ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16802

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 658 del 28/06/2012
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 3/01816
Firmatari
Primo firmatario: BINETTI PAOLA
Gruppo: UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO
Data firma: 28/06/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 28/06/2012
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16802
presentata da
PAOLA BINETTI
giovedì 28 giugno 2012, seduta n.658

BINETTI. -
Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca.
- Per sapere - premesso che:


la selezione degli studenti in alcuni corsi di laurea richiede strumenti adeguati che garantiscano l'ammissione agli studenti più motivati e a coloro che posseggono i requisiti più adatti per affrontare quel determinato corso di laurea;


si tratta di un fatto di giustizia nei confronti degli studenti ma anche di un investimento concreto nei confronti della società volto a privilegiare gli studenti migliori;


la salute non solo è un bene essenziale, ma un vero e proprio diritto, come prevede l'articolo 32 della nostra Costituzione, e come tale va affidato a persone di grande cultura scientifica e di sicura competenza professionale oltre che di adeguata capacità di relazione;


tra gli 80 quiz proposti ai candidati che hanno tentato l'ingresso l'8 settembre 2011 alla Sapienza (la prova è predisposta da ciascuna università) ce n'era uno che chiedeva quali fossero i gusti tipici della grattachecca offerta dal bar nei pressi del liceo Tacito di Roma;


il fatto che la grattachecca sia diventata materia di test di ammissione universitaria appare del tutto surreale e in realtà fa pensare al senso di una totale arbitrarietà, unita ad una fatuità nei criteri di selezione per l'accesso all'università, che umilia gli studenti e delude le loro aspettative;


inserire un quesito sui gusti della grattachecca nei test di ammissione per le professioni sanitarie infatti sa di beffa, l'ennesima, nei confronti degli studenti, che faticano a credere che si possa essere selezionati per diventare buoni professionisti in un ambito così delicato come quello della sanità sulla base dei gusti della grattachecca;


il quesito inoltre appariva fortemente discriminante nei confronti di studenti di altre città che non avrebbero certo saputo rispondere, creando quindi come unica distinzione possibile quella tra gli studenti romani e gli altri e forse anche tra gli stessi studenti romani del Tacito e gli altri, come se si fosse voluto concedere un vantaggio specifico agli studenti di quel liceo;


tale episodio rivela, inoltre, una sostanziale incompetenza nella preparazione dei quiz da parte dei cosiddetti esperti, dal momento che non si tratta né di domande di logica che potrebbero mettere in evidenza la capacità di ragionamento dei ragazzi, anche in mancanza di conoscenze specifiche sul tema, né di domande di cultura scientifica o umanistica, adeguate a rendere conto dei livelli di conoscenza e di competenza dei futuri studenti universitari;


esso denuncia una nozione piuttosto «bizzarra» della cosiddetta «cultura generale» su cui dovrebbero cimentarsi gli studenti impegnati nei quiz, immaginando che posseggano un profilo intellettuale francamente modesto per quanto attiene ad interessi, motivazioni, conoscenze e competenze;


tutto ciò dimostra, ancora una volta, che la selezione con domande a scelta multipla (DSM) sostanzialmente difficile se si vuole che abbia un carattere selettivo oggettivo, è stata ormai totalmente svalutata dalla banalizzazione che in questo caso ha raggiunto il ridicolo, mentre altre volte è stata svalutata dalla imprecisione o addirittura dagli errori che indicavano come esatte risposte che tali non erano;


è necessario che tutti i test a scelta multipla somministrati agli studenti, in tutte le facoltà, siano sottoposti - al termine delle rispettive sessione d'esame - ad un controllo di qualità affidato a persone di comprovata esperienza, che verifichino l'idoneità degli strumenti utilizzati sulla base del rigore scientifico, della reale accessibilità per gli studenti e del loro effettivo potenziale selettivo; forse in tal modo potrebbe aumentare la competenza degli attuali esperti che in questi ultimi anni sembra essersi alquanto ridotta, almeno a vantaggio degli studenti dell'anno successivo -:


quali iniziative di competenza il Governo intenda assumere per rivedere e riformare la disciplina che riguarda gli esami di selezione nell'accesso all'università, posto che i test a scelta multipla sono solo uno dei mezzi possibili per selezionare gli studenti e non solo è necessario garantirne la qualità, ma è anche arrivato il momento di prevedere altre metodologie di selezione basate su di un giusto mix di interessi e motivazioni, capacità e competenze degli studenti. (4-16802)