ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16530

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 647 del 11/06/2012
Firmatari
Primo firmatario: MENIA ROBERTO
Gruppo: FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO
Data firma: 11/06/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO PER LA COESIONE TERRITORIALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 11/06/2012
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16530
presentata da
ROBERTO MENIA
lunedì 11 giugno 2012, seduta n.647

MENIA. -
Al Ministro dell'interno, al Ministro per la coesione territoriale.
- Per sapere - premesso che:

il consiglio provinciale di Bolzano ha approvato in data 7 giugno 2012, una mozione (n. 461/12) presentata dal movimento, dichiaratamente secessionista, di Suedtiroler Freiheit, in cui si afferma che «il testo dell'Inno (d'Italia, ndr) è un vero affronto per l'Alto Adige; parole come stringiamoci a coorte, siam pronti alla morte (e successive strofe, ndr) sono espressione di una ideologia che disprezza il genere umano ed è ostile alle minoranze linguistiche»;

si aggiunge che «L'Alto Adige non ha nulla a che vedere con l'Inno italiano e tanto meno può identificarsi con esso». E ancora che «imporre ad una minoranza linguistica e culturale come quella altoatesina l'inno nazionale di uno Stato considerato straniero è espressione di un nazionalismo esasperato»;

la mozione prende le mosse dall'esame a livello parlamentare di una proposta di legge tesa ad introdurre forme di educazione, a partire dalle scuole, del contesto storico e culturale in cui venne scritto e musicato l'inno nazionale;

l'iniziativa parlamentare è stata oggetto di una fortissima campagna politica contraria a livello altoatesina, da parte di Svp e partiti secessionisti che hanno trasmesso all'opinione pubblica l'errata idea che sia in previsione l'introduzione dell'obbligo dell'insegnamento e del canto dell'inno nelle scuole italiane, e quindi anche altoatesine. La mozione afferma infatti ed ancora che «tale iniziativa rievoca i dolorosi ricordi dell'epoca fascista, quando era uso far cantare gli inni nelle scuole e giurare fedeltà al duce d'Italia ed all'Italia». Con un accostamento singolare e tendenzioso fra Duce e Italia;

il documento approvato in consiglio provinciale conclude affermando che il Consiglio della provincia autonoma di Bolzano sia inaccettabile l'insegnamento dell'inno di Mameli per cui «incarica la Giunta Provinciale di fare tutto il possibile per impedire che questa misura del Governo venga applicata nelle scuole dell'Alto Adige»;

il documento, anche nelle sue premesse, gravemente offensive verso le istituzioni democratiche della Repubblica è stato approvato da un largo schieramento che ha compreso le componenti secessioniste Suedtiroler Freiheit, Buerger Union, Freiheitlichen, ma anche la Suedtiroler Volkspartei e la Lega Nord -:

quali iniziative abbia assunto la Giunta provinciale di Bolzano a seguito della mozione di cui in premessa e quali risposte, per quanto di competenza, abbia reso o intenda rendere il Governo al riguardo. (4-16530)