ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16303

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 639 del 28/05/2012
Firmatari
Primo firmatario: TURCO MAURIZIO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 28/05/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BELTRANDI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 28/05/2012
BERNARDINI RITA PARTITO DEMOCRATICO 28/05/2012
FARINA COSCIONI MARIA ANTONIETTA PARTITO DEMOCRATICO 28/05/2012
MECACCI MATTEO PARTITO DEMOCRATICO 28/05/2012
ZAMPARUTTI ELISABETTA PARTITO DEMOCRATICO 28/05/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA DIFESA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 28/05/2012
Stato iter:
11/12/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 11/12/2012
DI PAOLA GIAMPAOLO MINISTRO - (DIFESA)
Fasi iter:

SOLLECITO IL 04/07/2012

SOLLECITO IL 26/07/2012

SOLLECITO IL 26/10/2012

SOLLECITO IL 06/12/2012

RISPOSTA PUBBLICATA IL 11/12/2012

CONCLUSO IL 11/12/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16303
presentata da
MAURIZIO TURCO
lunedì 28 maggio 2012, seduta n.639

MAURIZIO TURCO, BELTRANDI, BERNARDINI, FARINA COSCIONI, MECACCI e ZAMPARUTTI. -
Al Ministro della difesa.
- Per sapere - premesso che:

i ricorsi straordinari al Presidente della Repubblica n. 4635/2010, 4636/2010, 4642/2010, 4453/2010, 5172/2010, 4790/2010 e 5791/2010 proposti da numerosi specialisti di elicottero della Marina militare, invocano l'erogazione dell'indennità mensile di volo e dell'indennità supplementare di pronto intervento aereo anche per i mesi formalmente esclusi dagli equipaggi fissi di volo ma sostanzialmente impiegati sempre nelle medesime condizioni nell'arco dell'anno;


tutti i capolista hanno avanzato similari istanze per «partecipare al procedimento amministrativo», con atto notificato a mezzo posta tramite l'ufficiale giudiziario (cronologici nella sequenza su esposta: 81/A Ter, 79/A Ter, 78/A Ter, 63/A Ter e 80/A Ter al Ministero della difesa e 45/A Ter e 46/A Ter al sesto reparto dello Stato Maggiore Marina);


nelle prime tre istanze si legge «la notifica della relazione ministeriale è avvenuta in data 26 luglio 2011, quindi dopo l'espressione del Parere dell'alto Consesso (ritardo da imputabile non certo alla parte ricorrente)», «è stato accordato il periodo di 15 giorni dalla notifica della relazione ministeriale per inviare eventuale replica» e «la replica alla relazione ministeriale è stata inviata con atto notificato a mezzo posta tramite Ufficiale Giudiziario (...) del 29 luglio 2011)», quindi l'atto di replica è stato inviato al sesto reparto dello Stato Maggiore Marina in appena tre giorni;


nelle successive istanze si legge «la notifica della relazione ministeriale è avvenuta in data 11 novembre 2011«, «è stato accordato il periodo di 15 giorni dalla notifica della relazione ministeriale per inviare eventuale replica» e «la replica alla relazione ministeriale è stata inviata con atto notificato a mezzo posta tramite Ufficiale Giudiziario (...) del 14 novembre 2011)», quindi l'atto di replica è stato inviato al sesto reparto dello Stato Maggiore Marina in appena tre giorni;


in tutte le istanze si invoca esplicitamente «in virtù dei principi del giusto procedimento e contraddittorio, di poter conoscere se la replica alla relazione ministeriale sia stata trasmessa o se intenda farla valutare al Consiglio di Stato come dispone il combinato disposto dell'articolo 49 del regio decreto 21 aprile 1942, n. 444 e l'articolo 10 della legge 7 agosto 1990, n. 241»;


le considerazioni espresse dal Ministro della difesa in risposta all'interrogazione a risposta scritta 4-14667, presentata dagli interroganti, lasciano sgomenti, poichè i ricorrenti hanno manifestato la volontà di partecipare al procedimento sin dalla proposizione dei ricorsi e gli eventuali ritardi sono quindi da imputare all'amministrazione;


l'interrogazione a risposta scritta 4-15574, ancora priva di risposta, ha già prospettato la soluzione alla disamina -:


se il Ministro interrogato intenda adottare le opportune iniziative volte a sanare il vulnus inferto non solo ai ricorrenti ma anche alle norme di legge e quali eventuali iniziative intenda avviare nei confronti dei responsabili che hanno indotto l'inerzia nei sette procedimenti amministrativi.(4-16303)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata martedì 11 dicembre 2012
nell'allegato B della seduta n. 732
All'Interrogazione 4-16303 presentata da
MAURIZIO TURCO

