ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16833

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 659 del 03/07/2012
Trasformazioni
Trasformato il 08/08/2012 in 5/07700
Firmatari
Primo firmatario: BERNARDINI RITA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 03/07/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BELTRANDI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 03/07/2012
FARINA COSCIONI MARIA ANTONIETTA PARTITO DEMOCRATICO 03/07/2012
MECACCI MATTEO PARTITO DEMOCRATICO 03/07/2012
TURCO MAURIZIO PARTITO DEMOCRATICO 03/07/2012
ZAMPARUTTI ELISABETTA PARTITO DEMOCRATICO 03/07/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 03/07/2012
Stato iter:
08/08/2012
Fasi iter:

TRASFORMA IL 08/08/2012

TRASFORMATO IL 08/08/2012

CONCLUSO IL 08/08/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16833
presentata da
RITA BERNARDINI
martedì 3 luglio 2012, seduta n.659

BERNARDINI, BELTRANDI, FARINA COSCIONI, MECACCI, MAURIZIO TURCO e ZAMPARUTTI. -
Al Ministro della giustizia.
- Per sapere - premesso che:

i detenuti della casa circondariale di Fuorni (Salerno) hanno diramato la seguente nota alla stampa: «In data 2 luglio 2012 inizieremo una protesta non violenta, con una durata di giorni tre, per chiedere l'attenzione del Tribunale di Sorveglianza di Salerno. Tale protesta si svolgerà secondo la seguente forma: vi sarà una totale astensione dal ritirare il vitto, che quotidianamente consegna questa amministrazione, il cosiddetto sciopero del carrello; si effettueranno tre serie di battiture delle inferriate con cadenza di trenta minuti ciascuna a partire dalle ore 7 e secondo la seguente modalità: 7.00-7.30, 15.00-15.30, 22.30 23.00. Questa decisione è stata presa col fine di ottenere l'attenzione del Tribunale di Sorveglianza di Salerno, affinché sia ripristinato l'uso delle misure alternative, applicando e rispettando i contenuti della "famosa" legge Gozzini che è puntualmente disattesa dal nostro Tribunale. Inoltre chiediamo l'applicazione della legge 26 novembre 2010 (cosiddetta legge salva-carceri). Tale norma in questo istituto non è assolutamente considerata nonostante sia stata appositamente concepita per far fronte al sovraffollamento, piaga che affligge l'intero "pianeta carcerario" ma che potrebbe in particolar modo risollevare l'istituto in cui ci troviamo ammassati in oltre 500, nonostante questa struttura sia in grado di ospitare meno della metà dei detenuti che effettivamente vi sono. Tutto ciò aggiunge alla pena che stiamo scontando un'ulteriore condanna che è quella di sopravvivere stipati in celle roventi, vedendo calpestati ogni giorno non solo i nostri diritti ma anche quello che è il Principio basilare della nostra Costituzione secondo cui: "La pena deve tendere alla rieducazione del condannato e non può consistere in trattamenti contrari al senso di umanità" (articolo 27). Infine chiediamo al Magistrato di Sorveglianza un dibattito aperto con questa amministrazione affinché vi siano delle visite periodiche per un reale controllo delle condizioni in cui ci troviamo, solo in questo modo il magistrato potrà rendere Giusto e "Umano" (secondo l'articolo sopra citato) il suo operato, avendo ben presente lo stato in cui ci troviamo che ci costringe a vivere in condizioni disumane e degradanti, in un luogo così saturo in cui non vi è spazio sufficiente per ciascun detenuto. Fiduciosi che questa direzione comprenda appieno le motivazioni della nostra protesta e certi che appoggerà le nostre richieste» -:

se il Ministro interrogato, nell'ambito delle proprie competenze, non ritenga di disporre una ispezione ministeriale ad avviso dell'interrogante opportuna, quanto necessaria nei confronti del tribunale di sorveglianza di Salerno, e, se del caso, promuovere l'azione disciplinare nei confronti del citato organo giurisdizionale in relazione alla trattazione delle istanze avanzate dai detenuti;

quale sia la situazione, a livello nazionale, dei tribunali di sorveglianza quanto a carenza di risorse, mezzi e personale;

in quale maniera ed entro quali tempi intenda riportare il carcere di Fuorni all'interno dei perimetri della legalità costituzionale e del rispetto di quanto stabilito dall'ordinamento penitenziario. (4-16833)