ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16832

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 659 del 03/07/2012
Firmatari
Primo firmatario: MIGLIORI RICCARDO
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 03/07/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E LA SEMPLIFICAZIONE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 03/07/2012
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16832
presentata da
RICCARDO MIGLIORI
martedì 3 luglio 2012, seduta n.659

MIGLIORI. -
Al Ministro dell'interno, al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione.
- Per sapere - premesso che:


in occasione del recente dibattito che si è svolto nel consiglio comunale di San Miniato, l'amministrazione comunale ha presentato le aliquote IMU e l'addizionale comunale IRPEF;


i residui attivi ammontano al 31 dicembre 2010 a ben 20 milioni di euro;


la Corte dei conti, che ha il compito di controllare i provvedimenti contabili e amministrativi degli organi pubblici, sezione regionale di controllo per la Toscana, a seguito di un accertamento del bilancio consuntivo 2010 del comune di San Miniato, in data 3 maggio 2012 ha emesso una pronuncia sulla gestione economico-finanziaria di tale comune;


secondo la Corte, dall'esame dei documenti in suo possesso emergono «criticità e/o irregolarità gravi... che ineriscono a comportamenti difformi dalla sana gestione finanziaria e/o violazione degli obiettivi della finanza pubblica e/o irregolarità contabili e/o squilibri strutturali del bilancio del Comune»;


la Corte dei conti evidenzia, altresì, la presenza di ingenti crediti pregressi - i cosiddetti residui attivi - costituiti in anni precedenti il 2006 e ciò «solleva dubbi sulla veridicità e attendibilità delle partite conservate nella gestione residui con ripercussioni negative sul risultato amministrativo e, in assenza di un corrispondente accantonamento nel fondo svalutazione crediti nell'ambito dell'avanzo di amministrazione, comporta un potenziale rischio per la tenuta degli equilibri di bilancio dell'Ente degli esercizi futuri»;


la Corte rileva inoltre che la gestione di parte corrente e la gestione di competenza hanno registrato un risultato negativo e ciò rappresenta un potenziale rischio in ordine all'equilibrio dei bilanci dei futuri esercizi. Il risultato della gestione di parte corrente è risultato negativo nel triennio 2008-2010 e ciò sarebbe sintomo, secondo la Corte, di una strutturale mancanza di entrate di natura ricorrente e stabile destinate a finanziare le spese correnti;


l'esistenza di debiti per investimenti da pagare da oltre due esercizi - i cosiddetti residui passivi - per i quali non vi sia stato affidamento dei lavori denota - secondo l'organo di controllo - difficoltà nella gestione della spesa per investimenti;


la Corte dei conti ha disposto infine che copia della sua deliberazione venisse trasmessa al consiglio comunale, cosa avvenuta solo dopo specifica richiesta dei consiglieri di opposizione;


quanto contenuto nella pronuncia della Corte dei conti conferma quella che all'interrogante appare una consolidata e pluriennale cattiva gestione del comune, cattiva gestione che - per usare le medesime espressioni dell'organo di controllo - ha dato luogo a criticità e gravi irregolarità, con un giudizio complessivo negativo dell'attività del comune di San Miniato con riferimento al bilancio esaminato ed a quelli pregressi;


la evidente cattiva gestione finanziaria dell'amministrazione comunale ha portato alla conseguente eccessiva onerosità delle aliquote dell'IMU e dell'addizionale comunale IRPEF; una azione di riscossione dei crediti arretrati, oltreché una più appropriata selezione degli investimenti, avrebbero potuto evitare un ulteriore aggravio della pressione fiscale sulla cittadinanza in un periodo in cui si è chiamati a gravosi sacrifici, come confermato dalla Corte dei conti, se il Governo del comune fosse stato improntato a principi di sana e corretta gestione contabile finanziaria -:


quali iniziative urgenti, anche di carattere normativo, si intendano assumere per far sì che nel comune di San Miniato, come altri in Italia, si eviti di gravare il cittadino con eccessive aliquote e addizionali conseguenti alla cattiva gestione amministrativa; se i fatti come sopra esposti, per la loro gravità, non meritino circostanziate iniziative ispettive da parte dei competenti organi del Ministero dell'economia e delle finanze e del Dipartimento della funzione pubblica e, qualora ne sussistano i presupposti, se non si intendano adottare le opportune iniziative per l'eventuale scioglimento del comune. (4-16832)