento;
secondo quanto denunciato da varie associazioni a tutela dei consumatori, risulta che le famiglie in questi giorni stiano registrando per l'acquisto di libri e del corredo scolastico una spesa di circa 100 euro superiore rispetto a quella sostenuta lo scorso anno, sulla quale incide maggiormente proprio l'acquisto dei testi scolastici;
ciò in ragione del fatto che, oltre all'entrata in vigore del divieto di utilizzare testi esclusivamente a stampa, i tetti stabiliti siano stati sforati, oltre il margine di tolleranza del 10 per cento, ad esempio, mediante l'adozione di libri scolastici facoltativi pretesi magari come obbligatori dai docenti -:
se il Ministro sia a conoscenza di quanto descritto in premessa ed, in caso affermativo, quali iniziative intenda intraprendere al fine di verificare il rispetto da parte dei dirigenti scolastici dei tetti di spesa fissati;
quali ulteriori iniziative intenda adottare al fine di permettere l'adozione di supporti didattici aggiornati, attuando al contempo le annunciate politiche di abbassamento delle spese scolastiche per sgravare le famiglie nel momento di profonda crisi economica in atto affinché non si prospetti il rischio di lesioni al diritto allo studio. (4-17550)