ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16749

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 657 del 27/06/2012
Firmatari
Primo firmatario: OLIVERIO NICODEMO NAZZARENO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 27/06/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 27/06/2012
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16749
presentata da
NICODEMO NAZZARENO OLIVERIO
mercoledì 27 giugno 2012, seduta n.657

OLIVERIO. -
Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali.
- Per sapere - premesso che:

la ginestra bianca, dal nome scientifico retama reatam, è una pianta della famiglia delle leguminose, con evidente infiorescenza bianca, racemosa a doppia struttura alterna, ciascuna di 10 papillomi con calice trilabiato, corona con petalo superiore intero e smarginato, quello inferiore diviso in tre lobi. Ciuffo di stami in numero di 10 uniti alla base con stilo più lungo degli stami ricurvo e filiforme. Foglie piccole e lineari;

qualche esemplare di ginestra bianca si trova in Sicilia, mentre il suo habitat naturale, dove tuttora cresce, è la Tunisia;

i frutti sono costituiti da brevi legumi contenenti un solo seme grosso rotondeggiante. Fiorisce da febbraio ad aprile;

la ginestra è una pianta antichissima, risalente a cinque milioni di anni fa, in particolare al periodo miocene messiniano;

in Italia, cresce prevalentemente a Cirò, in provincia di Crotone, sulle dune, in località Marinella a partire dal torrente Santa Venere sino al bivio Cirò-Torretta. La zona dove cresce la Ginestra, è chiamata dagli anziani di Cirò, «A rina e Murenu», sulla mappa (foglio n. 6 particelle n. 2 e n. 17), è indicata come «Cappelliere»;

all'interno della stessa area si trovano esemplari di Lentisco, l'Artemisia variabilis, Asphodelus fistulosus, la spettacolare spina gialla: Calycotome infesta, il Rosmarino selvatico ed altre pianta che vanno estinguendosi;

nonostante questo territorio costituisca una «AREA SIC», (siti di importanza comunitaria) e pertanto inserito nelle aree sottoposte a vincolo ai sensi del Decreto del Ministro dell'ambiente 3 aprile 2000, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale supplemento n. 95 del 22 aprile 2000, cod. sito Natura 2000 IT9320100 «Dune di Marinella», con regolamento relativo alla conservazione dei siti di cui Gazzetta Ufficiale supplemento, n. 248 del 23 ottobre 1997, ancora risulta completamente abbandonato e incustodito, ma quel che è peggio, è che alcune persone non distinguendo una ginestra bianca da quella gialla, ne fa legna da ardere, compiendo un grave danno all'ambiente e alla biodiversità;

la direttiva «Habitat» 92/43/CEE, del Consiglio del 12 maggio 1992, relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche rappresenta la risposta comunitaria ai temi della Conferenza di Rio e «Natura 2000» nasce come una «rete ecologica europea coerente di zone speciali di conservazione»;

dal punto di vista strutturale, la rete Natura 2000. ai sensi della direttiva «Habitat» (articolo 3), sarà costituita da zone speciali di conservazione (ZSC) e dalle zone di protezione speciale (ZPS). Attualmente, la «rete» è costituita dalle zone di protezione speciale e dall'insieme dei siti di importanza comunitaria (SIC), che al termine dell'iter istitutivo, saranno designati come zone speciali di conservazione;

fino al 2007, l'amministrazione comunale di Cirò pro tempore, guidata dal dottore Carlo Colucci, si era impegnata per la salvaguardia di questa pianta rara, istallando recinti ed organizzando percorsi turistici e aree pic nic, oggi completamente distrutti;

la regione Calabria e la provincia di Crotone non si sono mai interessati della protezione di questo sito e non hanno mai promosso alcuna iniziativa per la tutela della ginestra bianca, pianta ormai in estinzione, la cui tutela deve essere un obiettivo prioritario per una crescita sostenibile;

la necessità di salvaguardare e tutelare la ginestra bianca è stata più volte segnalata, oltre che da numerosi cittadini, dal professore Giuseppe De Fine, socio onorario della società botanica italiana, collaboratore della rivista «Pro-Natura» ed esperto di piante tossiche e aromatiche che crescono nel Crotonese;

anche il museo di storia naturale della Calabria ed orto botanico (università della Calabria), ha lanciato un allarme facendo un appello per proteggere la ginestra bianca (Retama retam) dal pericolo di estinzione -:

se sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e quali urgenti iniziative intenda adottare, nel rispetto delle competenze della regione Calabria in materia, al fine di tutelare e di scongiurare il rischio di distruzione di un'area di straordinaria bellezza naturalistica, rientrante tra le zone speciali SIC destinate ad essere designate zone speciali di conservazione e protezione, e che costituisce l'habitat naturale della «ginestra bianca», pianta a serio rischio di estinzione. (4-16749)