ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16766

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 658 del 28/06/2012
Firmatari
Primo firmatario: GASBARRA ENRICO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 28/06/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
TOUADI JEAN LEONARD PARTITO DEMOCRATICO 28/06/2012
FERRANTI DONATELLA PARTITO DEMOCRATICO 28/06/2012
AMICI SESA PARTITO DEMOCRATICO 28/06/2012
COSCIA MARIA PARTITO DEMOCRATICO 11/07/2012
CARELLA RENZO PARTITO DEMOCRATICO 11/07/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 28/06/2012
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 11/07/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16766
presentata da
ENRICO GASBARRA
giovedì 28 giugno 2012, seduta n.658

GASBARRA, TOUADI, FERRANTI, AMICI, COSCIA e CARELLA. -
Al Ministro della giustizia.
- Per sapere - premesso che:

la legge 14 settembre 2011 n. 148, che ha convertito il decreto-legge 13 agosto 2011, contiene, come è noto, una delega che il Governo deve esercitare entro un anno, per la riorganizzazione degli uffici giudiziari di primo grado al fine di realizzare risparmi di spesa e incremento di efficienza;

l'efficienza del sistema giudiziario presuppone sicuramente un'adeguata distribuzione sul territorio nazionale degli uffici giudiziari, la cui configurazione risale alla legge Rattazzi del 1859, ma si tratta di uno soltanto dei presupposti necessari per la realizzazione di un sistema giudiziario efficiente: obiettivo, questo, che richiede una sinergia di azioni complementari;

in particolare, per il territorio della regione Lazio si avverte la necessità di procedere con un adeguamento alla razionalizzazione della distribuzione territoriale degli uffici giudiziari, facendo però in modo che tale processo tenga in considerazione e rispetti le specificità territoriali, oltre che la valorizzazione professionale del personale giudiziario e delle risorse organizzative esistenti;

rimettere mano alle circoscrizioni vuol dire soprattutto per quanto riguarda la regione Lazio ridefinire il tribunale metropolitano di Roma e cercare di dare ai cittadini una risposta ad una domanda di giustizia efficace, che deve fare i conti con leggi sempre più complesse che impongono una maggiore specializzazione e organizzazione degli uffici giudiziari;

pur ritenendo necessaria una riforma che razionalizzi il sistema in maniera più funzionale, si sostiene con fermezza, in base ai dati forniti dal presidente della corte d'appello di Roma nella sua relazione in sede di inaugurazione dell'anno giudiziario, la necessità di evitare la soppressione;

del tribunale sezione distaccata di Ostia, che ha un bacino di utenza di 226.084 residenti ufficiali, e manifesta una forte criticità nel settore della cognizione civile, con elevati carichi in entrata e un enorme numero di cause di locazione per morosità, per i disagi che causerebbe all'utenza, ai lavoratori e soprattutto al tribunale di Roma, quale ufficio accorpante;

del tribunale sezione distaccata di Anzio e del giudice di Pace di Anzio, che distano da Velletri 37 chilometri e sono mal collegati; in caso di chiusura, è preferibile l'accorpamento a Latina invece di Velletri (minore distanza e miglior collegamento), tribunale nel quale resta elevato il numero delle sopravvenienze del contenzioso (18.180 contro i precedenti 19.993): vi è però un elevato numero di procedimenti definiti (18.545 contro i precedenti 19.008), che ha consentito di diminuire le pendenze (da 37.142 a 36.777); le controversie più frequenti riguardano le cause di diritto di famiglia e le procedure esecutive mobiliari e immobiliari. Nella sezione lavoro del tribunale di Velletri si segnala inoltre una sopravvenienza di 4.895 cause (rispetto alle precedenti 4.269), bilanciata da 4.852 procedimenti esauriti contro i precedenti 5.220. Le pendenze sono sostanzialmente stabili: da 13.854 a 13.897;

delle due sezioni di tribunale e degli uffici del giudice di pace di Terracina e Gaeta, che coprono in modo equilibrato la Provincia così da garantire ogni 40 km circa un presidio di giustizia;

della sezione di Poggio Mirteto per la provincia di Rieti, prevedendo un eventuale accorpamento di Amatrice ad Ascoli Piceno;

della sezione del tribunale di Palestrina, in quanto il circondario di Tivoli comprende 74 comuni per un totale di circa 450.000 abitanti;

dei seguenti Tribunali, per i quali si riportano i dati citati dal presidente della corte d'appello del Lazio;

