ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16238

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 637 del 23/05/2012
Firmatari
Primo firmatario: MELONI GIORGIA
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 23/05/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
HOLZMANN GIORGIO POPOLO DELLA LIBERTA' 23/05/2012
MALGIERI GENNARO POPOLO DELLA LIBERTA' 23/05/2012
MARSILIO MARCO POPOLO DELLA LIBERTA' 23/05/2012
CORSARO MASSIMO ENRICO POPOLO DELLA LIBERTA' 23/05/2012
LA RUSSA IGNAZIO POPOLO DELLA LIBERTA' 23/05/2012
RAMPELLI FABIO POPOLO DELLA LIBERTA' 23/05/2012
SALTAMARTINI BARBARA POPOLO DELLA LIBERTA' 23/05/2012
LANDOLFI MARIO POPOLO DELLA LIBERTA' 23/05/2012
CONTENTO MANLIO POPOLO DELLA LIBERTA' 23/05/2012
BIANCONI MAURIZIO POPOLO DELLA LIBERTA' 23/05/2012
LAFFRANCO PIETRO POPOLO DELLA LIBERTA' 23/05/2012
CANNELLA PIETRO POPOLO DELLA LIBERTA' 23/05/2012
CATANOSO GENOESE FRANCESCO DETTO BASILIO CATANOSO POPOLO DELLA LIBERTA' 23/05/2012
SAGLIA STEFANO POPOLO DELLA LIBERTA' 23/05/2012
DIMA GIOVANNI POPOLO DELLA LIBERTA' 23/05/2012
BECCALOSSI VIVIANA POPOLO DELLA LIBERTA' 23/05/2012
DE CORATO RICCARDO POPOLO DELLA LIBERTA' 23/05/2012
BELLOTTI LUCA POPOLO DELLA LIBERTA' 23/05/2012
GHIGLIA AGOSTINO POPOLO DELLA LIBERTA' 23/05/2012
FOTI TOMMASO POPOLO DELLA LIBERTA' 23/05/2012
ARACRI FRANCESCO POPOLO DELLA LIBERTA' 23/05/2012
MURGIA BRUNO POPOLO DELLA LIBERTA' 23/05/2012
NOLA CARLO POPOLO DELLA LIBERTA' 23/05/2012
PORCU CARMELO POPOLO DELLA LIBERTA' 23/05/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI delegato in data 23/05/2012
Stato iter:
09/07/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 09/07/2012
TERZI DI SANT'AGATA GIULIOMARIA MINISTRO - (AFFARI ESTERI)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 09/07/2012

CONCLUSO IL 09/07/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16238
presentata da
GIORGIA MELONI
mercoledì 23 maggio 2012, seduta n.637

MELONI, HOLZMANN, MALGIERI, MARSILIO, CORSARO, LA RUSSA, RAMPELLI, SALTAMARTINI, LANDOLFI, CONTENTO, BIANCONI, LAFFRANCO, CANNELLA, CATANOSO, SAGLIA, DIMA, BECCALOSSI, DE CORATO, BELLOTTI, GHIGLIA, TOMMASO FOTI, ARACRI, MURGIA, NOLA e PORCU. -
Al Ministro degli affari esteri.
- Per sapere - premesso che:

il console Vattani ha sostenuto recentemente in un'intervista rilasciata al quotidiano «Il Foglio» in data 17 maggio 2012, che nella memoria presentata dal Ministero degli affari esteri al Consiglio di Stato sarebbero contenute le seguenti considerazioni: «che il Min. Vattani non fa mistero della sua militanza, dapprima, attraverso l'appartenenza al Fronte della Gioventù negli anni 80, e poi attraverso la musica da lui proposta,» e che «tale fatto, rende la permanenza all'estero del console Vattani in palese contraddizione con le alte funzioni di rappresentanza». Nella stessa memoria le anzidette sorprendenti considerazioni vengono considerate a monte ed attengono alla tutela dei beni primari sopracitati (l'immagine dello Stato e la rappresentatività delle proprie istituzioni all'estero, oltreché il buon andamento, l'efficacia e l'efficienza dell'azione amministrativa), di cui e custode l'Amministrazione;

