ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16797

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 658 del 28/06/2012
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 3/01889
Firmatari
Primo firmatario: BINETTI PAOLA
Gruppo: UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO
Data firma: 28/06/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
TESTA NUNZIO FRANCESCO UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 28/06/2012
DE POLI ANTONIO UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 28/06/2012
CALGARO MARCO UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 28/06/2012
PEZZOTTA SAVINO UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 28/06/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI delegato in data 28/06/2012
Stato iter:
19/12/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 19/12/2012
DE MISTURA STAFFAN SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 19/12/2012

CONCLUSO IL 19/12/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16797
presentata da
PAOLA BINETTI
giovedì 28 giugno 2012, seduta n.658

BINETTI, NUNZIO FRANCESCO TESTA, DE POLI, CALGARO e PEZZOTTA. -
Al Ministro degli affari esteri, al Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali, al Ministro della salute.
- Per sapere - premesso che:


domenica 16 ottobre, l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura celebrerà, come ogni anno, la Giornata mondiale dell'alimentazione per commemorare l'anniversario della sua fondazione, avvenuta il 16 ottobre 1945;


il tema della Giornata mondiale dell'alimentazione scelto per il 2011 è «L'impatto dei prezzi sulla sicurezza alimentare». Fra il 2005 e il 2008, i prezzi mondiali degli alimenti di base hanno raggiunto i livelli più alti da 30 anni a questa parte. Negli ultimi 18 mesi del periodo considerato, il prezzo del mais è aumentato del 74 per cento mentre quello del riso è quasi triplicato, con un incremento complessivo del 166 per cento;


sono scoppiate rivolte del pane in più di 20 Paesi. La stampa ha sentenziato la fine del cibo a buon mercato. Gli economisti ritengono che queste oscillazioni dei prezzi, verificatesi dal 2006, potrebbero ripetersi anche nei prossimi anni. In altre parole, sembra che si sia instaurata una tendenza alla volatilità (questo il termine tecnico che descrive il fenomeno) dei prezzi degli alimenti. Proprio per attirare l'attenzione su questa tendenza e sulle possibili azioni da intraprendere per attenuare l'impatto sui più vulnerabili, il tema della Giornata mondiale dell'alimentazione 2011 è «Prezzi degli alimenti - dalla crisi alla stabilità»;


le fluttuazioni dei prezzi, in particolare quelle al rialzo, rappresentano la maggiore minaccia alla sicurezza alimentare nei Paesi in via di sviluppo. I più colpiti sono i poveri. Secondo la Banca mondiale, nel biennio 2010-2011 l'aumento dei costi degli alimenti ha spinto quasi 70 milioni di persone nella povertà estrema. A livello di Paesi importatori netti di prodotti alimentari, le impennate dei prezzi possono danneggiare i Paesi poveri aumentando i costi per importare il cibo destinato alla popolazione;


a livello individuale, quando i prezzi degli alimenti aumentano, le persone che vivono con meno di 1,25 dollari al giorno sono costrette a saltare un pasto. Anche gli agricoltori sono vittime di questo fenomeno perché hanno assolutamente bisogno di prevedere, a mesi di distanza, il prezzo che raggiungeranno le coltivazioni al momento del raccolto. Se si prevedono prezzi elevati, piantano di più. Se si prevedono prezzi bassi, piantano meno, tagliando così i costi. Le rapide oscillazioni dei prezzi rendono più difficoltosa questa valutazione;


in questo contesto è opportuno ricordare che, oltre 195 milioni di bambini sotto i 5 anni sono malnutriti, e il 90 per cento di loro vive nell'Africa Subsahariana e nel Sud dell'Asia. Più di 20 milioni di bambini soffrono della forma più acuta e mortale di malnutrizione;


«i leader mondiali sono assorbiti dalla crisi finanziaria. Ma è proprio questo il momento di mandare un chiaro messaggio alle persone più vulnerabili. Questa crisi dai molteplici aspetti - dal cibo al carburante, dagli alloggi ai crediti - colpirà con forza tutti, ma per i 923 milioni di affamati essa ha aggravato la battaglia quotidiana per la sopravvivenza». (Josette Sheeran, Direttore Esecutivo del PAM, - Programma alimentazione mondiale -);


la malnutrizione gioca un ruolo considerevole nella mortalità infantile perché mina il sistema immunitario dei bambini i quali sono meno resistenti alla malattie infantili;


inoltre, la denutrizione contribuisce ad un terzo degli otto milioni di morti all'anno tra i bambini al di sotto dei 5 anni. La maggior parte dei danni causati dalla malnutrizione si sviluppano nei bambini prima del raggiungimento del secondo anno di età;


diete che non apportano la giusta quantità di energia, incluso proteine di alta qualità, i grassi essenziali, i carboidrati, insieme a vitamine e minerali, possono compromettere la crescita e lo sviluppo, aumentando il rischio di morte a causa di comuni malattie infantili o causare gravi conseguenze per la salute del bambino per tutta la durata della sua vita. I cereali arricchiti che vengono attualmente distribuiti come aiuti alimentari non rispettano questo standard minimo;


