ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16421

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 644 del 05/06/2012
Firmatari
Primo firmatario: JANNONE GIORGIO
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 05/06/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO 05/06/2012
MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO 05/06/2012
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 05/09/2012
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16421
presentata da
GIORGIO JANNONE
martedì 5 giugno 2012, seduta n.644

JANNONE. -
Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'economia e delle finanze.
- Per sapere - premesso che:

le imprese continuano a fare i conti con la crisi. E con esse le casse dello Stato che vedono ridursi le entrate provenienti dalle aziende: Ires (imposta sul reddito delle società) e Irap (imposta regionale del reddito delle attività produttive). Sono sempre più le imprese che chiudono o che riducono il proprio giro di affari. E la recessione sta colpendo indiscriminatamente dal Nord al Sud, con le zone più svantaggiate, ovviamente, a subire sofferenze in misura maggiore. Ma il conto della crisi sembra, tutto sommato, uguale per tutti. Secondo gli ultimi dati disponibili, ossia quelli relativi all'anno di imposta 2009, c'è stato un forte incremento delle dichiarazioni presentate da società in situazione di fallimento (+61,67 per cento) o estinte (+52,08 per cento). Un fenomeno coerente con una profonda crisi economica, che ha determinato una sensibile riduzione del Pil reale (-5,1 per cento) e nominale (-3,1 per cento). Nel primo trimestre del 2012 le entrate tributarie registrate dal dipartimento, delle finanze del Ministero dell'economia e delle finanze si sono attestate a quota 87,979 miliardi di euro, in crescita dello 0,7 per cento rispetto allo stesso periodo del 2011. In particolare, è proprio l'Ires a far registrare un evidente incremento, pari al 3 per cento (+34 milioni di euro);

anche il gettito derivante dall'Iva si mantiene sostanzialmente stabile a quota 22,024 miliardi di euro con una minima flessione dello 0,1 per cento (-25 milioni di euro) rispetto al primo trimestre del 2011, alimentato in gran parte dal prelievo sulle importazioni (+7,7 per cento), a compensare la flessione della componente relativa agli scambi interni (-1,9 per cento), effetto diretto della crisi. Il mondo delle partite Iva ha risentito del ciclo economico negativo e nel 2011 ha registrato una riduzione delle aperture, anzi una flessione, del 4,8 per cento rispetto all'anno prima. Ma qualche spiraglio si inizia a vedere: nel mese di marzo c'è stata un'inversione di tendenza sia rispetto a marzo 2011 (+7,4 per cento) sia rispetto a febbraio 2012 (+12,4 per cento). Nel 2011 ne sono state aperte circa 535 mila, soprattutto nel settore dei servizi pubblici e privati e dagli under 35, solo a marzo di quest'anno ne sono state aperte 62.284. La speranza è che il trend continui anche nei prossimi mesi pur con una congiuntura internazionale sfavorevole;

ad alimentare in modo consistente il gettito dell'Erario è stata anche l'intensa attività di controlli e lotta all'evasione fiscale, che ha portato l'Agenzia delle entrate a recuperare nel 2011 12,7 miliardi (+15,5 per cento rispetto al 2010). Non solo, tra il 2009 e il 2010 è aumentato anche il livello di adempimento spontaneo in materia di Iva, riducendo il tax gap con il resto dell'Europa, passando dal 31,6 per cento del 2008 al 27,7 per cento del 2010. Da notare come a fronte di una diminuzione del numero di accertamenti - che passano dai quasi 706 mila del 2010 ai circa 697 mila del 2011 - la maggiore imposta accertata è cresciuta del 9,3 per cento superando la quota di 30,4 miliardi, contro i 27,8 del 2010. Positivi anche i dati di inizio 2012, con il gettito del primo trimestre derivante dai ruoli (tributi versati a seguito dell'emissione da parte dell'erario di un titolo esecutivo) che si è attestato sui 1.618 milioni (+77 milioni di euro sul 2011, pari a +5,0 per cento): 1.031 milioni di euro (+99 milioni di euro, pari a +10,6 per cento) dalle imposte dirette e 587 milioni di euro (-22 milioni di euro, pari -3,6 per cento) dalle indirette. Nei prossimi mesi è comunque in arrivo una boccata d'ossigeno per oltre 11 mila aziende che riceveranno rimborsi Iva per 2,2 miliardi di euro, resi disponibili dal Ministero dell'economia e delle finanze. A beneficiarne saranno imprese, artigiani e professionisti che riceveranno da subito 400 milioni, mentre 1,8 miliardi verranno pagati a partire dalla seconda metà del mese di maggio. Con questa nuova iniezione di liquidità, la somma complessiva rimborsata nel 2012 a impresa e artigiani e professionisti arriverà a 3,1 miliardi di euro, a fronte dei 2,7 miliardi erogati nello stesso periodo del 2011, con un incremento di circa il 14 per cento -:

quali interventi i Ministri intendano adottare al fine di ridurre il carico fiscale nei confronti delle imprese, compensandolo con i risultati ottenuti dal controllo dell'evasione fiscale effettuato capillarmente sul territorio nazionale. (4-16421)