ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16239

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 637 del 23/05/2012
Firmatari
Primo firmatario: MURGIA BRUNO
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 23/05/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MALGIERI GENNARO POPOLO DELLA LIBERTA' 24/05/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI delegato in data 23/05/2012
Stato iter:
19/07/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 19/07/2012
TERZI DI SANT'AGATA GIULIOMARIA MINISTRO - (AFFARI ESTERI)
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 24/05/2012

RISPOSTA PUBBLICATA IL 19/07/2012

CONCLUSO IL 19/07/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16239
presentata da
BRUNO MURGIA
mercoledì 23 maggio 2012, seduta n.637

MURGIA, MALGIERI. -
Al Ministro degli affari esteri.
- - Per sapere, premesso che:

le capacità ed il curriculum - come diplomatico - del console Mario Vattani sono fuori discussione;

le sue competenze diplomatiche, la cura delle comunità italiane all'estero, la collaborazione tra i popoli, l'innovazione ma soprattutto la conoscenza della cultura giapponese, denotano un professionista serio ed estremamente affidabile che ha sempre svolto il suo mandato nel nome e per il bene dell'Italia;

molte delle idee che ha lanciato sono diventate spesso patrimonio dell'attività italiana tutta;


nel 1999 viene trasferito in Egitto, e nominato console al Cairo. Nella nuova sede avvia un programma d'azione innovativo per migliorare i servizi consolari a favore dei cittadini italiani e egiziani. D'intesa con le autorità egiziane, mette in atto misure atte a prevenire frodi e in particolare la falsificazione di permessi di soggiorno;

nel 2000, il console Vattani è il primo, in tutta la rete diplomatica italiana, a ideare e ad applicare al Cairo il moderno sistema di «appuntamenti telefonici» per i richiedenti il visto, risolvendo così l'annoso problema delle lunghe code del pubblico di fronte all'ingresso del consolato. Il Ministero degli affari esteri approverà questo nuovo metodo di lavoro e lo estenderà a tutta la rete diplomatica e consolare;

avvia inoltre, iniziative significative per modernizzare alcune strutture dell'imponente ospedale italiano «Umberto I» al Cairo. Cogliendo l'occasione di alcune visite istituzionali, come quella del Presidente della Repubblica, Ciampi e del Presidente del Consiglio pro tempore D'Alema, ottiene importanti sponsorizzazioni per il rifacimento delle sale operatorie e per la consegna di nuove apparecchiature tecnologiche. Queste iniziative avviate dal Consolato d'Italia al Cairo hanno indotto il Ministero degli affari esteri a effettuare per la prima volta una rilevazione di tutti gli ospedali Italiani sparsi per il mondo. La segreteria generale del Ministero ha quindi realizzato due pubblicazioni riguardanti la rete di questi ospedali che costituiscono una prova tangibile della generosità e della solidarietà che hanno sempre caratterizzato le nostre comunità all'estero;

nel 2007 Vattani viene nominato Cavaliere ufficiale dell'Ordine al merito della Repubblica (Governo Prodi);

rientrato a Roma nel 2008, assume le funzioni di consigliere diplomatico del sindaco di Roma, Gianni Alemanno. Su richiesta del sindaco, Vattani segue anche i problemi della convivenza delle numerose comunità migranti presenti nella Capitale: mantiene costanti contatti con le ambasciate interessate e con i rappresentanti in consiglio di queste comunità, organizza visite e incontri con delegazioni, guidate da Capi di Stato e di Governo, venute in Italia da Romania, Albania e Bulgaria;

un'altra trattativa che Vattani conduce dal 2001, organizzando la visita del Ministro in Giappone - e concluderà poi con successo una volta assegnato all'ambasciata d'Italia a Tokyo - riguarda l'accesso al mercato giapponese delle arance rosse di Sicilia, problema questo che si trascinava da 15 anni;

nel 2003, grazie alla sua conoscenza della lingua e della cultura giapponese, vince il concorso per una borsa di studio della Commissione europea (ETP) che gli assicura il soggiorno di studio di un anno a Tokyo. Vattani supera con successo gli esami finali di proficiency in lingua e cultura giapponese, e viene quindi assegnato all'ambasciata d'Italia a Tokyo, con funzioni di capo dell'ufficio commerciale;