servono cibi fortificati per ottenere il massimo impatto nutritivo perché solo così è possibile davvero cambiare la vita dei bambini, ha detto Josette Sheeran, direttore esecutivo del PAM (Programma alimentazione mondiale). Tra i vari standard qualitativi richiesti, questi prodotti devono essere compatibili con la cultura alimentare locale e riproducibili nelle quantità necessarie localmente, oltre ad essere convenienti dal punto di vista dei costi nel lungo periodo;


negli ultimi 30 anni, dal 1980 a oggi, la quota degli aiuti ufficiali allo sviluppo destinata dai Paesi OCSE all'agricoltura è calata del 43 per cento. Probabilmente il sottofinanziamento protrattosi negli anni in agricoltura, sia nei Paesi ricchi che in quelli poveri, rappresenta la principale causa singola dei problemi che ci troviamo ad affrontare oggi;


le celebrazioni ufficiali italiane, promosse dal Ministero degli affari esteri, direzione generale per la cooperazione allo sviluppo, avranno luogo per affermare i princìpi che muovono l'azione del Governo italiano a sostegno delle attività svolte dalle Agenzie del polo agro-alimentare romano delle Nazioni Unite, in primis la FAO, e delle numerose amministrazioni pubbliche e private impegnate nella lotta alla fame, si svolgeranno dal 1° ottobre al 15 dicembre, a sostegno e promozione della Giornata mondiale dell'alimentazione -:


quali urgenti misure intenda attuare per individuare una soluzione a questo annoso problema che rischia di diveniresempre più grave: sul piano internazionale, per quanto riguarda gli aiuti alla cooperazione internazionale, e sul piano nazionale, per quanto riguarda le nuove povertà emergenti a livello di famiglie numerose, spesso immigrate recentemente. (4-16797)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata mercoledì 19 dicembre 2012
nell'allegato B della seduta n. 736
All'Interrogazione 4-16797 presentata da
PAOLA BINETTI

