ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16463

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 645 del 06/06/2012
Firmatari
Primo firmatario: PIONATI FRANCESCO
Gruppo: POPOLO E TERRITORIO (NOI SUD-LIBERTA' ED AUTONOMIA, POPOLARI D'ITALIA DOMANI-PID, MOVIMENTO DI RESPONSABILITA' NAZIONALE-MRN, AZIONE POPOLARE, ALLEANZA DI CENTRO-ADC, DEMOCRAZIA CRISTIANA)
Data firma: 06/06/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 06/06/2012
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 06/06/2012
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER LA COESIONE TERRITORIALE delegato in data 25/06/2012
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16463
presentata da
FRANCESCO PIONATI
mercoledì 6 giugno 2012, seduta n.645

PIONATI. -
Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro per i beni e le attività culturali, al Ministro dell'interno.
- Per sapere - premesso che:

il recente terremoto che ha avuto epicentro in Emilia Romagna ha provocato anche danni in Veneto; si sono registrate fessurazioni e crolli anche a Venezia;

l'interrogante non è a conoscenza di alcuna attività di monitoraggio del patrimonio pubblico, e sopratutto comunale, a Venezia operata in via precauzionale in relazione ad eventi eccezionali e catastrofici, comunque non più rari nell'area della Pianura Padana, a fronte della nuova mappatura del rischio sismico nel Nord-Italia;

il dottor Miracco ha dichiarato sulla stampa che il Governo dovrebbe impegnare 50 milioni di euro derivanti dalla legge speciale, già due anni fa annunciati dal CIPE, ma mai effettivamente erogati al capoluogo veneto, per la messa in sicurezza della città, anche a seguito del terremoto, ovvero per la manutenzione;

il sindaco di Venezia, avvocato professor Orsoni, già aveva richiesto tali fondi, prima del sisma, esclusivamente per effettuare l'ordinaria manutenzione a Venezia, nonostante il comune di Venezia abbia avviato da alcuni anni una vendita sistematica del patrimonio immobiliare pubblico e nonostante sia stata attivata da quasi un anno la tassa di soggiorno, che, nel suo spirito istitutivo contemplava proprio la manutenzione del patrimonio immobiliare, culturale, ambientale storico ed architettonico delle città d'arte;

l'amministrazione comunale di Venezia sembra non voler effettuare alcuna manutenzione urgente e immediata, anche a seguito dei danni causati dal sisma, se non attraverso i fondi CIPE, adducendo problemi di bilancio; comunque il non aver effettuato in questi anni, anche con gli introiti delle alienazioni, opere di messa in sicurezza preventiva, ovvero aver trascurato, o ridotto, l'ordinaria manutenzione anche solo degli immobili di proprietà comunale, tra cui scuole ed asili, ad avviso dell'interrogante non può non aver che aver acuito i danni subiti dalle strutture colpite dal terremoto;

apparentemente l'amministrazione comunale di Venezia sembra voler impiegare i proventi della tassa di soggiorno (più di 2 milioni di euro nel primo trimestre di tassazione settembre/dicembre 2011) per lo svolgimento di feste tradizionali e regate;

dalla stampa locale si apprende che diversi immobili, anche di utilità pubblica, sono stati danneggiati dal terremoto, e messi in sicurezza, ma non si è ancora in grado di stilare una mappatura esatta delle strutture danneggiate: ciò potrebbe comportare un potenziale pericolo per il pubblico, avendo Venezia esclusivamente un traffico pedonale, anche in «calli» strette ed anguste -:

se effettivamente il CIPE abbia disponibilità dei fondi di legge speciale, mai erogati all'amministrazione comunale di Venezia, e se detti fondi verranno erogati in relazione al sisma che ha colpito il Nord Italia;

se non si ritenga utile ed opportuno, stante la specificità del tessuto urbano della città di Venezia, in relazione anche ai danni subiti a seguito del sisma, assumere iniziative per delegare al prefetto di Venezia compiti specifici di vigilanza a tutela della pubblica incolumità, stante l'atteggiamento dell'amministrazione comunale veneziana, che «attende» i fondi CIPE e che ha problemi di bilancio, in relazione pure al vertice che si terrà proprio in prefettura sui problemi del rischio sismico a Venezia e provincia.
(4-16463)