l'ambasciatore Mario Bova gli affida inizialmente la conduzione del delicato dossier «Consiglio di Sicurezza - Giappone». Ma l'incarico più impegnativo che Vattani è chiamato a svolgere è quello della promozione dell'immagine dell'Italia in Giappone, attraverso la grande rassegna «Primavera Italiana 2007». Vattani ne cura ogni aspetto: progetta e realizza il programma degli eventi (oltre 300) e ne assicura un'ampia diffusione attraverso i media. I principali eventi vengono inaugurati dal Presidente del Consiglio pro tempore Prodi, dal Ministro degli affari esteri pro tempore D'Alema e dal vice presidente pro tempore Rutelli;

il 26 luglio 2011 assume servizio a Osaka come console generale. Con la convinta collaborazione del personale italiano e giapponese rilancia le attività del consolato generale, modernizzando il sito web e diffondendo regolarmente presso la comunità italiana le informazioni sui principali eventi;

in pochi mesi riattiva la rete dei gemellaggi tra città italiane e giapponesi e incontra i sindaci e i governatori delle principali città della sua circoscrizione: Osaka, Kobe, Kyoto, Toyama e Ichinomiya. Organizza missioni di imprenditori giapponesi in varie regioni italiane. Tra queste, una missione di tredici aziende appartenenti al distretto farmaceutico di Toyama e una riguardante imprenditori della regione del Kansai del settore del design;

date le restrizioni imposte dalla crisi economica e finanziaria, Vattani riapre una trattativa con la proprietà per ottenere una riduzione per le spese di affitto e di funzionamento del consolato generale. La trattativa si conclude a dicembre con un notevole risparmio per l'erario;

nell'ottobre 2011 ospita a Kyoto la ventitreesima assemblea annuale dell'Italy-Japan Business Group;

istituisce nel novembre 2011, coinvolgendo nell'iniziativa il sindaco di Kyoto e le principali autorità cittadine, il premio Marco Polo destinato a ricercatori italiani e giapponesi. Nel corso di una solenne cerimonia il premio viene per la prima volta conferito ad alcuni professori dell'università Ca' Foscari di Venezia e ad autorevoli ricercatori giapponesi, nel contesto di un Seminario sulle nanotecnologie, patrocinato dal consolato generale;

come ha dichiarato il Ministro Terzi - durante un suo intervento televisivo - si sta parlando di un funzionario che ha dato prova di competenza ed attaccamento al servizio;

ad avviso dell'interrogante l'ingiusto accanimento politico nei confronti del console Vattani denota ad avviso dell'interrogante, una preclusione ed una miopia che nulla ha a che fare con l'idea di meritocrazia che dovrebbe muovere il nostro Paese -:

se non ritenga di assumere iniziative per interrompere quella che all'interrogante appare una vera e propria azione persecutoria condotta dal dicembre 2011 nei confronti di Mario Andrea Vattani, un funzionario diplomatico che - come anche dichiarato dallo stesso Ministro interrogato - in 21 anni di carriera «ha dato prove di grandissima competenza e di grande attaccamento al servizio» (Rai, Otto e Mezzo 16 gennaio 2012), del quale da parte dei Ministero si censura prima la militanza negli anni '80 nell'organizzazione giovanile del MSI, e poi la semplice partecipazione ad un concerto di musica alternativa, facendo cenno al risalto mediatico conseguente che avrebbe creato imbarazzo e danno all'immagine dell'amministrazione;

se vengano tenute a tale riguardo nella giusta considerazione le prese di posizione di un soggetto terzo assai qualificato, come il presidente Politi della I sezione del tribunale amministrativo regionale del Lazio, che nel decreto cautelare di sospensione del provvedimento di richiamo al Ministero di Vattani, reso in data 15 marzo 2012, sottolinea che «la sovraesposizione mediatica del caso è stata in larga parte provocata da ripetute esternazioni dei vertici del Ministero»;

se sia vero, come sostenuto recentemente in un'intervista rilasciata al quotidiano Il Foglio in data 17 maggio 2012 dallo stesso console Vattani, che nella memoria presentata dal Ministero degli affari esteri al Consiglio di Stato sarebbero contenute le seguenti considerazioni: «che il Ministro Vattani non fa mistero della sua militanza, dapprima, attraverso l'appartenenza al Fronte della Gioventù negli anni 80», e poi attraverso la musica da lui proposta, e che «tale fatto, già di per sè, rende la permanenza all'estero del Console Vattani in palese contraddizione con le alte funzioni di rappresentanza dello Stato che egli è chiamato a svolgere;

