ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/17488

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 681 del 06/09/2012
Firmatari
Primo firmatario: MANCUSO GIANNI
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 06/09/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 06/09/2012
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-17488
presentata da
GIANNI MANCUSO
giovedì 6 settembre 2012, seduta n.681

MANCUSO. -
Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro dell'economia e delle finanze.
- Per sapere - premesso che:

la SACE (società aeroporto di Cerrione) è stata fondata nel 1962 allo scopo di creare un aeroporto che collegasse Biella e Vercelli ai più importanti scali nazionali;

la struttura venne inaugurata nel comune di Cerrione (BI) nel 1968 dall'allora Ministro dei Trasporti Scalfaro;

di anno in anno esso, secondo le promesse della gestione, avrebbe dovuto divenire, il supporto di Malpensa, la sede operativa della Croce rossa nazionale, la base di voli low cost;

qualificato come «aeroporto aperto al traffico turistico internazionale» fu inizialmente dotato di una pista bituminata lunga 740 metri;

nel 1986 vennero iniziati lavori di ristrutturazione e potenziamento per l'allungamento della pista fino agli attuali 1.500 metri, la costruzione di due ulteriori hangar per ospitare un'officina specializzata nella manutenzione degli aerei e una scuola di volo per brevetti elicotteri;

nel 2011 è stato ultimata l'installazione di un impianto di illuminazione per i voli notturni;

la SACE è una società a capitale misto: il socio di maggioranza è la Fondazione cassa di risparmio che ha investito ingenti somme per il ripianamento delle perdite e per il finanziamento dei lavori di ammodernamento;

ritiratasi l'Unione industriali, gli altri partner privati sono la camera di commercio, la finanziaria nazionale di Unioncamere e l'ASCOM, che detengono, però, partecipazioni azionarie limitate;

più complessa appare la situazione dei partner privati: dopo l'uscita del comune e della provincia di Biella, in seno alla società rimangono la regione Piemonte, il comune ospitante e quelli limitrofi (Verrone, Sandigliano, Mottalciata e Gaglianico), le cui partecipazioni azionarie sono, però, solo simboliche;

negli ultimi sette anni la perdita d'esercizio è stata di 500/600mila euro ogni esercizio;

nel 2005 il passivo ha raggiunto 501mila euro, nel 2006 di 656mila, nel 2007 di 586mila, nel 2008 di 640mila, nel 2009 di 679mila, nel 2010 di 669mila, per un totale di 3 milioni e 700mila euro;

nel periodo 2001/2004 la SACE ha ottenuto un milione e 200mila euro (281mila nel 2001, 260mila nel 2002, 115mila nel 2003 e 500mila nel 2004) di finanziamento pubblico;

nel 2009 il numero di passeggeri che hanno fatto sbarco all'aeroporto di Cerrione sono stati 18;

nell'aeroporto di Cerrione alcuni reparti sono inutilizzabili perché manca la porta d'accesso e l'attività viene sospesa quando piove o cala il sole;

la pista di 1470 metri di lunghezza può essere utilizzata solo per i primi 1320 perché si dovrebbe acquistare un prato di 200 metri da usare come zona di sicurezza nella testata Nord della pista in caso di atterraggi lunghi;

l'aeroporto, come detto, è dotato di tutta la strumentazione per il volo notturno, comprese le luci di atterraggio, ma l'attività deve cessare al tramonto perché manca la prevista segnaletica verticale, che costerebbe 300mila euro;

queste inefficienze limitano tutta l'attività dello scalo: quella della ricercatissima officina di manutenzione che ha clienti che arrivano anche dalla Grecia, quella delle due scuole di volo che per svolgere lo specifico addestramento notturno devono portare i propri allievi in Corsica, l'attività di aerotaxy;

in un'ottica di spending review, locale e nazionale, l'aeroporto di Cerrione rappresenta oramai un buco nero per fondi pubblici;

l'unica soluzione razionale è ormai, palesemente, la chiusura dello sbarco;

il Governo ha di recente manifestato l'intenzione di aggiogare il Piano nazionale aeroporti -:

se il Governo ritenga opportuno escludere l'aeroporto di Cerrione dal PNA;

se il Governo intenda una volta assunta tale decisione invitare i soci della SACE ad aprire un tavolo tecnico con le attività private che hanno sede presso l'aeroporto per meglio gestire la procedura di chiusura. (4-17488)