ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16419

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 644 del 05/06/2012
Firmatari
Primo firmatario: MIGLIORI RICCARDO
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 05/06/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA DIFESA
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 05/06/2012
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16419
presentata da
RICCARDO MIGLIORI
martedì 5 giugno 2012, seduta n.644

MIGLIORI. -
Al Ministro della difesa, al Ministro della salute.
- Per sapere - premesso che:

il Governo ha prodotto uno schema di decreto legislativo di riorganizzazione dell'Associazione italiana della croce rossa italiana (CRI), che si trova in fase di approvazione (atto del Governo n. 424);

è necessaria l'attuazione dall'articolo 2, della legge n. 183 del 2010, con «criteri e principi direttivi della semplificazione e snellimento, dell'economicità, efficacia e efficienza dell'azione amministrativa, della razionalizzazione e ottimizzazione delle spese e dei costi di funzionamento, della ridefinizione del rapporto di vigilanza» e dunque anche una fase di profonda ristrutturazione e conseguente riorganizzazione del CRI;

il Corpo Militare della croce rossa italiana in Italia esiste da 147 anni ed insieme al Corpo delle infermiere volontarie che ne ha più di cento, è componente ausiliaria delle forze armate, con le quali, nei vari teatri operativi, si impegna e coadiuva da sempre sia sul territorio nazionale ed internazionale che in missioni umanitarie ed anche con un importante ruolo sociale nella nostra nazione, tutto in ottemperanza delle Convezioni di Ginevra e dei principi da essa espressi;

molte altre nazioni europee e non, hanno corpi militari, corpi come guardia nazionale, corpi di sanità pubblica che rappresentano quella indipendenza, evocata appunto nelle Convenzioni di Ginevra, che solo un corpo dello Stato in una nazione con basi democratiche può esprimere senza commistioni e nella indipendenza della funzione pubblica come ente;

la bozza di riforma oltre ad evidenziare, in talune parti, contraddizioni e vulnus, dimostra una carenza di attenzione, se così definitivamente adottata, non solo verso la prosecuzione di una tradizione storico-culturale e dunque nello snaturamento della stessa Croce rossa italiana, ma anche nei confronti del personale a tempo determinato ed indeterminato, non approntando le dovute garanzie di reimpiego, generando così un numero ragguardevole di possibili disoccupati;

si riscontra inoltre poca chiarezza su chi andrà a svolgere le funzioni e mansioni finora svolte dalla Croce rossa italiana per le forze armate ed anche da quale Ministero dovranno essere sostenute economicamente, evidenzia dunque il rischio di vedere sì ridotta la spesa pubblica in un Ministero, ma contemporaneamente vederla lievitare nell'altro;

a seguito di una precedente interrogazione parlamentare del 23 giugno 2011 (4-12444) a risposta scritta al Ministero della difesa, avanzata dal sottoscritto e con risposta del 10 gennaio 2012 (pubblicata nell'allegato B della seduta n. 567), il Ministro, rassicurando, rispondeva: «... quanto al personale della Croce rossa italiana appartenente alle due componenti ausiliarie delle Forze armate, assicuro che il Dicastero si farà carico di vigilare perché siano salvaguardate anche per il futuro, in sede di riforma della Croce rossa italiana, secondo quanto previsto dall'articolo 2, comma 2, della legge n. 183 del 2010, la loro militarità ed il loro rapporto di ausiliarietà» -:

se non si intenda, in tale senso, fornire adeguate assicurazioni circa il mantenimento dell'attuale assetto organizzativo del corpo militare e del corpo delle infermiere volontarie della Croce rossa italiana ed in ogni caso il rispetto degli impegni presi nella risposta all'interrogazione e se si intenda tutelare il patrimonio dell'alta professionalità espresso dal personale militare della Croce rossa italiana dagli addetti affinché non venga disperso e con quali modalità si continueranno a garantire i servizi finora svolti dal corpo militare della Croce rossa italiana e dall'associazione. (4-16419)