Risposta. - La sicurezza alimentare è da tempo una priorità del Governo italiano ed in particolare del Ministero degli esteri.
Il nostro Paese infatti, attraverso un notevole impegno di risorse economiche ed umane, risulta essere uno dei Paesi maggiormente coinvolti per lo sviluppo, il sostegno e la diffusione dei princìpi del Trattato internazionale sulle risorse fitogenetiche per l'alimentazione e l'agricoltura (Tirgaa), ratificato con la legge 101 del 6 aprile 2004.
La continua erosione genetica e la perdita della diversità biologica delle specie di interesse agricolo pone le condizioni per un'eccessiva uniformità della dieta alimentare con l'uso di poche specie e, all'interno di queste, di poche varietà. Oggigiorno, il mantenimento, la conservazione ed il miglioramento del patrimonio genetico vegetale si rivela ancor più strategico nel contesto della crisi economica globale, del cambiamento climatico e dei loro effetti sulla sicurezza alimentare e sulla volatilità dei prezzi degli alimenti, specialmente nei Paesi in via di sviluppo.
Il Trattato ha lo scopo di proteggere le risorse genetiche vegetali che sono alla base della sicurezza alimentare mondiale e di promuoverne uno scambio equo e sostenibile tra i detentori attraverso la creazione di un sistema multilaterale di scambio, che consentirà una giusta suddivisione dei vantaggi derivanti dall'utilizzazione delle risorse genetiche.
Il nostro Paese ha più volte ribadito il ruolo cruciale delle risorse fitogenetiche per l'alimentazione e l'agricoltura come base per garantire sicurezza alimentare globale e come risposta al cambiamento climatico attraverso la conservazione e l'uso sostenibile delle specie agricole.
Il Governo, in attuazione del Trattato internazionale sulle risorse fitogenetiche per l'alimentazione e l'agricoltura, Rgv-Fao, finanzia dal 2004 un progetto di ricerca volto a censire, caratterizzare e valorizzare le risorse genetiche vegetali presenti nel Paese. L'obiettivo principale di tale progetto è quello di conservare e garantire l'uso duraturo delle risorse genetiche vegetali e di facilitare l'accesso e lo scambio delle informazioni, in modo da consentire la ricerca e lo sviluppo di varietà migliorate. Con l'adesione al Trattato, i Governi, gli agricoltori, gli istituti di ricerca e le industrie, hanno la possibilità di lavorare in comune, mettendo insieme le loro risorse genetiche e condividendo i benefici derivanti dal loro utilizzo. All'interno delle azioni promosse dal Trattato esistono, inoltre, dei progetti specifici di cooperazione mirati a sviluppare e rafforzare la capacità dei Paesi in via sviluppo in materia di conservazione ed uso sostenibile delle risorse fitogenetiche per l'alimentazione e l'agricoltura, anche attraverso il trasferimento delle tecnologie e lo scambio di informazioni. Per l'anno 2011 l'Italia ha impegnato 1.106.246,00 euro per lo svolgimento delle attività annuali a livello nazionale, e 650.000 euro per i progetti da dedicare agli interventi nei Paesi in via di sviluppo.
Nel 2009 si è inoltre attivato un processo, durante la Presidenza italiana del G8 e culminato con l'adozione dell'iniziativa sulla sicurezza alimentare dell'Aquila (Afsi - L'Aquila food security initiative), innovativo ed inclusivo capace di catalizzare l'adesione di oltre 40 tra Paesi ed organizzazioni internazionali, mobilizzando 22,5 miliardi di dollari in favore di iniziative a sostegno di progetti di sicurezza alimentare.
Le iniziative Afsi sono state riviste e rilanciate dalla Presidenza statunitense in occasione dell'ultimo vertice G8 svoltosi a Camp David il 18 e 19 maggio 2012. Nel ribadire gli impegni collettivamente presi a L'Aquila nel 2009, gli Stati Uniti hanno proposto la creazione della cosiddetta «New Alliance to increase Food and Security Nutrition», per favorire lo sviluppo dell'Africa sub-Sahariana attraverso il sostegno agli investimenti del settore privato in agricoltura. La «New Alliance» prevede l'adesione di Paesi donatori di area G8 (tra cui l'Italia) e non solo, di Governi africani e del mondo imprenditoriale, con l'obiettivo di ridurre di 50 milioni in dieci anni il numero delle persone al di sotto della soglia di povertà. Inizialmente, la «New Alliance» prevede di concentrarsi su sei Paesi africani che hanno dimostrato particolare attitudine e potenzialità nel favorire gli investimenti privati nel settore agricolo: Burkina Faso, Costa d'Avorio, Ghana, Etiopia, Mozambico e Tanzania. La finalità dell'iniziativa statunitense è di privilegiare lo strumento dell'aiuto pubblico allo sviluppo per creare contesti favorevoli agli investimenti privati in agricoltura, migliorare il funzionamento dei mercati reali e finanziari, favorire l'impiego di nuove tecnologie e rendere più accessibili gli strumenti per una migliore gestione dei rischi: credito, assicurazioni, sistemi di analisi e di allerta precoce.
Nelle linee guida 2012-2014 della cooperazione italiana, che come noto costituiscono il principale documento di programmazione strategica nazionale in materia di cooperazione, l'agricoltura e la sicurezza alimentare rivestono un ruolo assolutamente prioritario tra i settori d'intervento. In tali linee guida è previsto l'impegno dell'Italia a perseguire le finalità delineate nel piano d'azione recentemente adottato dai Ministri dell'agricoltura in ambito G20, come le iniziative per controllare e mitigare gli effetti negativi dell'elevata volatilità dei prezzi dei prodotti agricoli, contribuendo alla definizione di codici di comportamento responsabili riguardo agli investimenti in agricoltura.
L'«Impatto dei prezzi sulla sicurezza alimentare» è oggetto di costante osservazione da parte dell'ONU. L'assemblea generale delle nazione unite, nella sessantaseiesima sessione, ha infatti adottato lo scorso anno una risoluzione concernente la «Eccessiva volatilità dei prezzi nei mercati dei prodotti alimentari e delle materie prime correlate» (A/RES/66/188), per meglio analizzarne le cause e discutere sulle politiche più idonee ad affrontare il problema. Anche l'ultimo rapporto congiunto Fao/Ocse «Prospettive agricole 2012-2021», pubblicato durante lo scorso mese di luglio, prevede che nel prossimo decennio i prezzi dei prodotti di base agricoli rimarranno sostenuti, in relazione al persistere di una domanda forte e stabile ma in presenza di una crescita rallentata della produzione globale. Le cause di tale tendenza sono dovute a un generale incremento dei costi di produzione e ad una più limitata espansione delle aree coltivabili, che si traducono in una sostanziale inadeguatezza dell'offerta di risorse alimentari.
Per quel che concerne le iniziative intraprese in occasione della giornata mondiale dell'alimentazione 2011, il Ministero degli affari esteri ha fornito il suo sostegno operativo ad una campagna di raccolta fondi che ha visto la cooperazione delle agenzie Onu del polo agroalimentare romano (Fao, Ifad, Wfp), per l'emergenza siccità in Corno D'Africa. Nel corso della campagna sono stati raccolti circa 130.000 euro, destinati alla realizzazione di un progetto riguardante rispettivamente l'emergenza, lo sviluppo ed il microcredito, nel rispetto del mandato di ciascuna delle predette agenzie e con il coinvolgimento, ove possibile, delle organizzazioni non governative italiane operative nella regione.

Il Sottosegretario di Stato per gli affari esteri: Staffan de Mistura.