ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16703

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 654 del 21/06/2012
Firmatari
Primo firmatario: MELIS GUIDO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 21/06/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CALVISI GIULIO PARTITO DEMOCRATICO 21/06/2012
MARROCU SIRO PARTITO DEMOCRATICO 21/06/2012
SCHIRRU AMALIA PARTITO DEMOCRATICO 21/06/2012
PES CATERINA PARTITO DEMOCRATICO 21/06/2012
FADDA PAOLO PARTITO DEMOCRATICO 21/06/2012
PARISI ARTURO MARIO LUIGI PARTITO DEMOCRATICO 21/06/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 21/06/2012
Stato iter:
22/01/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 22/01/2013
DE STEFANO CARLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
Fasi iter:

SOLLECITO IL 31/10/2012

RISPOSTA PUBBLICATA IL 22/01/2013

CONCLUSO IL 22/01/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16703
presentata da
GUIDO MELIS
giovedì 21 giugno 2012, seduta n.654

MELIS, CALVISI, MARROCU, SCHIRRU, PES, FADDA e ARTURO MARIO LUIGI PARISI. -
Al Ministro dell'interno.
- Per sapere - premesso che:


in data 21 dicembre 2011 veniva arrestato il signor Salvatore Costanza, imprenditore edile di San Giovanni Gemini, ritenuto facente parte della famiglia mafiosa di Cammarata e responsabile del reato di cui all'articolo 416-bis; detto provvedimento veniva eseguito in ottemperanza del provvedimento di custodia cautelare in carcere emesso il 10 giugno 2011 dal tribunale di Palermo;


nel processo, in fase di decisione, il pubblico ministero, Giuseppe Fici, in data 8 maggio 2012, ha chiesto la condanna del signor Salvatore Costanza ad anni quattordici di carcere;


detto imprenditore signor Costanza ha svolto da più di dieci anni lavori pubblici importanti nel paese di Golfo Aranci, sia tramite appalto e sub-appalto, sia tramite chiamata diretta;


tali lavori pubblici sono stati assunti sia per conto dell'impresa intitolata allo stesso Costanza Salvatore, sia per l'impresa da lui stesso gestita Speedy Società Cooperativa a R.L. di San Giovanni Gimini (Agrigento);


per quello che per ora si sa con certezza il signor Costanza è stato inserito negli elenchi comunali degli operatori economici da invitare nel caso di affidamento di lavori in economia di importi inferiore a 150.000,00 euro sino all'ultimo aggiornamento del 24 gennaio 2012, e quindi ben dopo l'arresto e il provvedimento di custodia cautelare in carcere emesso preventivamente nel giugno 2011 e poi esecutivo nel 21 dicembre 2011;


i lavori a nome del signor Costanza Salvatore per conto del comune di Golfo Aranci, per quello per ora emerso, sono stati i seguenti:


a) lavori di sistemazione del lungomare, così come BURAS RAS del 14 novembre 2006;


b) lavori sistemazione strada cala moresca, in Golfo Aranci;


c) lavori di costruzione della palestra comunale, così come da determina n. 616 del 7 giugno 2010;


d) lavori in economia di manutenzione straordinaria dello scarico a mare 1o spiaggia, così come determina n. 870 del 3 agosto 2010;


e) lavori di completamento illuminazione pubblica zona baia caddi


f) lavori somma urgenza per l'esecuzione di manutenzione straordinaria sul piano viabile strada di via Magellano a Golfo Aranci, così come da determina n. 184 del 17 febbraio 2011;


g) lavori in economia nelle scuole elementari;


tale situazione, corredata delle circostanze qui premesse, è stata formalmente denunciata in più sedi, e in particolare con comunicazione pervenuta al Ministero dell'interno in data 30 maggio 2012, dall'avvocato Andrea Viola, consigliere comunale nel comune di Golfo Aranci -:


se le informazioni concernenti imprese e imprenditori che sono sottoposti a procedimenti penali per associazione mafiosa siano trasmesse a tutte le prefetture italiane anche al fine di fornire agli enti locali e alle amministrazioni territoriali informazioni adeguate su possibili rischi di contiguità tra imprese e mafia.(4-16703)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata martedì 22 gennaio 2013
nell'allegato B della seduta n. 739
All'Interrogazione 4-16703 presentata da
GUIDO MELIS

Risposta. - In ordine al quesito posto dall'interrogante si rappresenta che l'articolo 91, comma 1, del decreto legislativo n. 159 del 2011 (cosiddetto «codice antimafia»), stabilisce che le pubbliche amministrazioni e gli enti pubblici devono acquisire la documentazione antimafia prima di stipulare, approvare o autorizzare i contratti e i subcontratti relativi a lavori, servizi e forniture pubbliche.
Qualora i tentativi di infiltrazione mafiosa siano accertati successivamente alla stipula del contratto, alla concessione dei lavori o all'autorizzazione del subcontratto, la pubblica amministrazione ha la facoltà di revocare le autorizzazioni e le concessioni e recedere dai contratti.
Si precisa anche che lo stesso articolo 91 non pone limitazioni alla pubblica amministrazione in ordine alla possibilità di richiedere informazioni nel caso in cui le soglie comunitarie non siano superate.
Le informazioni e le certificazioni antimafia circa la sussistenza delle cause di sospensione, di divieto o di decadenza, sono rilasciate dal prefetto a seguito di consultazione della banca dati nazionale unica della documentazione antimafia, in fase di realizzazione.
In attesa dell'istituzione della banca dati, il decreto legislativo concernente disposizioni integrative e correttive al codice antimafia (attualmente all'esame del Parlamento) prevede che, fino all'attivazione della banca dati, i soggetti interessati acquisiscano d'ufficio, tramite le prefetture, la documentazione antimafia.
A tal fine le prefetture utilizzano il collegamento informatico alla banca dati interforze, per verificare la sussistenza di una delle cause di decadenza, di sospensione o di divieto, nonché i collegamenti informatici già previsti nel regolamento per la semplificazione dei procedimenti relativi al rilascio delle comunicazioni e informazioni antimafia (decreto del Presidente della Repubblica n. 252 del 1998).
Per quanto riguarda lo specifico caso segnalato dall'interrogante si fa presente che in relazione alle vicende giudiziarie che hanno interessato il signor Salvatore Costanza, la prefettura di Agrigento ha emesso informative antimafia interdittive nei confronti della ditta individuale intestata al predetto Salvatore Costanza il 6 luglio scorso, nonché della «Speedy società cooperativa» il successivo 14 agosto.

Il Sottosegretario di Stato per l'interno: Carlo De Stefano.