Risposta. - Con l'interrogazione n. 4-14667, citata nelle premesse dell'atto, l'interrogante poneva in evidenza come un ricorrente, nell'ambito di un ricorso straordinario al Presidente della Repubblica avente ad oggetto l'erogazione dell'indennità mensile di volo, avesse avanzato all'amministrazione di appartenenza istanza per partecipare al procedimento amministrativo ed avesse chiesto, altresì, in virtù del principio del giusto procedimento, «di poter conoscere se la replica alla relazione ministeriale sia stata trasmessa o se intenda farla valutare al Consiglio di Stato».
Con la presente interrogazione viene riproposta la medesima questione, chiedendo al Ministro interrogato se «intenda adottare le opportune iniziative volte a sanare il vulnus inferto non solo ai ricorrenti ma anche alle norme di legge».
Al riguardo, ritengo di aver già fornito, sulla specifica questione, puntuale e motivato riscontro, proprio con la risposta all'interrogazione scritta n. 4-14667.
Risultando la correttezza procedurale e sostanziale degli atti posti in essere dall'ufficio che aveva curato l'istruttoria del ricorso straordinario, ho spiegato in quella risposta, dandone congrua motivazione, che la replica alla relazione ministeriale era pervenuta in data successiva all'emanazione del parere definitivo del Consiglio di Stato e, quindi, in una fase in cui si era stato concluso, da parte del supremo organo di giustizia amministrativa, il relativo iter procedimentale e, dunque, la decisione era sostanzialmente avvenuta.
Nel sottolineare come in tale circostanza non sussistesse, a termini di legge, alcun obbligo di trasmissione in capo all'amministrazione, deve rilevarsi, invece, che, ai sensi dell'articolo 13 del decreto del Presidente della Repubblica n. 1199 del 1971 (parere su ricorso straordinario), l'organo decidente «se riconosce che l'istruttoria è incompleta ... può richiedere al Ministero competente nuovi chiarimenti autorizzando le parti a produrre nuovi documenti. ... Se l'istruttoria è completa e il contraddittorio è regolare, esprime parere».
Risulta in modo incontrovertibile che il Consiglio di Stato abbia espresso i pareri nel merito senza chiedere preliminari ulteriori integrazioni né al Ministero, né alle altre parti interessate, sebbene fosse stato posto nella condizione di conoscere l'esistenza di possibili repliche da parte dei ricorrenti.
Operando in tal modo, quindi, il Consiglio di Stato ha considerato l'istruttoria chiusa e il contraddittorio regolarmente costituitosi.
Ad ulteriore conferma di quanto sopra, appare opportuno aggiungere che, a seguito di specifica richiesta degli interessati, le repliche di cui trattasi sono state comunque inviate al Consiglio di Stato, il quale le ha però restituite all'Amministrazione, non ritenendo di dover intervenire sui pareri già resi.
Da quanto sopra emerge inequivocabilmente che i ricorrenti sono stati tempestivamente messi in grado di partecipare compiutamente al procedimento e che l'emissione di alcuni pareri del Consiglio di Stato, prima della ricezione delle repliche o memorie aggiuntive dei ricorrenti, non deriva affatto da un mancato rispetto del principio del contraddittorio da parte dell'Amministrazione, ma deve essere riferito esclusivamente alla tardività della loro istanza istruttoria.
In ragione delle cennate ulteriori considerazioni, per il Dicastero, la questione su tali controversi aspetti deve intendersi definitivamente risolta.
Pertanto, in considerazione di quanto sopra esposto, non si ritiene possibile porre in essere quanto richiesto dall'interrogante.

Il Ministro della difesa: Giampaolo Di Paola.