GIORGIO MERLO. -
Al Ministro dello sviluppo economico.
- Per sapere - premesso che:
la situazione di Ansaldo-STS continua ad essere al centro di molte polemiche e, soprattutto, di profonda incertezza sul futuro di alcuni suoi stabilimenti;
il destino concreto di alcuni stabilimenti di Ansaldo, dopo le voci insistenti di vendita da parte di Finmeccanica, crea forti preoccupazioni tra i lavoratori;
ci si chiede perché Finmeccanica intenda vendere Ansaldo-STS che da molti anni registra utili senza limitarsi a vendere solo le partecipate che fanno perdite, siano essi civili o militari;
probabilmente, invece di uscire radicalmente da Ansaldo STS, sarebbe opportuno che Finmeccanica cercasse una partnership strategica con una realtà extraeuropea come, ad esempio, la General Electric visto il piano di investimenti pari a 500 miliardi di dollari previsto dall'amministrazione Usa per ammodernare le linee ferroviarie, essendo già Ansaldo-STS già operante su quel mercato;
vista l'evoluzione tecnologica - cioè il controllo satellitare - sarebbe anche opportuno il controllo di Ansaldo-STS per sfruttare le possibili sinergie con Telespazio e l'Agenzia spaziale europea che finanzia i nuovi progetti di ricerca;
nello specifico, però, è sempre più urgente conoscere quale sia l'iniziativa concreta che vuole e può intraprendere il Ministero alla luce del fatto che Ansaldo-STS è presente in Italia con 4 stabilimenti, tra cui c'è quello di Piossasco (TO). Quest'ultimo è in un territorio, il pinerolese, che sconta già un pesante e massiccio declino industriale con la chiusura di molti stabilimenti e aziende di piccole, medie e grandi dimensioni con gravi e devastanti conseguenze sul terreno occupazionale -:
senza un intervento immediato capace di scongiurare questo epilogo, sarebbero a rischio anche gli stabilimenti di Genova, Napoli e Tito (PZ), oltre a quello già ricordato di Piossasco.(4-16737)