ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16307

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 639 del 28/05/2012
Firmatari
Primo firmatario: TURCO MAURIZIO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 28/05/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BELTRANDI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 28/05/2012
BERNARDINI RITA PARTITO DEMOCRATICO 28/05/2012
FARINA COSCIONI MARIA ANTONIETTA PARTITO DEMOCRATICO 28/05/2012
MECACCI MATTEO PARTITO DEMOCRATICO 28/05/2012
ZAMPARUTTI ELISABETTA PARTITO DEMOCRATICO 28/05/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 28/05/2012
Stato iter:
20/12/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 20/12/2012
PROFUMO FRANCESCO MINISTRO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA)
Fasi iter:

SOLLECITO IL 04/07/2012

SOLLECITO IL 26/07/2012

SOLLECITO IL 26/10/2012

SOLLECITO IL 06/12/2012

RISPOSTA PUBBLICATA IL 20/12/2012

CONCLUSO IL 20/12/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16307
presentata da
MAURIZIO TURCO
lunedì 28 maggio 2012, seduta n.639

MAURIZIO TURCO, BELTRANDI, BERNARDINI, FARINA COSCIONI, MECACCI e ZAMPARUTTI. -
Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca.
- Per sapere - premesso che:

il 24 maggio sul quotidiano La Gazzetta del Mezzogiorno è apparso un articolo dal titolo «Protesta aspiranti presidi "Chiederemo il sequestro di tutti gli atti del concorso"» nel quale è scritto: «Abbiamo dei dubbi sulla imparzialità della commissione esaminatrice che ha corretto gli elaborati. Se nel verbale non c'è traccia del candidato espulso, significa che qualcuno ha fatto finta di non vedere. A questo punto sarà la magistratura, sia penale che amministrativa, a fare chiarezza sulla correttezza delle procedure». I docenti che ambiscono a fare il grande passo per concludere la carriera nella veste di presidi non mollano. Ieri una rappresentanza dei professori che non ha superato gli scritti del maxiconcorso ha protestato davanti all'Ufficio scolastico regionale;

«Ci viene negata la possibilità - spiega il portavoce degli esclusi Gerardo Troiano - di esercitare il diritto di accesso informale alle nostre prove. Per questo, ad integrazione dell'esposto già presentato alla Procura, chiederemo il sequestro di tutti gli atti del concorso»;

sono passati cinque mesi da quel 14 dicembre, quando nell'aula 4 dell'istituto Elena Di Savoia, vengono mandati via due candidati sorpresi a copiare. Nessuno dei 23 colleghi della medesima classe, il giorno seguente avrebbe immaginato di ritrovare sui banchi uno dei due docenti espulsi. Ma la rabbia collettiva esplode il 4 maggio scorso, con la pubblicazione dell'elenco degli ammessi a sostenere l'orale: su 895 partecipanti, passano il turno in 228, compreso il professore allontanato dalla classe al primo scritto, ma risultato idoneo per affrontare il secondo;

Antonia Sallustio, fra le promotrici dell'azione legale, racconta: «Il direttore generale pro tempore dell'Usr, Ruggiero Francavilla, ci ha detto che nei verbali questo episodio non è menzionato. Mi chiedo perché nessuno abbia deciso di convocare i testimoni». È il caso di specificare che i segretari della medesima commissione si sono dimessi qualche giorno fa e che comunque gli orali si terranno mercoledì 30 maggio;

gli insegnanti «bocciati» e che ieri hanno potuto conoscere soltanto il punteggio che ha messo fine, salvo novità, al sogno di lasciare la cattedra per vestire i panni del dirigente scolastico, sono intenzionati a fare ricorso al Tar per chiedere la sospensiva e essere riammessi al concorso;

i candidati esclusi, il 75 per cento del totale, avanzano perplessità sulla validità delle prove. E aspettano di essere convocati dai giudici per riferire la «loro» verità. Nell'aula 4, nei due giorni degli scritti, tre candidati sono stati invitati a interrompere le prove, perché pizzicati a copiare, e a consegnare i compiti. Soltanto uno però figura nella graduatoria dei docenti meritevoli di sostenere gli orali -:

se sia a conoscenza dei fatti narrati in premessa, diversamente se intenda aprire una inchiesta e comunque sospendere la nomina dei dirigenti nell'attesa di chiarire l'accaduto. (4-16307)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata giovedì 20 dicembre 2012
nell'allegato B della seduta n. 737
All'Interrogazione 4-16307 presentata da
MAURIZIO TURCO

Risposta. - Si risponde all'interrogazione in esame con la quale l'interrogante chiede notizie riguardo a presunte irregolarità svoltesi durante l'espletamento delle prove scritte del concorso a dirigente scolastico, bandito con decreto direzione generale 13 luglio 2011 (pubblicato sulla Gazzetta ufficiale - 4a Serie Speciale - «Concorsi» n. 56 del 15 luglio 2011) presso Istituto tecnico Elena di Savoia di Bari.
L'ufficio scolastico regionale per la Puglia, interpellato sulla questione, ha comunicato che un gruppo di aspiranti esclusi dalle prove orali del suddetto concorso ha presentato un esposto al medesimo Ufficio regionale e all'autorità giudiziaria, lamentando che un candidato espulso durante la prima prova scritta perché sorpreso a consultare materiale non consentito, si sarebbe presentato a sostenere la seconda prova il giorno successivo e sarebbe stato poi ammesso alla prova orale. Alla presentazione di tale esposto sono seguite una serie di diffide dirette a ottenere la sospensione della procedura concorsuale.
A seguito dell'esposto, presentato peraltro molto tempo dopo lo svolgimento delle prove, il predetto ufficio scolastico regionale riferisce di avere esperito tutti gli opportuni accertamenti e ha rilevato che nessun provvedimento di espulsione era stato applicato nei confronti del candidato dal competente comitato di vigilanza.
Per tale ragione lo stesso ufficio scolastico ha ritenuto di non dover assumere alcun provvedimento di sospensione della procedura concorsuale, che sarebbe risultato ingiustamente pregiudizievole per tutti i candidati valutati positivamente nelle prove scritte i quali hanno fatto affidamento sulla regolare prosecuzione della stessa.
Gli esiti di tali accertamenti sono stati comunque comunicati dall'ufficio scolastico di cui sopra all'autorità giudiziaria, che ad oggi non risulta avere adottato alcun provvedimento.

Il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca: Francesco Profumo.