ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16628

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 651 del 18/06/2012
Firmatari
Primo firmatario: FARINA COSCIONI MARIA ANTONIETTA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 18/06/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
TURCO MAURIZIO PARTITO DEMOCRATICO 18/06/2012
BELTRANDI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 18/06/2012
BERNARDINI RITA PARTITO DEMOCRATICO 18/06/2012
MECACCI MATTEO PARTITO DEMOCRATICO 18/06/2012
ZAMPARUTTI ELISABETTA PARTITO DEMOCRATICO 18/06/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 18/06/2012
Stato iter:
18/12/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 18/12/2012
FERRARA GIOVANNI SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
Fasi iter:

SOLLECITO IL 27/07/2012

SOLLECITO IL 22/10/2012

SOLLECITO IL 06/12/2012

RISPOSTA PUBBLICATA IL 18/12/2012

CONCLUSO IL 18/12/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16628
presentata da
MARIA ANTONIETTA FARINA COSCIONI
lunedì 18 giugno 2012, seduta n.651

FARINA COSCIONI, MAURIZIO TURCO, BELTRANDI, BERNARDINI, MECACCI e ZAMPARUTTI. -
Al Ministro dell'interno, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti.
- Per sapere - premesso che:

il quotidiano La Repubblica nella sua edizione del 10 giugno 2012 ha pubblicato una corrispondenza dell'inviato Antonio Fraschilla, significativamente intitolata: «Comiso, pagati per non far nulla nell'aeroporto dei fantasmi»;

nel citato articolo si riferisce, tra l'altro, che sessanta vigili del fuoco da un anno sono stati distaccati alla caserma di Ragusa per occuparsi della sicurezza dello scalo di Comiso, pronto dal 2007, ma ancora chiuso;

lo scalo, costato 36 milioni di euro è chiuso a causa di un «pasticcio» burocratico tra Stato, regione ed Enac;

i vigili del fuoco sono pagati, «per girarsi i pollici tutto il giorno», secondo l'efficace definizione dell'ex sindaco di Comiso Giuseppe Digiacomo, che guida la protesta degli amministratori locali della zona e il mese scorso ha digiunato una settimana chiedendo un intervento sullo «scandalo dell'aeroporto costruito e mai entrato in funzione»;

a quanto risulta, lo scalo non è operativo perché nessuno vuole pagare i controllori di volo: non il Governo che non lo considera un aeroporto nazionale, non la regione che non ha fondi, non l'Enac perché non è uno scalo strategico, e nemmeno i privati che hanno vinto la gara per gestirlo e non hanno intenzione d'investire altro denaro;

l'aeroporto è chiuso, ma intanto 60 vigili del fuoco da oltre un anno continuano ad essere distaccati «per assistenza allo scalo di Comiso» in una caserma che ha già di ruolo 149 dipendenti;

secondo quanto calcolato dalle rappresentanze sindacali «in media ogni vigile guadagna circa 3.000 euro lordi al mese, quindi i 60 colleghi che ci hanno inviato in più nella nostra caserma a oggi sono costati 2,3 milioni di euro»;

per aggiungere sprechi agli sprechi, nei mesi scorsi i vigili del fuoco hanno partecipato a un corso di formazione particolare per soccorsi aeroportuali;

lo spreco non finisce qui: sono stati acquistati due grandi mezzi che servono per i soccorsi in caso d'incendio negli scali - circa 400 mila euro l'uno - e risultano da due anni chiusi nei garage delle caserme di Verona e Catania;

lo scalo chiuso dal 2007 da quando è stato inaugurato dal vice Presidente del Consiglio pro tempore Massimo D'Alema da cinque anni è una cattedrale nel deserto; nel frattempo il comune, sognando incassi d'oro, ha costituito una società di gestione per il 35 per cento pubblica e il resto affidata ai privati con tanto di gara: a vincerla con un'offerta di 18 milioni di euro è stata la Intersac, composta dalla Sac che gestisce lo scalo di Catania e dal gruppo editoriale Ciancio-Sanfilippo;