se sia vero che nella stessa memoria le anzidette sorprendenti considerazioni vengono considerate «a monte ed attengono alla tutela dei beni primari sopracitati (l'immagine dello Stato e la rappresentatività delle proprie istituzioni all'estero, oltrechè il buon andamento, l'efficacia e l'efficienza dell'azione amministrativa), di cui è custode l'Amministrazione»;

se vi siano quindi persone con incarichi di alta responsabilità presso l'amministrazione del Ministero degli affari esteri, che considerino una passata adesione al MSI o alla sua organizzazione giovanile come incompatibile con l'attività di rappresentanza dell'Italia all'estero;

se sia stata tale posizione, chiaramente discriminatoria a motivare il richiamo immediato del console Vattani in soli 5 giorni, e non certamente una preoccupazione per l'immagine dell'Italia all'estero, visto che tale richiamo repentino ha peraltro causato l'annullamento di importanti impegni istituzionali, non ultimo il ricevimento per la Festa nazionale a Osaka, con grave discredito per l'immagine del nostro Paese;

se, nell'insistere in quella che appare all'interrogante una vera e propria persecuzione personale di Vattani, mirata ad un suo rientro anticipato dal Giappone, si stia tenendo adeguato conto delle sue specifiche capacità nel contesto giapponese: unico funzionario della Farnesina a parlare correntemente la lingua giapponese, che vanta rapporti cordiali e amichevoli con i rappresentanti istituzionali, e del mondo della cultura, dell'economia nelle regioni della sua circoscrizione consolare, come dimostrano peraltro le attività del consolato generale ad Osaka, ampiamente presentate nella pagina web del consolato generale;

se non ritenga che per il solo fatto di essere pienamente introdotto nella società giapponese, Vattani rappresenti per il nostro ministero un asset del quale non appare economico disfarsi sulla base di una campagna mediatica condotta da fogli che appaiono chiaramente orientati politicamente;

se non ritenga che vi siano priorità ben più importanti ad avviso dell'interrogante della battaglia legale contro il console Vattani in relazione alle quali occupare le limitate risorse della Farnesina in queste settimane, e se non ritenga che sia venuto il momento di lasciar lavorare il nostro console generale a Osaka con la necessaria serenità. (4-16239)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata giovedì 19 luglio 2012
nell'allegato B della seduta n. 669
All'Interrogazione 4-16239 presentata da
BRUNO MURGIA

