ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16793

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 658 del 28/06/2012
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 3/02142
Firmatari
Primo firmatario: BINETTI PAOLA
Gruppo: UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO
Data firma: 28/06/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 28/06/2012
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16793
presentata da
PAOLA BINETTI
giovedì 28 giugno 2012, seduta n.658

BINETTI. -
Al Ministro della salute.
- Per sapere - premesso che:


l'acufene è una sensazione uditiva reale la cui origine non ha riscontro in una sorgente sonora nell'ambiente esterno. Vengono definiti oggettivi quelli che, avendo origine esternamente all'orecchio, possono essere percepiti dall'esaminatore e sono quindi obiettivabili; i soggettivi sono invece percepiti esclusivamente dal soggetto interessato;


gli acufeni possono esprimersi in molti modi; comunemente sono percepiti come fischi «sottili» di frequenza acuta (ad esempio pentola a pressione), altre volte come ronzii e quindi più spostati verso le frequenze gravi (ad esempio risacca del mare), in altre occasioni hanno uno suono variabile e diffuso su tutte le frequenze dell'udibile (ad esempio cinguettio, cicale, grilli, cigolio), oppure sono di tipo pulsante come il cuore o intermittente come uno scatto meccanico;


gli acufeni non sono definibili come una specifica malattia, possono costituire un sintomo di malattie, non necessariamente a carico dell'orecchio o delle vie acustiche, anche se molto spesso dietro all'acufene c'è solo un modesto danno all'orecchio interno;


l'incidenza reale degli oggettivi è bassissima, attestandosi intorno all'1 per cento del totale; si tratta per lo più di rumori di origine vascolare, tubarica, muscolare, articolare, trasmessi per via ossea e quindi in grado di stimolare fisiologicamente il recettore; essi possono avere carattere pulsante, manifestarsi in soggetti normoudenti ed hanno per lo più tonalità grave;


gli acufeni propriamente detti (soggettivi) costituiscono, invece, percezioni sonore in assenza di stimolazione fisiologica dei recettori cocleari; sono provocati dall'attivazione abnorme di un punto qualsiasi della via acustica, hanno per lo più tonalità acuta e, quasi sempre (93 per cento), sono accompagnati da ipoacusia (condizione patologica caratterizzata dalla perdita parziale dell'udito);


si tratta, dunque, di una malattia che provoca uno stato invalidante dal punto di vista dell'assetto psicologico ed emozionale, del ritmo sonno-veglia, del livello di attenzione e concentrazione, della vita di relazione;


questi fattori portano spesso ad uno stato di depressione, che induce il paziente ad isolarsi e a non partecipare alla vita sociale;


non tutte le persone che soffrono di acufeni sono disturbate nelle loro attività quotidiane. La ragione di ciò non è determinata dalla intensità dell'acufene che è generalmente modesta. Infatti è stato rilevato con test di acufenometria (L. Rubio 2004) che nel 78 per cento delle persone che soffrono di acufene l'intensità dell'acufene è minore o uguale a 10dB, mentre nel 44,5 per cento dei casi è compreso tra 1 e 5 dB. La realtà è che persone con il medesimo tipo di acufene reagiscono in modo differente, alcune soffrendone in modo particolare altri no. La principale differenza tra i due gruppi è che i pazienti in cui l'acufene risulta molto fastidioso, vivono, quasi sempre a livello inconscio, questo sintomo come una minaccia o comunque come qualcosa di pericoloso per la propria integrità fisica. Molti pazienti affetti da acufene lo considerano un sintomo grave; infatti pensano che un acufene sia il campanello di allarme di una grave patologia nascosta. Altri sono convinti che l'acufene significhi un danno permanente all'orecchio piuttosto che una limitazione temporanea della capacità uditiva. Altri ancora associano l'acufene a tumori cerebrali, problemi vascolari o malattie mentali.Queste preoccupazioni sono molto spesso infondate. Quasi tutte le persone temono che l'acufene possa diventare più forte, durare per sempre e non essere curato -:


quali iniziative di competenza intenda assumere per incentivare studi e ricerche su questa patologia, che può colpire tutti indistintamente, con risvolti invalidanti nel mondo emozionale e lavorativo delle persone colpite. (4-16793)