la Intersac ha già versato al comune il canone per l'occupazione del suolo per i prossimi 40 anni: 3,2 milioni di euro;

appare agli interroganti ingiustificabile che, nell'Italia delle emergenze e dei terremoti, con i vigili del fuoco che a livello nazionale lamentano la carenza del personale nelle zone a più alto rischio, si sia creata a Comiso una «sacca» di lavoro «dorato» quanto inutile -:

se quanto sopra esposto ed evidenziato corrisponda a verità;

in caso affermativo, come si spieghi quello che agli interroganti appare un incredibile sperpero di denaro pubblico;

quali urgente iniziative, per quanto di competenza, il Governo ritenga di dover promuovere, adottare o sollecitare.
(4-16628)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata martedì 18 dicembre 2012
nell'allegato B della seduta n. 735
All'Interrogazione 4-16628 presentata da
MARIA ANTONIETTA FARINA COSCIONI

Risposta. - L'aeroporto di Comiso «Vincenzo Magliocco», a 15 chilometri dalla città di Ragusa, nato come aeroporto militare, riconvertito all'aviazione generale civile e cargo, è stato inserito nel piano regionale del trasporto aereo siciliano che prevede la costituzione di due poli aeronautici: quello occidentale, costituito dagli aeroporti di Palermo e Trapani, e quello orientale, rappresentato dagli scali di Catania e Comiso.
I lavori per la realizzazione del nuovo aeroporto di Comiso sono iniziati nel 2004 ed il completamento era stato previsto da ENAC per il 4 aprile 2010.
L'operatività dei voli di linea, previa autorizzazione degli organi competenti, potrebbe avvenire entro quest'anno, stante l'impegno della regione Sicilia ad assumere economicamente gli oneri necessari per la fase di avvio.
Allo stato, le maggiori difficoltà che si frappongono all'apertura dell'aerostazione di Comiso riguardano la copertura dei costi connessi ai servizi di assistenza alla navigazione aerea che non possono essere assicurati direttamente dall'ENAV in quanto lo scalo non rientra tra quelli di interesse nazionale. L'ENAV ha, comunque, manifestato la disponibilità ad espletare tali servizi sulla scorta di una convenzione a titolo oneroso di durata biennale, eventualmente prorogabile.
A tal riguardo la regione siciliana ha assunto in via straordinaria un impegno finanziario di euro 4.500.000,00 e, in data 31 maggio 2012, ha proceduto all'effettivo trasferimento delle somme in favore del comune di Comiso.
Nelle dotazioni organiche del corpo nazionale dei vigili del fuoco per la provincia di Ragusa, elaborate a seguito dell'entrata in vigore del decreto legislativo n. 217 del 2005, era stata prevista la copertura anche della sede aeroportuale. A seguito della mancata apertura dell'aeroporto, il personale previsto per tale struttura è attualmente impiegato presso la sede centrale del comando provinciale e presso i distaccamenti territoriali.
Attualmente il comando di Ragusa presenta un organico effettivo di n. 149 vigili permanenti, ovvero il 16 per cento in più rispetto alla pianta organica, ma registra una carenza di capi reparto dell'83 per cento.
In relazione a ciò risulta ridotto il numero dei richiami dei vigili volontari (rispetto ad una media annua di 207 richiami, per il 2o quadrimestre 2012 ne sono stati richiesti appena 12).
Nel complesso, al comando provinciale di Ragusa sono assegnate 209 unità operative dislocate nelle sedi di Ragusa, Modica e Vittoria che vengono impiegate nel servizio di soccorso tecnico urgente e non espletano alcun servizio in ambito aeroportuale, ove peraltro non risulta ancora realizzata la sede di servizio definitiva.
Non risulta, infine, disposta alcuna assegnazione di automezzi e di attrezzature aeroportuali in favore del comando provinciale di Ragusa, mentre un automezzo per il soccorso aeroportuale ASA, recentemente acquistato, è stato assegnato al comando provinciale di Catania e viene utilizzato per le esigenze operative di quella sede aeroportuale.

Il Sottosegretario di Stato per l'interno: Giovanni Ferrara.