ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16569

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 649 del 13/06/2012
Firmatari
Primo firmatario: BARANI LUCIO
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 13/06/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 13/06/2012
Stato iter:
13/12/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 13/12/2012
PROFUMO FRANCESCO MINISTRO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 13/12/2012

CONCLUSO IL 13/12/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16569
presentata da
LUCIO BARANI
mercoledì 13 giugno 2012, seduta n.649

BARANI. -
Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca.
- Per sapere - premesso che:

come si apprende da fonti giornalistiche cinque bambini di sei anni che hanno frequentato fino a qualche giorno fa la prima elementare in due classi dell'istituto «Giulio Tifoni» di Pontremoli sono diventati, loro malgrado, un caso per la loro prematura bocciatura a scuola;

lo scrutinio del dissenso ha decretato niente di meno che la bocciatura di cinque bambini, tre stranieri e due italiani, uno dei quali disabile;

sono state immediate le reazioni dei genitori che hanno annunciato ricorso per chiedere l'annullamento dei provvedimenti, oltre che pensare ad una sorta di class action per chiedere i danni al Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca e ai dirigenti scolastici;

altro punto su cui i genitori ribattono è che, con un provvedimento così severo, la scuola non favorisce l'integrazione di bimbi stranieri e disabili;

i bambini bocciati erano allievi di due classi di 29-30 bambini: «classi-pollaio» dicono i genitori che già erano stati protagonisti di un ricorso, poi vinto, al Tar della Toscana contro le aule troppo affollate e nelle quali diventa difficile seguire i piccoli;

la vicenda ha un precedente proprio nella sentenza del Tar del 30 maggio 2012, che ha dato pieno titolo e diritto a una classe in più dato che nelle due sezioni c'erano 29 e 30 alunni;

una «falsa» vittoria, dal momento che di fatto a pagare il sovraffollamento delle classi saranno i cinque bambini;

nell'ultima verifica del 17 maggio, infatti, il 65 per cento degli alunni della sezione con 29 studenti, quella frequentata dai bimbi bocciati, e il 41 per cento dell'altra ha ricevuto una valutazione insufficiente con elaborati ritenuti incompleti o incomprensibili;

i genitori non si lamentano della professionalità dei maestri quanto del sovraffollamento delle classi;

per le mamme e i papà risulta impossibile seguire con attenzione 30 bambini contemporaneamente, ognuno con la propria capacità di apprendimento. Inoltre, il provvedimento, ritenuto troppo severo, non favorisce l'integrazione degli alunni stranieri;

il dirigente scolastico Angelo Ferdani ha dichiarato che «Per il loro bene e seguendo una normativa ministeriale che lo prevede, le insegnanti hanno scelto all'unanimità di far ripetere loro l'anno, può succedere che per immaturità gli alunni abbiano bisogno di più tempo per apprendere. Siamo stati molto combattuti e ci dispiace ma io stesso ho fatto visita alla classe e seguito i bambini in alcune prove. Non sono capaci di scrivere una frase minima sotto dettatura» -:

quali iniziative di competenza intenda adottare il Ministro dell'istruzione, nell'ambito delle proprie competenze, anche promuovendo l'invio di ispettori, per verificare che non sia stata pienamente rispettata la normativa vigente.(4-16569)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata giovedì 13 dicembre 2012
nell'allegato B della seduta n. 734
All'Interrogazione 4-16569 presentata da
LUCIO BARANI

Risposta. - Si risponde all'interrogazione in esame concernente la vicenda dei cinque bambini frequentanti la prima classe di scuola primaria dell'istituto comprensivo «Giulio Tifoni» di Pontremoli, di cui uno diversamente abile e tre stranieri, che non sono stati ammessi alla classe successiva. Tale vicenda viene anche messa in relazione con il sovraffollamento delle classi frequentate dei predetti alunni.
L'ufficio scolastico regionale per la Toscana ha relazionato al riguardo, precisando anzitutto i dati numerici relativi alle classi in cui si sono verificate le bocciature: le classi in questione erano composte una da 27 alunni e l'altra da 30; il numero maggiore dei respinti, ossia 4 su 5, si è verificato nella classe con il minor numero di alunni e ciò escluderebbe una diretta correlazione tra classi numerose e alunni respinti.
Il direttore scolastico regionale ha inoltre evidenziato che la scuola in questione ha ottenuto un organico adeguato alle proprie esigenze con il funzionamento di numerose classi a tempo pieno con la disponibilità di cinquantotto ore di compresenza, che dovrebbero consentire di migliorare l'offerta didattica e, in particolare, di promuovere la personalizzazione di percorsi di apprendimento soprattutto nelle due classi in esame, che accolgono al loro interno alunni con bisogni educativi specifici come il bambino diversamente abile e gli stranieri.
È stato inoltre evidenziato che all'alunno diversamente abile sono state assegnate dodici ore di sostegno e altre sei ore aggiuntive derivanti dall'attuazione della sperimentazione «Azione di sistema per l'integrazione degli alunni disabili», realizzata in attuazione di un protocollo d'intesa stipulato tra l'ufficio scolastico regionale e la Regione Toscana.
All'esito dello scrutinio con il quale è stata assunta la decisione contestata è stata disposta dal ministero una visita ispettiva, dalla quale è emerso che il provvedimento di non ammissione dei cinque alunni non era stato adeguatamente motivato. La scuola è stata quindi invitata a riesaminare la valutazione espressa e il consiglio, all'esito della predetta valutazione, ha confermato la decisione assunta.
Stante la situazione, come sopra esposta, non sembrano sussistere margini per ulteriori interventi da parte dell'amministrazione centrale.
Il direttore scolastico regionale ha comunque manifestato l'intenzione di adottare, dal prossimo anno scolastico, misure per migliorare le competenze valutative e di gestione degli scrutini dei docenti della scuola primaria.

Il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca: Francesco Profumo.