Risposta. - 1. Si desidera assicurare l'interrogante che il decreto ministeriale 273 del 21 febbraio 2012 di richiamo del Ministro Vattani dal Consolato generale in Osaka è stato emanato dopo la più attenta e ponderata valutazione di tutti gli elementi di fatto e di diritto e dopo che la relativa decisione era stata condivisa con il Consiglio di Amministrazione, organo collegiale che riunisce i vertici amministrativi del Ministero degli affari esteri.
Detto richiamo era motivato dalla constatazione del danno d'immagine prodotto allo Stato e all'Amministrazione da specifici comportamenti posti in essere dal Ministro plenipotenziario Vattani e in particolare dall'incompatibilità con le funzioni di alta rappresentanza dello Stato proprie di un Console generale all'estero di comportamenti posti in essere nell'esibizione del 24 maggio 2011 presso la sede di Casapound, il cui significato contrasta con le istituzioni repubblicane e la loro immagine.
L'Amministrazione ha pertanto legittimamente ritenuto che la validità del decreto di richiamo non venisse meno per il solo fatto di essere oggetto di un ricorso giurisdizionale del Ministro Vattani. Pertanto, il Ministero ha ottemperato alla prima decisione del Tar, sfavorevole all'Amministrazione, sospendendo l'efficacia del provvedimento di richiamo, così come ha preso atto che il successivo decreto n. 01921 del 2012 del Presidente della sezione quarta del Consiglio di Stato emanato monocraticamente ma dopo aver sentito le parti, nel revocare la sospensiva concessa dal Tar, determinava la reviviscenza dell'efficacia del decreto ministeriale di richiamo.
Poiché la data di rientro originariamente stabilita da tale decreto era ormai trascorsa, nel fissare il nuovo termine l'Amministrazione si è uniformata all'urgenza che era alla base del decreto del Presidente della IV sezione del Consiglio di Stato, contemperandola con gli adempimenti essenziali connessi con la cessazione dalla Sede.
Non di azione discriminatoria né di accanimento si è trattato pertanto, bensì di coerenza nell'esecuzione di provvedimenti amministrativi correttamente motivati e la cui efficacia non è al momento sottoposta ad alcuna sospensione.
2. Il provvedimento di richiamo non è in alcun modo fondato né sulla passata appartenenza politica del Ministro Vattani né sulle sue capacità professionali, evidenziate dall'interrogante e mai messe in dubbio dall'Amministrazione, bensì esclusivamente sulla già menzionata incompatibilità con le elevatissime funzioni di rappresentanza delle Istituzioni repubblicane.
La memoria dell'Avvocatura generale dello Stato contiene due riferimenti meramente fattuali alla passata appartenenza del Ministro Vattani all'organizzazione giovanile dell'MSI (Fronte della Gioventù).
Il primo compare nella citazione di un'intervista rilasciata dallo stesso Ministro Vattani (Novopress Italia del 25 luglio 2006), in cui egli illustra la sua attività condotta con lo pseudonimo «Katanga».
Il secondo si inserisce nella constatazione che l'assimilazione fra la militanza di «Katanga» ed il ministro Vattani è emersa, allorché il diplomatico era in servizio all'estero nelle funzioni di Console generale in Giappone a seguito delle notizie stampa apparse a partire dal 29 dicembre 2012 sul modo fortemente alternativo e avversivo delle Istituzioni repubblicane con il quale si sono realizzati i comportamenti ed i propositi tenuti in occasione della nota esibizione.
Le argomentazioni di fondo della memoria difensiva si basano, invece, sulla considerazione che l'assimilazione tra Vattani e Katanga e le sue parole e gesti nel concerto del maggio 2011 rendono la permanenza all'estero del Console Generale Vattani in palese contraddizione con le altissime funzioni di rappresentanza dello Stato italiano che egli è chiamato a svolgere. Per l'Avvocatura generale dello Stato, «il comportamento tenuto dalla controparte è intrinsecamente oltraggioso nei confronti della Repubblica italiana ed incompatibile con la carica di Console e con il giuramento di fedeltà alla Repubblica».
Conferma ne è che il Tar non ha mosso «alcuna obiezione relativamente alla chiara connotazione identitaria dei comportamenti che hanno visto protagonista il Ministro Vattani».
Il Presidente della Quarta Sezione del Consiglio di Stato Gaetano Trotta nel suo decreto del 14 maggio 2012 rileva che «nella vicenda in esame i dati fattuali posti in evidenza dalla difesa dell'Amministrazione appellante assumono un'oggettiva rilevanza che va ben al di là delle "diplomatiche" contestazioni formali del Mae».
Qualunque altra interpretazione che si ritenga di trarre da brani delle memorie difensive estrapolati dal loro contesto complessivo non corrisponde alla posizione dell'Amministrazione.
3. In merito all'evocato collegamento della «sovraesposizione mediatica del caso» con le «ripetute esternazioni dei vertici del Ministero», si osserva che il «caso» stesso nasce da un'esposizione mediatica - avvenuta il 29 dicembre 2011 con la diffusione del video - del comportamento del Ministro plenipotenziario Vattani e con i resoconti poi ampiamente riportati dalla stampa italiana e internazionale a riprova del danno dell'immagine del Paese. Rispetto a tale esposizione i vertici e la Farnesina non hanno mai espresso commenti sul fatto specifico e sul procedimento disciplinare che ne è derivato.
4. Per quanto concerne, infine, la continuità degli impegni istituzionali assunti dal Console generale a Osaka, si ricorda che gli stessi - in primis la celebrazione della Festa della Repubblica il 2 giugno - investono le nostre Istituzioni all'estero, indipendentemente dal funzionario pro tempore in servizio. Ne è prova il fatto che il ricevimento del 2 giugno è stato confermato e sarà assicurato dall'Ufficio consolare nel suo complesso nella persona del Reggente, con la presenza inoltre del funzionario vicario dell'Ambasciata d'Italia a Tokyo.

Il Ministro degli affari esteri: Giuliomaria Terzi di Sant'Agata.