il tribunale di Cassino, che vede sostanzialmente inalterato il numero delle pendenze dei procedimenti civili (12.307 contro i precedenti 11.911); le sopravvenienze sono diminuite rispetto all'anno precedente (7.978 contro 8.441) e diminuisce anche il numero dei procedimenti definiti (7.582 contro 8.100);

il tribunale di Civitavecchia, nel quale diminuiscono dell'8 per cento le sopravvenienze, mentre restano stabili le pendenze (+0,5 per cento) perchè è diminuito il numero dei procedimenti definiti (-2,8 per cento); allarmante il numero elevato delle iscrizioni a ruolo dei procedimenti di cognizione ordinaria (1.626), in aumento anche i giudizi contenziosi e consensuali nel diritto di famiglia;

il tribunale di Frosinone, nel quale si riscontra un lieve decremento dei procedimenti iscritti (10.211 contro i 10.794 dell'anno precedente), mentre aumentano di poco i procedimenti definiti (da 10.660 a 10.863);

il tribunale di Latina, che vede diminuire il numero dei procedimenti civili pendenti (da 37.858 a 36.804), mentre in quello di Rieti, alla data del 30 giugno 2011, pendevano 5.699 procedimenti civili, di cui 4.829 presso la sede centrale e 870 presso la sezione distaccata di Poggio Mirteto;

il tribunale di Tivoli, ove sono stati iscritti 22.514 procedimenti civili (+6 per cento) e le sentenze pubblicate sono state 6.128; il contenzioso è costituito prevalentemente da cause in materia di diritto di famiglia, di diritti reali, di fallimenti e di procedure concorsuali;

si riportano infine i dati sulle controversie in materia di lavoro e previdenza nei tribunali del Lazio;

nel tribunale di Roma aumentano le sopravvenienze totali delle controversie in materia di lavoro (da 17.278 a 20.370), tra le quali quelle sul pubblico impiego salgono da 1.862 a 2.684), mentre diminuiscono quelle in materia di previdenza e assistenza (da 12.529 a 11.454);

nel tribunale di Cassino vi è un decremento delle sopravvenienze (da 1.818 a 1.615) e delle pendenze (3.961 contro 4.220);

resta elevato il numero delle iscrizioni a ruolo dei procedimenti in materia di lavoro nel tribunale di Civitavecchia, dove si assiste ad un ribaltamento delle percentuali delle cause di previdenza e di lavoro in senso stretto, che passano al 75 per cento rispetto alle prime: si nota un aumento delle controversie che riguardano i contratti di lavoro a tempo indeterminato;

nel tribunale di Frosinone aumentano da 2.639 a 2.738 le sopravvenienze in materia di lavoro, previdenza e assistenza;

nel tribunale di Latina i procedimenti iscritti in materia di lavoro e previdenza resta stabile (circa 5.000), mentre l'attività di definizione dei provvedimenti è leggermente inferiore al passato;

nel tribunale di Rieti il contenzioso giuslavoristico, cui è addetto un solo magistrato, riguarda per il 60 per cento la previdenza e l'assistenza e per il 40 per cento i rapporti di lavoro (tra essi quadruplica quello sul pubblico impiego privatizzato);

nel tribunale di Tivoli, al 30 giugno 2011 erano pendenti 6.707 procedimenti, di cui 1.570 in materia di lavoro e i restanti in materia previdenziale;

nella sezione lavoro del tribunale di Velletri si segnala una sopravvenienza di 4.895 cause (rispetto alle precedenti 4.269), bilanciata da 4.852 procedimenti esauriti contro i precedenti 5.220: le pendenze sono sostanzialmente stabili: da 13.854 a 13.897;

diminuisce il flusso delle cause di lavoro nel tribunale di Viterbo, con 1.277 cause nuove rispetto alle 1.552 del periodo precedente: alto il numero delle cause definite (1.770), che ha fatto diminuire il numero delle pendenze da 1.696 a 1.273;

la criticità che pervade la regione Lazio, come si evince dai dati sopra riportati, in ordine al bacino d'utenza, alla forte presenza della criminalità, a problemi logistici e alla distanza tra le diverse sedi soppresse e le altre accorpate, consiglia una seria riflessione sul progetto di revisione della geografia giudiziaria, valutando le conseguenze di un oggettivo peggioramento del servizio giustizia a fronte di risparmi economici di scarsa entità -:

se il Ministro interrogato non intenda avviare una discussione ampia e condivisa delle linee guida sulla base delle quali esercitare la delega;

se non intenda garantire l'individuazione di criteri oggettivi e razionali, che tendano alla valorizzazione e non al taglio lineare degli uffici giudiziari. (4-16766)