SIRAGUSA e SCHIRRU. -
Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali.
- Per sapere - premesso che:
la cooperazione sociale no profit è un settore fondamentale del sistema economico del nostro Paese;
le cooperative sociali erogano servizi essenziali per conto di Stato, regione, province, comuni ed Asp creando opportunità lavorative per soggetti disagiati (legge 381 del 1991;
negli ultimi anni il settore cooperativistico ha subito una grave crisi, che potrebbe divenire irreversibile a causa dei ritardi nei pagamenti per i servizi erogati, da parte della pubblica amministrazione, se non si interviene con tempestività;
i ritardi, soprattutto nell'area centro-sud, hanno ormai raggiunto la soglia insostenibile dei 24 mesi;
tale situazione ha indotto molte cooperative ad abbandonare il settore mentre altre si trovano in una condizione di pesante indebitamento con le banche a cui si espongono con garanzie anche personali;
ai summenzionati ritardi nei pagamenti da parte delle pubbliche amministrazioni si aggiunge l'aggravio di dover effettuare i versamenti mensili dei contributi assistenziali, previdenziali e fiscali (di somme comunque non incassate), pena la non regolarizzazione del durc con conseguente impossibilità di contrarre con le pubbliche amministrazione e/o incassare dalle stesse;
un circuito che di fatto strangola le cooperative nello stesso modo in cui accade per molte imprese private;
considerando la drammaticità del quadro sopra descritto, per una sopravvivenza, comunque temporanea, molte cooperative hanno dovuto optare per una scelta certamente svilente e frustrante quale il ritardo nel pagamento della retribuzione ai propri soci;
se il Governo non interverrà tempestivamente si corre il rischio di una interruzione nello svolgimento di servizi preziosi che vengono erogati a favore di persone disagiate e deboli per conto di Stato, regione, province, comuni ed Asp;
una possibile soluzione per tamponare e dare fiducia e forza al settore potrebbe essere individuata nella possibilità offerta alle cooperative sociali di sospendere, per un periodo di tre anni, il pagamento dei contributi assistenziali, previdenziali e fiscali, per un successivo versamento dal 4° anno a seguire rateizzato in dieci anni con 120 rate;
la proposta di una rateizzazione nei pagamenti così prolungata nasce dall'esigenza di evitare un default definitivo nel settore cooperativistico considerando che nei dieci anni previsti le cooperative effettuerebbero il pagamento dei contributi sospesi oltre che di quelli ordinari;
a tal fine si potrebbe ipotizzare di estendere il contenuto dell'ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri n. 3947 avente a oggetto: «Sospensione dei versamenti e degli adempimenti tributari, previdenziali ed assicurativi», alle cooperative sociali che svolgono attività da almeno due anni -:
se il Governo sia al corrente della grave crisi che attraversano le cooperative sociali soprattutto del centro-sud Italia;
se non si ritenga opportuno intervenire con urgenza attraverso la misura suggerita in premessa o altra simile.
(4-16268)