BINETTI. -
Al Ministro della salute.
- Per sapere - premesso che:
i responsabili dei centri trapianti del policlinico Gemelli, Rino Agnes, e del policlinico Umberto I, Pasquale Berloco, due esperti del settore a livello internazionale hanno espresso pubblicamente le loro riserve sulla nomina di un dentista, alla guida dell'Agenzia regionale per i trapianti;
l'Agenzia è un organo tecnico, di consulenza nella programmazione dell'attività di assistenza e ricerca a livello regionale; va da sé che alla guida dovrebbe essere assegnato un tecnico che possegga requisiti in questo specifico settore;
il decreto n. 92, firmato il 15 febbraio 2012 da Mario Abbruzzese, presidente del consiglio regionale del Lazio stabilisce che «è nominato presidente dell'Agenzia Gaetano Marcello», affiancato da «Pietro Alimonti e Aldo D'Avach come vicepresidenti»;
Gaetano Marcello, dentista di Guidonia, prende il posto del professor Carlo Umberto Casciani, esperto di trapianti ed ex presidente e commissario dell'Agenzia dal 2008;
il decreto, pubblicato l'8 marzo sul bollettino ufficiale della regione Lazio (Burl), spiega che i designati sono stati scelti «attraverso l'esame dei curricula previsti dagli avvisi pubblicati il 13 dicembre del 2008» sullo stesso Burl;
tra i candidati alla guida dell'Agenzia regionale per i trapianti sembra ci fossero anche almeno altri quattro «concorrenti»: Umberto Casciani, che aspirava ad una possibile conferma, Pasquale Berloco, attuale presidente della Società italiana dei trapianti, Rino Agnes, responsabile dell'unità dei trapianti del policlinico Gemelli e Di Giulio, esperto di trapianti del San Camillo;
in Commissione XII Affari sociali della Camera, è in discussione dal 2008 il testo unificato delle proposte di legge C. 799 ed abb., recante «Principi fondamentali in materia di governo delle attività cliniche per una maggiore efficienza e funzionalità del Servizio sanitario nazionale», vertente sulla necessità di una maggiore trasparenza e competenza nella nomina dei dirigenti di struttura complessa; si tratta di materia analoga a quella trattata, proprio perché tende a mettere in primo piano sempre e solo criteri di competenza professionale specifica e di meritocrazia; il ddl nel suo spirito originario intende obbligare la politica a tener conto della salute pubblica come di una delle forme più alte su cui si fonda il bene comune, per cui vuole fare della competenza specifica, opportunamente documentata, il criterio guida di ogni possibile scelta e decisione -:
di quali elementi disponga il Governo in merito ai parametri presi in considerazione dalla commissione che ha esaminato i curricula dei candidati, tenendo conto che gli esclusi vantano una competenza scientifica e professionale di rilievo internazionale ampiamente documentata, mentre i prescelti sono assai meno noti alla comunità scientifica di riferimento;
se non ritenga opportuno assumere iniziative normative per definire una disciplina delle procedure di selezione per incarichi di particolare complessità come quello di cui in premessa, volta a tenere maggiormente in considerazione i requisiti di chi ha competenza effettiva nel campo, considerata la delicatezza del ruolo che si intende ricoprire. (4-16798)