ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16231

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 637 del 23/05/2012
Firmatari
Primo firmatario: GIANNI PIPPO
Gruppo: POPOLO E TERRITORIO (NOI SUD-LIBERTA' ED AUTONOMIA, POPOLARI D'ITALIA DOMANI-PID, MOVIMENTO DI RESPONSABILITA' NAZIONALE-MRN, AZIONE POPOLARE, ALLEANZA DI CENTRO-ADC, DEMOCRAZIA CRISTIANA)
Data firma: 23/05/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO PER GLI AFFARI REGIONALI, IL TURISMO E LO SPORT
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER GLI AFFARI REGIONALI, IL TURISMO E LO SPORT delegato in data 23/05/2012
Stato iter:
03/12/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 03/12/2012
GNUDI PIERO MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO - (AFFARI REGIONALI,TURISMO E SPORT)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 03/12/2012

CONCLUSO IL 03/12/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16231
presentata da
PIPPO GIANNI
mercoledì 23 maggio 2012, seduta n.637

GIANNI. -
Al Ministro per gli affari regionali, il turismo e lo sport.
- Per sapere - premesso che:





a Roma il 18 aprile 2012, la maggioranza del Consiglio nazionale, ha avviato il procedimento di modifica dello Statuto che essenzialmente prevede la soppressione dei Comitati provinciali del CONI;


la decisione è stata adottata come un adempimento amministrativo in soli quindici minuti che ha impedito un dibattito approfondito ed evitato, altresì, la prevedibile espressione di un dissenso legittimo;


il presidente del CONI ha rifiutato di ricevere i rappresentanti dei comitati provinciali nel consiglio nazionale, negando l'esercizio di potere consultivo che in questo caso si sarebbe esercitato successivamente all'adozione della delibera anziché preventivamente;


i rappresentanti dei comitati provinciali del Coni sono stati prima ricevuti presso la Commissione competente della Camera e successivamente hanno avuto un confronto con un nutrito gruppo di parlamentari. Questo pur essendo consci, del fatto che le Camere non hanno voce nel procedimento di modifica allo statuto, per cui la delibera del Consiglio nazionale può solo essere approvata o respinta, con eventuali emendamenti, dal Ministro vigilante;


tale organo ha però richiesto chiarimenti sul merito della modifica, esprimendo osservazioni motivate sul fatto che una soppressione «sic et simpliciter» dei comitati provinciali sia compatibile con la sussistenza di una espressione democratica del movimento sportivo di base;


è auspicio dell'interrogante che venga mantenuta una istanza rappresentativa periferica del movimento sportivo con cui si possano mantenere luoghi di confronto;


i risparmi, alla base della decisione di sopprimere i Comitati provinciali del Coni, sicuramente necessari si potrebbero ottenere eliminando le consulenze esterne, riducendo le spese di rappresentanza, razionalizzando il personale della sede centrale e delle Fsn, ma anche gli stessi comitati provinciali del Coni una volta mantenuti in essere potrebbero economizzare attraverso la riduzione delle trasferte romane e rinunciando a partecipare a progetti talvolta strampalati e di nessuna utilità, salvo per l'agenzia appaltatrice;


recentemente il Ministro Gnudi ha dichiarato che il «Piano nazionale della promozione dello sport» prevede il ritorno ai Giochi della gioventù e campionati sportivi studenteschi con le rispettive fasi nazionali e il proseguo per il prossimo anno del progetto di alfabetizzazione motoria, avvalendosi del ruolo del CONI e delle Associazioni sportive che operano sul territorio: fatti e azioni di fondamentale importanza per il futuro del nostro sport ma che senza il supporto dei comitati provinciali le buone intenzioni del Ministro saranno di difficile realizzazione -:


quali azioni intenda intraprendere al fine di evitare che i Comitati provinciali del Coni siano soppressi mantenendo in essere la possibilità di una istanza periferica rappresentativa del movimento sportivo e che è strategica per la realizzazione effettiva ed efficace del «Piano nazionale della promozione dello sport» come indicato dal Ministro Gnudi. (4-16231)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata lunedì 3 dicembre 2012
nell'allegato B della seduta n. 727
All'Interrogazione 4-16231 presentata da
PIPPO GIANNI

