ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/17031

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 669 del 19/07/2012
Firmatari
Primo firmatario: BOCCUZZI ANTONIO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 19/07/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA DIFESA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 19/07/2012
Stato iter:
04/10/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 04/10/2012
DI PAOLA GIAMPAOLO MINISTRO - (DIFESA)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 04/10/2012

CONCLUSO IL 04/10/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-17031
presentata da
ANTONIO BOCCUZZI
giovedì 19 luglio 2012, seduta n.669

BOCCUZZI. -
Al Ministro della difesa.
- Per sapere - premesso che:

esiste un lungo elenco di marescialli, ufficiali, soldati semplici deceduti, colpiti da mesotelioma pleurico;

il procuratore Raffaele Guariniello ha aperto un fascicolo, che raccoglie informazioni fra le centinaia di cartelle cliniche, in Piemonte e nel resto d'Italia;

questa indagine riguarda gli uomini dell'esercito che prestavano servizio nei settori meccanizzati, che venivano a contatto con carri armati o mezzi corazzati dotati fino a poco tempo fa di rivestimenti di amianto o allestiti con componenti meccanici ricchi della fibra «killer», il cui contatto può aver provocato la malattia;

a seguito del monitoraggio dell'Osservatorio regionale piemontese sull'amianto si è riscontrata un'incidenza anomala di mesotelioma tra i militari deceduti negli ultimi anni o tuttora sottoposti a cure intensive;

i casi accertati sono a oggi 335;


sono stati presi in esame due periodi, prima e dopo il 1970;

analizzando i dati su base nazionale, è stata riconosciuta una certa correlazione tra l'attività svolta nell'esercito e l'insorgenza, dopo decenni della malattia;

molti soggetti colpiti da mesotelioma hanno guidato a lungo i mezzi cingolati o hanno fatto parte degli equipaggi. Altri hanno effettuato interventi di manutenzione dei mezzi corazzati o manipolato l'attrezzatura destinata ai veicoli. In alcuni casi, anche la vernice conteneva miscele di amianto per proteggere i veicoli da influssi termici e acustici;

ormai dal 1992 l'amianto è fuori legge, ma la procura torinese ha il timore che alcuni mezzi oggi contengano ancora fibre, nonostante l'avviata bonifica e la sostituzione dei veicoli obsoleti da parte dell'Esercito -:

quali iniziative intenda assumere perché le strutture militari mettano in atto le prescrizioni necessarie affinché sia eliminato il rischio di venire a contatto con le particelle di amianto. (4-17031)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata giovedì 4 ottobre 2012
nell'allegato B della seduta n. 697
All'Interrogazione 4-17031 presentata da
ANTONIO BOCCUZZI

Risposta. - L'amianto è stato utilizzato in diversi settori dell'industria - compresa la cantieristica navale civile e militare - almeno fino alla metà degli anni ottanta.
I casi di neoformazioni a oggi registrati sono riconducibili al periodo antecedente la conoscenza della pericolosità di tale minerale, il cui utilizzo è stato vietato solo con la legge n. 257 del 1992, dopo esserne, stata accertata la nocività per la salute dell'uomo.
Prima di quella data, il suo impiego era addirittura prescritto obbligatoriamente, anche da varie convenzioni internazionali, come le Ilo (International labour organization), in materia di tutela dei lavoratori e la Solas 74 (Safety of life at sea), in materia di sicurezza della navigazione, le quali prevedevano l'utilizzo dell'amianto per i vestiti degli operatori dello squadre antincendio o per la coibentazione dei quadri elettrici.
Dopo l'entrata in vigore della richiamata legge, l'Esercito italiano ha intrapreso un'attività volta a determinare la presenza di amianto all'interno dei veicoli in dotazione, con particolare riferimento a quelli introdotti in servizio prima del 1992, da cui è emerso che solo in alcuni mezzi utilizzati dalla Forza armata erano presenti particolari rivestiti con fibre di tale minerale.
In tale quadro, quindi, la Forza armata ha:

avviano un'azione globale per procedere alla bonifica, tuttora in corso, di quei veicoli ove la presenza di amianto è circoscritta ad alcuni particolari minimali (dispositivo di evacuazione dei gas di scarico);

decretato la sospensione dall'impiego, per vetustà e per inadeguatezza, di tutti i veicoli non più rispondenti alle proprie esigenze;

disposto il ritiro temporaneo di alcuni veicoli - non sostituibili con mezzi di nuova tipologia per carenza di risorse - per l'avvio delle procedure di adeguamento alle normative vigenti (bonifica).

Il Ministro della difesa: Giampaolo Di Paola.