ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16481

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 645 del 06/06/2012
Firmatari
Primo firmatario: REGUZZONI MARCO GIOVANNI
Gruppo: LEGA NORD PADANIA
Data firma: 06/06/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MONTAGNOLI ALESSANDRO LEGA NORD PADANIA 06/06/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 06/06/2012
Stato iter:
04/10/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 04/10/2012
CATANIA MARIO MINISTRO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI)
Fasi iter:

SOLLECITO IL 20/09/2012

RISPOSTA PUBBLICATA IL 04/10/2012

CONCLUSO IL 04/10/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16481
presentata da
MARCO GIOVANNI REGUZZONI
mercoledì 6 giugno 2012, seduta n.645

REGUZZONI e MONTAGNOLI. -
Al Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali.
- Per sapere - premesso che:

il firmatario del presente atto nel giugno 2009 con un'apposita interrogazione segnalava i problemi comuni all'esistenza nel nostro Paese di normative molto restrittive inerenti alla gestione dei macelli; tali normative hanno provocato negli anni la chiusura di molti macelli - pubblici e privati - divenuti obsoleti e per i quali i costi di gestione e/o ripristino non potevano essere giustificati da ragioni di mercato, e pertanto si chiedevano iniziative per risolvere la questione;

a tale interrogazione peraltro non è mai stata data risposta;

ad oggi, nonostante la forte crisi economica e occupazionale interna e nonostante le difficoltà anche del settore alimentare e agricolo, il nostro Paese importa semi-lavorati di origine bovina, ovina e suina e pezzi congelati da altri Stati, anche extraeuropei, in relazione ai quali non si hanno certezze circa il luogo di macellazione e le condizioni dello stesso -:

se e quali iniziative, anche normative, il Ministro intenda assumere per favorire la produzione interna e tutelare il settore alimentare e agricolo dalla concorrenza sleale di produttori stranieri che non rispondono ai requisiti di qualità previsti nel nostro Paese.(4-16481)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata giovedì 4 ottobre 2012
nell'allegato B della seduta n. 697
All'Interrogazione 4-16481 presentata da
MARCO GIOVANNI REGUZZONI

Risposta. - In riferimento all'interrogazione in esame concernente l'applicazione, nel nostro Paese, di norme ritenute molto restrittive in materia di gestione dei macelli (da cui la necessità di tutelare il connesso comparto dalla concorrenza sleale di produttori stranieri), pur trattandosi di questione afferente la specifica competenza del Ministero della salute, vorrei far presente che in Italia vigono le disposizioni del cosiddetto «pacchetto igiene» introdotte dalla normativa comunitaria. Pertanto, non è corretto ritenere che nel nostro Paese esistano disposizioni più restrittive.
Si tratta, in particolare, dei Regolamenti (CE) n. 852/2004 (sull'igiene dei prodotti alimentari), n. 853/2004 (che stabilisce norme specifiche in materia di igiene per gli alimenti di origine animale) e n. 854/2004 (che stabilisce norme specifiche per l'organizzazione di controlli ufficiali sui prodotti di origine), entrati in vigore il 1o gennaio 2006. Da tale data, pertanto, le precedenti autorizzazioni rilasciate dal Ministero della salute in deroga ai requisiti strutturali previsti dalla precedente normativa (che permetteva a molti macelli a limitata capacità di continuare ad operare) non possono più essere approvate.
In ogni caso, fermo restando che l'importazione delle carni non è in aumento in termini assoluti, ma in maniera molto contenuta (anche a causa della riduzione del consumo di carne bovina e ovicaprina), ritengo che la maggiore importazione dipenda, per la carne bovina, dal deciso aumento dei costi dell'energia e dei mangimi che rende, quindi, più concorrenziali le carni provenienti da animali allevati in Paesi che privilegiano l'allevamento bovino estensivo con forte utilizzo del pascolo mentre, per la carne ovicaprina, dalla crisi in cui versa il settore.
La percentuale di auto approvvigionamento di carne suina è sostanzialmente costante, come anche le importazioni, mentre per la carne di pollame i dati sull'auto approvvigionamento continuano ad evidenziare una produzione maggiore dei fabbisogni, con importazioni in aumento, ma sempre molto limitate in valore assoluto.
Riguardo l'importazione di carne e prodotti carnei ricordo, infine, che il Regolamento n. 1760/2000 ha reso obbligatoria, per tutte le carni bovine importate nell'Unione europea, l'indicazione del Paese di nascita, di allevamento e dello stabilimento di macellazione, mentre per le altre carni valgono le norme orizzontali sulla rintracciabilità, che rendono estremamente improbabile la circolazione di carni di provenienza non certa.

Il Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali: Mario Catania.