ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16454

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 645 del 06/06/2012
Firmatari
Primo firmatario: OSSORIO GIUSEPPE
Gruppo: MISTO-REPUBBLICANI-AZIONISTI
Data firma: 06/06/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 06/06/2012
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16454
presentata da
GIUSEPPE OSSORIO
mercoledì 6 giugno 2012, seduta n.645

OSSORIO. -
Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali.
- Per sapere - premesso che:

il 27 marzo 2012 la regione Campania, con risorse proprie, ha deciso di prorogare fino al 30 giugno la Cassa integrazione in deroga per 11.043 lavoratori di 681 aziende in crisi. Per allungare la copertura per questi lavoratori fino al 31 dicembre 2012 sarebbero necessari 93 milioni di euro;

si deve tenere presente che quasi la metà dei lavoratori che finora hanno goduto di determinati ammortizzatori sociali sono riusciti a rientrare attivamente nel mercato del lavoro, così come evidenziato dai dati raccolti dal Formez. In Campania, nel 2011, ben 29.847 lavoratori sono stati coinvolti dalle politiche attive regionali; di questi 6.500 sono tornati a lavorare presso la stessa azienda che li aveva sospesi, 8.000 sono stati «trasferiti» su forme di ammortizzatori sociali ordinari; mentre circa 2.000 sono riusciti ad uscire dal regime di sostegno giungendo ad acquisire i requisiti necessari per il raggiungimento del trattamento pensionistico;

nelle ultime settimane sono pervenute all'assessorato regionale del Lavoro della regione Campania numerose nuove istanze di concessione di ammortizzatori sociali in deroga, che evidenziano in primo luogo l'enorme difficoltà del tessuto produttivo regionale e, al contempo, il pericolo concreto di ulteriori tensioni sociali nel territorio campano;

ad aggravare la situazione contribuisce la crisi di diverse aziende nazionali che operando in Campania hanno inevitabilmente coinvolto l'intero loro indotto territoriale;

complessivamente al momento oltre 30 mila lavoratori sono, dunque, coinvolti dalla necessità del rinnovo degli ammortizzatori sociali e l'impegno economico per far fronte a tale necessità è stato stimato in 150 milioni di euro;

a seguito di quanto previsto dalle prossime modifiche in tema di mercato del lavoro, dopo una prima fase transitoria, dal 2017 la riforma degli ammortizzatori sociali prevede che questi siano amministrati dal Governo nazionale senza la collaborazione delle regioni, e comunque, già dal 2013 sarà il Governo nazionale a decidere quali lavoratori potranno usufruire della cassa integrazione;

nel 2011 il tasso di disoccupazione in Campania ha raggiunto una percentuale altissima del 16,8 per cento, che supera di oltre sette punti la media nazionale;

di fronte a tale situazione di forte allarme sociale ed economico, la regione Campania, la giunta che attualmente la governa, sta perseguendo, comunque, in maniera significativa gli obiettivi indicati dal Governo nazionale, soprattutto quello della razionalizzazione della spesa e del contenimento nell'utilizzo dei sostegni al reddito, collegando in maniera sempre più stretta l'utilizzo di ammortizzatori sociali al ricollocamento effettivo dei lavoratori che ne beneficiano, mettendo anche in atto una coerente ed efficace rotazione tra i beneficiari di tali strumenti;

tale azione è resa possibile da una condivisa responsabilità da parte di tutte le parti sociali, nonché dalla capacità delle istituzioni regionali di intervenire sul tessuto locale con maggiore efficacia, rispetto al Governo nazionale, in virtù di una sua maggiore conoscenza del territorio e delle situazioni di effettiva crisi, conoscenza che permette anche possibili risparmi;

a fronte delle ingenti risorse economiche necessarie a garantire ben 30 mila lavoratori la regione Campania si trova nella condizione di dover versare all'INPS 44 milioni di euro;

