MUNERATO e BELLOTTI. -
Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro per i beni e le attività culturali.
- Per sapere - premesso che:
nella notte tra sabato 19 maggio e domenica 20 maggio 2012, con epicentro tra le province di Bologna e Ferrara, si è verificato un terremoto dalla insolita violenza per il territorio della pianura padana che ha causato, anche in ragione dell'enorme violenza sprigionata, sette morti e numerosi danni nei comuni del territorio compreso tra le province di Bologna, Ferrara, Modena, Mantova, Parma, Padova e Rovigo, provincia vicina all'epicentro;
i danni causati dal sisma, dopo i primi accertamenti da parte delle forze dell'ordine e dei vigili del fuoco, riguardano soprattutto abitazioni, imprese, edifici pubblici e monumenti storici, tra cui principalmente i luoghi di culto e gli edifici storici presenti nell'area colpita dal fenomeno che ha distrutto o parzialmente danneggiato un numero imprecisato di questi edifici;
il Consiglio dei ministri del 22 maggio 2012 ha deliberato lo stato di emergenza per i territori delle province di Bologna, Ferrara, Modena e Mantova colpiti dal sisma, fissando la durata dello stato di emergenza in 60 giorni, attribuendo la competenza a coordinare gli interventi al capo del dipartimento della protezione civile e finanziando un ammontare di 50 milioni di euro per interventi di soccorso, assistenza e messa in sicurezza provvisoria dei siti pericolanti;
organi di stampa locale (Gazzettino di Rovigo del 23 maggio 2012) riportano la notizia secondo la quale il prefetto di Rovigo, durante la riunione con i sindaci dei centri rodigini più colpiti dal sisma, oltre ad aver sottolineato la necessità di utilizzare particolare correttezza nella valutazione dei danni derivanti dal fenomeno, ha evidenziato altresì come i principali danni del terremoto nel rodigino riguardino gli edifici di culto e non possano essere fronteggiati con le risorse disponibili in loco e che anzi i restauri necessitino di fondi di rilievo, provvedendo perciò ad inviare una lettera al Governo richiedendo che venga presa in considerazione la situazione dell'area polesana interessata dal sisma -:
se non si ritenga opportuno, anche alla luce delle istanze dei comuni del territorio polesano e del prefetto locale, intraprendere idonee iniziative per fronteggiare i danni causati dal terremoto del 20 maggio 2012, oltre che nei territori delle province di Bologna, Ferrara, Modena e Mantova, anche nei comuni della provincia di Rovigo colpiti dal medesimo sisma. (4-16249)