Atto Camera
Interrogazione a risposta scritta 4-16426
presentata da
ANNA MARGHERITA MIOTTO
martedì 5 giugno 2012, seduta n.644
MIOTTO. -
Al Ministro della salute, al Ministro dell'economia e delle finanze.
- Per sapere - premesso che:
Il Fatto quotidiano del 2 giugno 2012 ha segnalato che le concessionarie del gioco sono state condannate a pagare una somma di circa 2,5 miliardi di euro per non aver adempiuto agli obblighi di trasparenza negli anni 2004-2006 e, contemporaneamente alle stesse, l'Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato starebbe per erogare l'ennesimo premio per aver adempiuto agli obblighi imposti dalla concessione;
la Corte dei Conti con sentenza n. 214 del 2012 ha condannato, dopo una annosa querelle, le concessionarie di slot machine che non avrebbero collegato gli apparecchi alla Sogei al fine di consentire gli opportuni controlli da parte dell'Amministrazione dei monopoli di stato, nella misura che segue: Bplus ltd.: euro 845 milioni; Cirsa: euro 120 milioni; Sisal: euro 245 milioni; Lottomatica: euro 100 milioni; Gmatica: euro 150 milioni; Codere: euro 115 milioni; Hbg: euro 200 milioni; Gamenet: euro 235 milioni; Cogetech: euro 255 milioni; Snai: euro 210 milioni;
ai quali si aggiungono le condanne a Giorgio Tino (ex DG dei Monopoli di Stato) per 4,8 milioni di euro e ad Antonio Tagliaferri (azienda Monopoli di Stato) per 2,6 milioni di euro;
la sentenza è stata impugnata e la sua efficacia sospesa, ma nel frattempo l'Amministrazione dei monopoli di Stato si appresta a corrispondere alle medesime concessionarie 223 milioni di euro quale riconoscimento del livello di servizi raggiunto e cioè per aver collegato le «macchinette mangiasoldi» alla Sogei, come previsto nella concessione -:
se i Ministri interrogati non ritengano opportuno assumere iniziative per sospendere l'erogazione del «premio» ai concessionari che avrebbero l'unico merito di aver adempiuto agli impegni contrattuali, in presenza di un contenzioso per le inadempienze accertate negli anni pregressi;
quali iniziative urgenti si intendano assumere per ottenere dal gettito per le giocate una aliquota stimata nella misura dello 0,5 per cento, indispensabile per finanziare le misure contro la ludopatia, malattia sociale assai diffusa determinata dalla dipendenza da gioco patologico.
(4-16426)