la competente direzione generale dell'INPS ha chiesto a tutte le regioni, non solo alla Campania, di provvedere preliminarmente al versamento delle quote di competenza regionale anticipate dall'INPS per il cofinanziamento del sostegno al reddito;

se la regione Campania per garantire le richieste di rinnovo degli ammortizzatori sociali, come detto, per ben 30 mila lavoratori, dovesse essere chiamata a far fronte a tale richiesta nei confronti dell'INPS, si troverebbe di fatto davanti a due opzioni. La prima: il ricorso diretto a risorse regionali, ipotesi economicamente insostenibile per «carenza di cassa». Al riguardo si deve precisare che l'«Area lavoro, formazione, orientamento, istruzione e politiche giovanili» della regione ha un complessivo tetto di spesa, per l'anno 2012 enormemente limitato dagli effetti dello sforamento del patto di stabilità interno, sforamento ereditato sull'annualità 2009. La seconda, invece, sarebbe quella di fare ricorso a fondi europei, quest'opzione è, però, resa difficile dalla circostanza per la quale il sistema vigente riconosce la possibilità di pagare un euro di politiche passive (come quelle anticipate dall'INPS) solo in presenza di un euro di spesa effettuata per le politiche attive, quest'ultime di competenza regionale. Su questo punto, la Campania sconta un grave ritardo avendo avviato le proprie azioni solo nel 2011, anche se riconosciute dallo stesso Formez come particolarmente efficaci ed innovative;

in questi giorni il Governo ha responsabilmente deciso di dare il via libera ad un sistema che permetta le cosiddette compensazioni destinate a facilitare e garantire i pagamenti delle pubbliche amministrazioni;

esistono, e ben si comprendono, valide ragioni di finanza statale ed esistono altrettanto valide logiche tecniche e burocratiche. Ma esiste, ed è questo il caso, anche un'emergenza che non è solo economica ma prima tutto sociale: migliaia di lavoratori che versano in uno stato di crisi profonda, con loro le famiglie. Sono cittadini italiani a cui non è possibile non offrire sostegno, che non possono essere abbandonati. Il rapporto tra le istituzioni, nei loro diversi livelli, non può prescindere, al di là delle proprie dinamiche, e delle responsabilità di ognuna di esse, dall'obiettivo finale che è, e deve essere, quello di offrire risposte adeguate alle esigenze della popolazione, dei cittadini, dei lavoratori italiani;

la richiesta avanzata dalla regione Campania non è evidentemente infondata, vista la recente presa di posizione di diversi rappresentanti istituzionali anche di altre regioni italiane: servono finanziamenti adeguati per sostenere la Cassa integrazione in deroga almeno fino al prossimo mese di dicembre;

non è un'esigenza rivendicata della sola regione Campania;

come uno dei rappresentanti del popolo italiano l'interrogante avverte il dovere morale di dare pieno corso al proprio mandato, di rappresentare, cioè, l'esigenza di sostegno e di aiuto concreto per i lavoratori della Campania ma non solo della regione dalla quale proviene. Le condizioni dell'economia della Campania, purtroppo, soprattutto in alcune aree, hanno raggiunto punte di estrema difficoltà che si ripercuotono sulla tenuta sociale. Serve una risposta adeguata e risorse adeguate e al di là delle responsabilità e dei rapporti tra i vari livelli di governo, questa risposta concretamente deve prendere corpo e forma -:

se e come ritenga intervenire ed in che tempi intenda farlo, affinché siano messe a disposizioni della regione Campania le risorse finanziarie necessarie a sostenere le richieste di ammortizzatori sociali in deroga, e se non ritenga utile allo scopo riconoscere alla regione Campania la possibilità di accedere allo strumento delle compensazioni per i contributi dovuti all'INPS, in modo tale che queste somme siano sottratte da quelle che gli amministratori regionali chiedono allo Stato per far fronte alla grave emergenza sociale, rappresentata dalle migliaia di richieste di ammortizzatori sociali in deroga.
(4-16454)