TOUADI. -
Al Ministro dell'interno.
- Per sapere - premesso che:
le elezioni del 2011 per il rinnovo dell'amministrazione comunale di Ariccia (Roma) sono state annullate da una sentenza del TAR del Lazio dell'8 marzo 2012, così vanificando la volontà espressa da circa 11.000 cittadini votanti;
è stato nominato un commissario prefettizio che rimarrà in carica, laddove la sentenza del TAR del Lazio venisse confermata dal Consiglio di Stato, fino a maggio 2013, con ulteriore mortificazione della volontà espressa dalla maggioranza dei cittadini di Ariccia nel corso delle elezioni del maggio 2011;
la sentenza del TAR, sulla base di due irregolarità formali, ha azzerato l'amministrazione del comune di Ariccia senza che, in realtà, sia stato accertato alcun broglio elettorale, sia nelle operazioni di voto sia in quelle di scrutinio;
la prima di queste irregolarità, dall'attenta lettura del verbale di una sezione speciale (cosiddetto «seggio volante») si è rivelata, ad avviso dell'interrogante, del tutto infondata;
la seconda irregolarità è stata determinata dal mancato ritrovamento dell'atto di delega (ex articolo 20 decreto del Presidente della Repubblica n. 570 del 1960) del presidente del seggio n. 15;
tale mancato ritrovamento è attualmente oggetto di un'inchiesta da parte della procura della Repubblica presso il tribunale di Velletri poiché la responsabile dell'ufficio elettorale risulta indagata per violazione dei doveri di ufficio - ex articolo 368 e 61, n. 2, c.p.(atti n. 1058/12 R.G. N.R. e n. 1153/12 R.G. G.I.P. della procura della Repubblica presso il tribunale di Velletri);
dalla presente fattispecie concreta emerge una problematica rilevante e di carattere generale che, ad avviso dell'interrogante, merita di essere esaminata;
è infatti evidente che se l'assenza di un documento presso la casa comunale, come nel caso di specie, può essere causa di annullamento delle elezioni, tale espediente potrebbe essere utilizzato in futuro da qualsiasi partito o fazione politica, al solo fine di far annullare le elezioni nelle quali si è visto soccombente;
ad avviso dell'interrogante, se la sentenza del TAR venisse confermata dal Consiglio di Stato si verrebbe a creare un pericoloso precedente in una materia, quella elettorale, di fondamentale importanza per la vita democratica del Paese -:
se il Governo sia a conoscenza dei fatti esposti;
se e quali iniziative di competenza, anche di carattere normativo, intenda intervenire per impedire che irregolarità come quella esposta in premessa possano determinare l'annullamento delle elezioni in spregio della volontà popolare.
(4-16825)