il Fronte della Gioventù è stato dagli anni Settanta al 1996 l'organizzazione giovanile di un partito legittimamente costituito, presente in Parlamento e nelle istituzioni repubblicane di ogni livello e grado, contribuendo alla vita democratica e allo sviluppo del Paese. In questa organizzazione, frequentata da centinaia di migliaia di aderenti e militanti, si è formata parte importante della classe dirigente (politica, amministrativa, imprenditoriale, culturale) della nostra Nazione, compresi gli interroganti e - non ultimo - il Ministro degli affari esteri pro-tempore dal 2004 al 2006 e attuale terza carica dello Stato, che ne è stato segretario nazionale dal 1977 al 1988 -:

se vi siano quindi persone con incarichi di alta responsabilità presso l'amministrazione del Ministero degli affari esteri, che considerino una passata adesione al MSI o alla sua organizzazione giovanile come incompatibile con le «alte funzioni di rappresentanza» svolte e la «tutela dell'immagine dello Stato all'estero»;

quanto abbia pesato tale posizione chiaramente discriminatoria nel motivare il richiamo immediato del console Vattani in soli cinque giorni, difficilmente giustificabile con la preoccupazione per l'immagine dell'Italia all'estero, visto che tale richiamo repentino ha causato l'annullamento di importanti impegni istituzionali, non ultimo il ricevimento per la Festa nazionale a Osaka, con grave discredito per l'immagine del nostro Paese;

se non ritenga che vi siano priorità ben più importanti, della battaglia legale contro il console Vattani in relazione alle quali occupare le limitate risorse della Farnesina in queste settimane, prima fra tutte quella che vede da oltre cinque settimane due Marò italiani detenuti in India in palese violazione delle norme del diritto internazionale. (4-16238)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata lunedì 9 luglio 2012
nell'allegato B della seduta n. 662
All'Interrogazione 4-16238 presentata da
GIORGIA MELONI

