ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/17131

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 672 del 25/07/2012
Firmatari
Primo firmatario: BARBATO FRANCESCO
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 25/07/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 25/07/2012
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 19/12/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-17131
presentata da
FRANCESCO BARBATO
mercoledì 25 luglio 2012, seduta n.672

BARBATO. -
Al Ministro della salute.
- Per sapere - premesso che:

il 25 novembre 2010 presso l'ospedale Monaldi di Napoli, è spirata, a cinque giorni dalla nascita, la piccola Antonia Pagano, venuta alla luce presso l'ospedale civile di Boscotrecase (Napoli);

i genitori, Giuseppina e Michele, sporsero denuncia perché fosse fatta chiarezza sulle circostanze della morte della bimba;

sul caso è stata aperta un'inchiesta giudiziaria dalla procura della Repubblica di Torre Annunziata;

il Corriere.tv del 17 luglio 2012 ha reso pubblica una videoinchiesta in cui si ascoltano alcune registrazioni telefoniche nelle quali le persone sottoposte ad indagini esprimono frasi di questo tenore: «Vedete di apparare questa cartella nel migliore dei modi», «Vediamo di metterla a posto ora che si può fare, domani potrebbero sequestrarla...»;

il menzionato video è completato da un articolo a firma di Amalia De Simone che riporta: «La verità venne fuori solo molti mesi dopo, quando uno dei medici che aveva partecipato al parto confessò al pm di Torre Annunziata Emilio Prisco, di aver effettuato una intercettazione ambientale registrando parte dell'incontro avuto con il primario e l'ostetrica presenti al parto, mentre si decideva di "confezionare" una nuova cartella clinica che garantisse loro l'impunità. E così il procuratore aggiunto Raffaele Marino e il pm Prisco, chiesero e ottennero dal gip alcune misure cautelari a carico di medici e paramedici ritenuti responsabili a vario titolo, della morte della neonata e di averne falsificato la cartella clinica»;

nell'inchiesta sono coinvolte tre persone dell'organico sanitario del nosocomio, tra queste due medici di cui il primario del reparto di ginecologia dell'ospedale di Boscotrecase ed una ostetrica. Secondo gli inquirenti, i due dottori avrebbero commesso «imprudenza, negligenza e imperizia causando il decesso del feto» (fonte Metropolisweb.it - 17 luglio 2012);

l'interrogante apprende sempre da fonti stampa che i magistrati torresi hanno formulato la richiesta di rinvio a giudizio per gli indagati;

il procuratore aggiunto Raffaele Marino ha definito la vicenda come un episodio «vergognoso»: «Non si può tradire così la fiducia di chi si affida a medici di un ospedale pubblico. Questa storia è la spia di un degrado anche morale che non può essere accettato. Abbiamo fatto indagini meticolose e alla fine siamo venuti a capo della vicenda. Naturalmente l'intercettazione che a me sembra piuttosto inquietante, si è rivelata fondamentale» (Corriere della Sera -17 luglio 2012);

il legale della famiglia Pagano riferisce di aver provveduto a citare «per responsabilità civile anche l'Asl Napoli 5» (www.ilgazzettinovesuviano.com - 18 luglio 2012) -:

di quali elementi disponga il Ministro sul caso esposto e se non intenda assumere ogni iniziativa di competenza per fare chiarezza sulla vicenda. (4-17131)