MAURIZIO TURCO, BELTRANDI, BERNARDINI, FARINA COSCIONI, MECACCI e ZAMPARUTTI. -
Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca.
- Per sapere - premesso che:
il 24 maggio sul quotidiano La Gazzetta del Mezzogiorno è apparso un articolo dal titolo «Protesta aspiranti presidi "Chiederemo il sequestro di tutti gli atti del concorso"» nel quale è scritto: «Abbiamo dei dubbi sulla imparzialità della commissione esaminatrice che ha corretto gli elaborati. Se nel verbale non c'è traccia del candidato espulso, significa che qualcuno ha fatto finta di non vedere. A questo punto sarà la magistratura, sia penale che amministrativa, a fare chiarezza sulla correttezza delle procedure». I docenti che ambiscono a fare il grande passo per concludere la carriera nella veste di presidi non mollano. Ieri una rappresentanza dei professori che non ha superato gli scritti del maxiconcorso ha protestato davanti all'Ufficio scolastico regionale;
«Ci viene negata la possibilità - spiega il portavoce degli esclusi Gerardo Troiano - di esercitare il diritto di accesso informale alle nostre prove. Per questo, ad integrazione dell'esposto già presentato alla Procura, chiederemo il sequestro di tutti gli atti del concorso»;
sono passati cinque mesi da quel 14 dicembre, quando nell'aula 4 dell'istituto Elena Di Savoia, vengono mandati via due candidati sorpresi a copiare. Nessuno dei 23 colleghi della medesima classe, il giorno seguente avrebbe immaginato di ritrovare sui banchi uno dei due docenti espulsi. Ma la rabbia collettiva esplode il 4 maggio scorso, con la pubblicazione dell'elenco degli ammessi a sostenere l'orale: su 895 partecipanti, passano il turno in 228, compreso il professore allontanato dalla classe al primo scritto, ma risultato idoneo per affrontare il secondo;
Antonia Sallustio, fra le promotrici dell'azione legale, racconta: «Il direttore generale pro tempore dell'Usr, Ruggiero Francavilla, ci ha detto che nei verbali questo episodio non è menzionato. Mi chiedo perché nessuno abbia deciso di convocare i testimoni». È il caso di specificare che i segretari della medesima commissione si sono dimessi qualche giorno fa e che comunque gli orali si terranno mercoledì 30 maggio;
gli insegnanti «bocciati» e che ieri hanno potuto conoscere soltanto il punteggio che ha messo fine, salvo novità, al sogno di lasciare la cattedra per vestire i panni del dirigente scolastico, sono intenzionati a fare ricorso al Tar per chiedere la sospensiva e essere riammessi al concorso;
i candidati esclusi, il 75 per cento del totale, avanzano perplessità sulla validità delle prove. E aspettano di essere convocati dai giudici per riferire la «loro» verità. Nell'aula 4, nei due giorni degli scritti, tre candidati sono stati invitati a interrompere le prove, perché pizzicati a copiare, e a consegnare i compiti. Soltanto uno però figura nella graduatoria dei docenti meritevoli di sostenere gli orali -:
se sia a conoscenza dei fatti narrati in premessa, diversamente se intenda aprire una inchiesta e comunque sospendere la nomina dei dirigenti nell'attesa di chiarire l'accaduto. (4-16307)