Risposta. - Si desidera assicurare l'interrogante che il decreto ministeriale 273 del 21 febbraio 2012 di richiamo del Ministro Vattani dal consolato generale in Osaka è stato emanato dopo la più attenta e ponderata valutazione di tutti gli elementi di fatto e di diritto e dopo che la relativa decisione era stata condivisa con il consiglio di amministrazione, organo collegiale che riunisce i vertici amministrativi del Ministero degli affari esteri.
Detto richiamo era motivato dalla constatazione del danno d'immagine prodotto allo Stato e all'amministrazione da specifici comportamenti posti in essere dal ministro plenipotenziario Vattani e in particolare dall'incompatibilità con le funzioni di alta rappresentanza dello Stato proprie di un console generale all'estero di comportamenti posti in essere nell'esibizione del 24 maggio 2011 presso la sede di Casapound, il cui significato contrasta con le istituzioni repubblicane e la loro immagine.
L'amministrazione ha pertanto legittimamente ritenuto che la validità del decreto di richiamo non venisse meno per il solo fatto di essere oggetto di un ricorso giurisdizionale del Ministro Vattani. Pertanto, il ministero ha ottemperato alla prima decisione del tribunale amministrativo regionale, sfavorevole all'amministrazione, sospendendo l'efficacia del provvedimento di richiamo, così come ha preso atto che il successivo decreto n. 01921/2012 del Presidente della sezione quarta del Consiglio di Stato emanato monocraticamente ma dopo aver sentito le parti, nel revocare la sospensiva concessa dal tribunale amministrativo regionale, determinava la reviviscenza dell'efficacia del decreto ministeriale di richiamo.
Poiché la data di rientro originariamente stabilita da tale decreto era oramai trascorsa, nel fissare il nuovo termine l'amministrazione si è uniformata all'urgenza che era alla base del decreto del Presidente della IV sezione del Consiglio di Stato, contemperandola con gli adempimenti essenziali connessi con la cessazione dalla Sede.
Non di azione discriminatoria né di accanimento si è trattato pertanto, bensì di coerenza nell'esecuzione di provvedimenti amministrativi correttamente motivati e la cui efficacia non è al momento sottoposta ad alcuna sospensione.
Il provvedimento di richiamo non è in alcun modo fondato né sulla passata appartenenza politica del Ministro Vattani né sulle sue capacità professionali, evidenziate dall'interrogante e mai messe in dubbio dall'amministrazione, bensì esclusivamente sulla già menzionata incompatibilità con le elevatissime funzioni di rappresentanza delle Istituzioni repubblicane.
La memoria dell'Avvocatura generale dello Stato contiene due riferimenti meramente fattuali alla passata appartenenza del Ministro Vattani all'organizzazione giovanile dell'Msi (Fronte della gioventù).
Il primo compare nella citazione di un'intervista rilasciata dallo stesso Ministro Vattani (Novopress Italia del 25 luglio 2006), in cui egli illustra la sua attività condotta con lo pseudonimo «Katanga».
Il secondo si inserisce nella constatazione che l'assimilazione fra la militanza di «Katanga» ed il Ministro Vattani è emersa, allorché il diplomatico era in servizio all'estero nelle funzioni di console generale in Giappone, a seguito delle notizie stampa apparse a partire dal 29 dicembre 2012 sul modo fortemente alternativo e avversivo delle istituzioni repubblicane con il quale si sono realizzati i comportamenti ed i propositi tenuti in occasione della nota esibizione.
Le argomentazioni di fondo della memoria difensiva si basano, invece, sulla considerazione che l'assimilazione tra Vattani e Katanga e le sue parole e gesti nel concerto del maggio 2011 rendono la permanenza all'estero del console generale Vattani in palese contraddizione con le altissime funzioni di rappresentanza dello Stato italiano che egli è chiamato a svolgere. Per l'Avvocatura generale dello Stato, «il comportamento tenuto dalla controparte è intrinsecamente oltraggioso nei confronti della Repubblica italiana ed incompatibile con la carica di console e con il giuramento di fedeltà alla Repubblica».
Conferma ne è che il tribunale amministrativo regionale non ha mosso «alcuna obiezione relativamente alla chiara connotazione identitaria dei comportamenti che hanno visto protagonista il Ministro Vattani».
Il Presidente della quarta sezione del Consiglio di Stato Gaetano Trotta nel suo decreto del 14 maggio 2012 rileva che «nella vicenda in esame i dati fattuali posti in evidenza dalla difesa dell'amministrazione appellante assumono un'oggettiva rilevanza che va ben al di là delle "diplomatiche" contestazioni formali del MAE».
Qualunque altra interpretazione che si ritenga di trarre da brani delle memorie difensive estrapolati dal loro contesto complessivo non corrisponde alla posizione dell'amministrazione.
In merito all'evocato collegamento della «sovraesposizione mediatica del caso» con le «ripetute esternazioni dei vertici del Ministero», si osserva che il «caso» stesso nasce da un'esposizione mediatica - avvenuta il 29 dicembre 2011 con la diffusione del video - del comportamento del Ministro plenipotenziario Vattani e con i resoconti poi ampiamente riportati dalla stampa italiana e internazionale a riprova del danno dell'immagine del Paese. Rispetto a tale esposizione i vertici e la Farnesina non hanno mai espresso commenti sul fatto specifico e sul procedimento disciplinare che ne è derivato.
Per quanto concerne, infine, la continuità degli impegni istituzionali assunti dal console generale a Osaka, si ricorda che gli stessi - in primis la celebrazione della Festa della Repubblica il 2 giugno - investono le nostre istituzioni all'estero, indipendentemente dal funzionario pro-tempore in servizio. Ne è prova il fatto che il ricevimento del 2 giugno è stato confermato e sarà assicurato dall'ufficio consolare nel suo complesso nella persona del reggente, con la presenza inoltre del funzionario vicario dell'Ambasciata d'Italia a Tokyo.

Il Ministro degli affari esteri: Giuliomaria Terzi di Sant'Agata.