ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16467

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 645 del 06/06/2012
Firmatari
Primo firmatario: CASSINELLI ROBERTO
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 06/06/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 06/06/2012
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 06/06/2012
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 18/06/2012
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16467
presentata da
ROBERTO CASSINELLI
mercoledì 6 giugno 2012, seduta n.645

CASSINELLI. -
Al Presidente del Consiglio dei ministri.
- Per sapere - premesso che:

la cosiddetta manovra Salva Italia è costituita per circa tre quarti da entrate derivanti dalla tassazione degli immobili;

tale tassazione è incentrata sull'imposta municipale unica sperimentale, un tributo secondo l'interrogante ben più gravoso e iniquo sia dell'Ici sia dell'imposta municipale unica ordinaria, come prevista dal decreto sul federalismo fiscale municipale;

in particolare, la nuova imposta si presenta oltremodo penalizzante per gli immobili concessi in locazione. Mentre, infatti, nell'imposta municipale unica ordinaria si prevede la riduzione a metà dell'aliquota per gli immobili locati, soprattutto in virtù del fatto che per essi la nuova imposta non sostituisce (come invece sancito per gli altri immobili) l'imposta sul reddito, nell'imposta municipale unica sperimentale è prevista solo una facoltà di riduzione in capo ai comuni;

tale penalizzazione ha portato ad una gravissima situazione di paralisi del mercato dell'affitto, con tutti gli effetti distorsivi che ciò comporta sull'intera economia nazionale, anzitutto in termini di minore mobilità sul territorio delle forze del lavoro;

nell'ambito degli immobili locati, particolarmente gravi sono gli effetti che la nuova imposta provoca su quelli concessi in locazione a canone calmierato (i cosiddetti contratti «concordati»), per i quali gli aumenti determinati dal contemporaneo aumento della base imponibile e dell'aliquota massima applicabile si collocano in molti casi sul livello del 7/800 per cento (ma si registrano casi di aumento, addirittura, del 3.000 per cento);

ulteriore elemento negativo della nuova imposta è dato dal fatto che per l'imposta municipale unica sperimentale non viene più riproposta la possibilità di assimilare ad abitazione principale l'immobile dato in uso gratuito a parenti in linea retta o collaterale, con conseguente applicazione dello stesso regime agevolativo previsto per l'abitazione principale. Novità che determina un forte aggravio di imposta per una fattispecie che, al contrario, il legislatore avrebbe il dovere di tutelare;

la disciplina dell'imposta municipale unica sperimentale non ha poi risolto, limitandosi ad attribuire ai comuni mere facoltà agevolative, la situazione delle unità immobiliari, non locate, possedute a titolo di proprietà o di usufrutto da anziani o disabili che acquisiscono la residenza in istituti di ricovero o sanitari a seguito di ricovero permanente;

alle gravi iniquità sopra esposte si aggiunge quella data dalla disposizione del decreto «semplificazioni fiscali» che ha previsto che, con uno o più decreti del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell'economia e delle finanze, da emanare entro il 10 dicembre 2012, il Governo provveda, sulla base del gettito della prima rata dell'imposta municipale unica sperimentale nonché dei risultati dell'accatastamento dei fabbricati rurali, alla modifica delle aliquote, delle relative variazioni e della detrazione stabilite dalla legge «per assicurare l'ammontare del gettito complessivo previsto per l'anno 2012». Disposizione che - oltre a legittimare dubbi di costituzionalità, per via dell'attribuzione ad una fonte normativa secondaria del potere di disporre circa la misura di un prelievo tributario - si appalesa come notevolmente gravosa, nel momento in cui consente al Governo di modificare le aliquote dell'imposta municipale unica sperimentale sino a soli sette giorni precedenti la scadenza del termine per il versamento del saldo della stessa -:

se non ritenga opportuno - ferma restando l'opportunità di superare al più presto l'impianto dell'imposta municipale unica sperimentale e di tornare a quello dell'imposta municipale unica ordinaria - assumere iniziative dirette già con riferimento all'imposta dovuta per il 2012, a correggere le gravi carenze sopra denunciate. (4-16467)