BINETTI, NUNZIO FRANCESCO TESTA, DE POLI, CALGARO e PEZZOTTA. -
Al Ministro degli affari esteri, al Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali, al Ministro della salute.
- Per sapere - premesso che:
domenica 16 ottobre, l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura celebrerà, come ogni anno, la Giornata mondiale dell'alimentazione per commemorare l'anniversario della sua fondazione, avvenuta il 16 ottobre 1945;
il tema della Giornata mondiale dell'alimentazione scelto per il 2011 è «L'impatto dei prezzi sulla sicurezza alimentare». Fra il 2005 e il 2008, i prezzi mondiali degli alimenti di base hanno raggiunto i livelli più alti da 30 anni a questa parte. Negli ultimi 18 mesi del periodo considerato, il prezzo del mais è aumentato del 74 per cento mentre quello del riso è quasi triplicato, con un incremento complessivo del 166 per cento;
sono scoppiate rivolte del pane in più di 20 Paesi. La stampa ha sentenziato la fine del cibo a buon mercato. Gli economisti ritengono che queste oscillazioni dei prezzi, verificatesi dal 2006, potrebbero ripetersi anche nei prossimi anni. In altre parole, sembra che si sia instaurata una tendenza alla volatilità (questo il termine tecnico che descrive il fenomeno) dei prezzi degli alimenti. Proprio per attirare l'attenzione su questa tendenza e sulle possibili azioni da intraprendere per attenuare l'impatto sui più vulnerabili, il tema della Giornata mondiale dell'alimentazione 2011 è «Prezzi degli alimenti - dalla crisi alla stabilità»;
le fluttuazioni dei prezzi, in particolare quelle al rialzo, rappresentano la maggiore minaccia alla sicurezza alimentare nei Paesi in via di sviluppo. I più colpiti sono i poveri. Secondo la Banca mondiale, nel biennio 2010-2011 l'aumento dei costi degli alimenti ha spinto quasi 70 milioni di persone nella povertà estrema. A livello di Paesi importatori netti di prodotti alimentari, le impennate dei prezzi possono danneggiare i Paesi poveri aumentando i costi per importare il cibo destinato alla popolazione;
a livello individuale, quando i prezzi degli alimenti aumentano, le persone che vivono con meno di 1,25 dollari al giorno sono costrette a saltare un pasto. Anche gli agricoltori sono vittime di questo fenomeno perché hanno assolutamente bisogno di prevedere, a mesi di distanza, il prezzo che raggiungeranno le coltivazioni al momento del raccolto. Se si prevedono prezzi elevati, piantano di più. Se si prevedono prezzi bassi, piantano meno, tagliando così i costi. Le rapide oscillazioni dei prezzi rendono più difficoltosa questa valutazione;
in questo contesto è opportuno ricordare che, oltre 195 milioni di bambini sotto i 5 anni sono malnutriti, e il 90 per cento di loro vive nell'Africa Subsahariana e nel Sud dell'Asia. Più di 20 milioni di bambini soffrono della forma più acuta e mortale di malnutrizione;
«i leader mondiali sono assorbiti dalla crisi finanziaria. Ma è proprio questo il momento di mandare un chiaro messaggio alle persone più vulnerabili. Questa crisi dai molteplici aspetti - dal cibo al carburante, dagli alloggi ai crediti - colpirà con forza tutti, ma per i 923 milioni di affamati essa ha aggravato la battaglia quotidiana per la sopravvivenza». (Josette Sheeran, Direttore Esecutivo del PAM, - Programma alimentazione mondiale -);
la malnutrizione gioca un ruolo considerevole nella mortalità infantile perché mina il sistema immunitario dei bambini i quali sono meno resistenti alla malattie infantili;
inoltre, la denutrizione contribuisce ad un terzo degli otto milioni di morti all'anno tra i bambini al di sotto dei 5 anni. La maggior parte dei danni causati dalla malnutrizione si sviluppano nei bambini prima del raggiungimento del secondo anno di età;
diete che non apportano la giusta quantità di energia, incluso proteine di alta qualità, i grassi essenziali, i carboidrati, insieme a vitamine e minerali, possono compromettere la crescita e lo sviluppo, aumentando il rischio di morte a causa di comuni malattie infantili o causare gravi conseguenze per la salute del bambino per tutta la durata della sua vita. I cereali arricchiti che vengono attualmente distribuiti come aiuti alimentari non rispettano questo standard minimo;
servono cibi fortificati per ottenere il massimo impatto nutritivo perché solo così è possibile davvero cambiare la vita dei bambini, ha detto Josette Sheeran, direttore esecutivo del PAM (Programma alimentazione mondiale). Tra i vari standard qualitativi richiesti, questi prodotti devono essere compatibili con la cultura alimentare locale e riproducibili nelle quantità necessarie localmente, oltre ad essere convenienti dal punto di vista dei costi nel lungo periodo;
negli ultimi 30 anni, dal 1980 a oggi, la quota degli aiuti ufficiali allo sviluppo destinata dai Paesi OCSE all'agricoltura è calata del 43 per cento. Probabilmente il sottofinanziamento protrattosi negli anni in agricoltura, sia nei Paesi ricchi che in quelli poveri, rappresenta la principale causa singola dei problemi che ci troviamo ad affrontare oggi;
le celebrazioni ufficiali italiane, promosse dal Ministero degli affari esteri, direzione generale per la cooperazione allo sviluppo, avranno luogo per affermare i princìpi che muovono l'azione del Governo italiano a sostegno delle attività svolte dalle Agenzie del polo agro-alimentare romano delle Nazioni Unite, in primis la FAO, e delle numerose amministrazioni pubbliche e private impegnate nella lotta alla fame, si svolgeranno dal 1° ottobre al 15 dicembre, a sostegno e promozione della Giornata mondiale dell'alimentazione -:
quali urgenti misure intenda attuare per individuare una soluzione a questo annoso problema che rischia di diveniresempre più grave: sul piano internazionale, per quanto riguarda gli aiuti alla cooperazione internazionale, e sul piano nazionale, per quanto riguarda le nuove povertà emergenti a livello di famiglie numerose, spesso immigrate recentemente. (4-16797)