ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16429

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 644 del 05/06/2012
Firmatari
Primo firmatario: RAZZI ANTONIO
Gruppo: POPOLO E TERRITORIO (NOI SUD-LIBERTA' ED AUTONOMIA, POPOLARI D'ITALIA DOMANI-PID, MOVIMENTO DI RESPONSABILITA' NAZIONALE-MRN, AZIONE POPOLARE, ALLEANZA DI CENTRO-ADC, DEMOCRAZIA CRISTIANA)
Data firma: 05/06/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 05/06/2012
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16429
presentata da
ANTONIO RAZZI
martedì 5 giugno 2012, seduta n.644

RAZZI. -
Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti.
- Per sapere - premesso che:

il porto di Pescara è una struttura realizzata ad avviso dell'interrogante prescindendo dalle buone regole di costruzione;

alla base dei problemi attuali non solo c'è il mancato dragaggio del porto di Pescara, giunto ormai al punto da precluderne la navigabilità a tutte le imbarcazioni dotate di un pescaggio non minimale; lungo le sponde del fiume Pescara sgorga una quantità enorme di acque nere oltre alla confluenza del depuratore, il più grande d'Abruzzo;

questo stato di cose provoca il progressivo ridimensionamento degli stock ittici, il caro gasolio, l'elevato livello dell'imposizione fiscale, la maggiorazione costi diretti e indiretti;

queste imbarcazioni infatti, circa 60, non possono effettuare in sicurezza le operazioni di attracco e ormeggio, rifornimento, sbarco del pescato, entrata ed uscita dal porto canale, a causa di fondali sempre meno profondi e di banchi sabbiosi sempre più estesi e irregolari;

l'Abruzzo perde dopo 46 anni le rotte per l'Est; adesso le partenze si fanno solo da Ancona Porto, dando l'«addio» a 41 mila passeggeri. La Snav conferma che sono stati cancellati i collegamenti estivi con la Croazia con perdita conseguente di decine di posti di lavoro;

questa estate, Pescara e l'Abruzzo rimarranno isolati: l'intera regione non avrà collegamenti marittimi con l'altra sponda dell'Adriatico;

lo scalo pescarese non può svolgere alcuna funzione, sia essa commerciale o di collegamento; non sono raggiungibili per acqua lo scalo di alaggio e i punti di rifornimento;

molti pescatori sono fermi, letteralmente arenati in porto, e dunque si ritrovano senza reddito, ma è anche vero che un'altra parte della flotta pescarese si è spostata altrove, per esempio ad Ortona, dove hanno potuto continuare a pescare;

occorrono risposte immediate alle sollecitazioni del sistema economico imprenditoriale, legato alle attività del porto, anche per scongiurare rischi di tenuta sul piano della sicurezza del sistema idraulico;

è indubbio che si è in ansia ed angosciati da tanta inerzia e dalle pesanti ripercussioni di un mancato e deciso intervento sul porto di Pescara;

sono pronti 40 milioni di euro mai utilizzati -:

in quali tempi e con quali iniziative intenda agevolare, per quanto di competenza, una soluzione definitiva ed anche sufficientemente rapida della situazione di cui in premessa, vista la grande importanza sociale, occupazione, lavoro, turismo ed economica che riveste il porto di Pescara nell'economia del Paese e nel quadro congiunturale complessivo nel breve e lungo periodo.(4-16429)