Risposta. - In merito all'atto parlamentare in oggetto, si rappresenta quanto segue.
L'articolo 2, comma 3, del decreto legislativo 23 luglio 1999, n. 242, prevede che «l'organizzazione periferica del Coni è disciplinata dallo Statuto dell'ente», in armonia con l'autonomia organizzativa riconosciuta dal legislatore, ai sensi della legge 31 gennaio 1992, n. 138, le cui disposizioni sono espressamente richiamate dal citato testo normativo.
Il riordino dell'organizzazione territoriale del CONI rappresenta una delle principali aree di intervento del documento programmatico di autoriforma «Lo sport verso il 2020» approvato dal Consiglio nazionale il 30 settembre 2011.
Nel predetto documento, si legge che «la struttura territoriale del Coni, con il volontariato che lo anima, rappresenta un asse portante dell'organizzazione sportiva italiana e in quanto tale deve essere al passo con i tempi e rispondere con prontezza ed efficacia alle istanze del territorio. Un riordino che ne valorizzi il ruolo e le funzioni appare pertanto indispensabile anche anticipando l'attuazione dei disegni di legge costituzionali all'esame del Parlamento, che prevedono la soppressione del livello territoriale del governo provinciale».
Al fine di dare attuazione alle indicazioni contenute nel citato documento programmatico, il Consiglio nazionale nella riunione del 30 novembre 2011, con la deliberazione n. 1451, approvata all'unanimità, compreso il voto favorevole dei 6 rappresentanti delle strutture territoriali del Coni, ha approvato il testo di alcune modifiche allo Statuto, in particolare agli articoli 6, 7, 14, 15, 16, 17, 18, 19, 34-bis e 35.
Nelle predette disposizioni sono previste, in particolare, l'istituzione del delegato provinciale, in luogo dei comitati provinciali, e la sostituzione dei rappresentanti dei comitati provinciali con i rappresentanti dei delegati provinciali nel Consiglio nazionale e nella Giunta nazionale del Coni.
In data 16 gennaio 2012, il Ministero dell'economia e delle finanze ha comunicato di non avere osservazioni rispetto ai contenuti della deliberazione citata.
Nell'esercizio dell'attività di vigilanza di propria competenza, l'Ufficio per lo Sport ha richiesto al Coni specifici elementi sia circa i criteri e le modalità di designazione dei delegati provinciali che sostituiranno i soppressi comitati provinciali che sugli eventuali effetti della riforma nei confronti dell'associazionismo sportivo.
Al riguardo, l'Ente ha comunicato che:

il riordino non comporta il venir meno delle funzioni svolte dai comitati provinciali, ma solo una razionalizzazione delle medesime che saranno esercitate dal comitato regionale e dai delegati provinciali;

il presidio di livello provinciale dell'Ente sarà supportato da un'apposita rete informatica di comunicazione volta, tra l'altro, alla valorizzazione dell'apporto del volontariato nel mondo dello sport;

la nomina del delegato provinciale sarà disciplinata in un apposito «Regolamento delle Strutture territoriali del Coni» e che la modifica organizzativa non sarà produttiva di effetti pregiudizievoli nei confronti dell'associazionismo sportivo a livello territoriale periferico, in quanto il nuovo assetto sarà modulato in armonia con il sistema delle associazioni e istituzioni interessate;

il riassetto tende ad ottenere risparmi di spesa attraverso la razionalizzazione degli spazi e la riorganizzazione del lavoro.
In data 10 maggio 2012, sulla base degli elementi forniti dal Coni e del parere espresso dal Ministero dell'economia e delle finanze, le modifiche statutarie proposte sono state approvate. Nel decreto di approvazione del Ministro per gli affari regionali, il turismo e lo sport, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, al fine di garantire la possibilità di un'istanza periferica rappresentativa del movimento sportivo e la sua connessione con le iniziative per la promozione dell'attività sportiva previste a livello nazionale, segnatamente in sinergia con il mondo della scuola, sono state espresse le seguenti raccomandazioni:

che il delegato provinciale sia designato sulla base delle indicazioni delle strutture periferiche provinciali delle federazioni sportive;


che sia mantenuto, per ogni delegato provinciale, un minimo di organizzazione.

Nel provvedimento, è stato altresì previsto che, a decorrere dal primo rinnovo successivo all'entrata in vigore del decreto legge 31 maggio 2010 n. 78, convertito con modificazioni dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, la composizione dell'organo di controllo sia ridotta, a norma dell'articolo 6, comma 5, dello stesso decreto.
A seguito del decreto di approvazione, il Coni con deliberazione n. 1465 del 22 maggio 2012, ha adottato il previsto «Regolamento delle strutture territoriali».
Al riguardo, in esito alle attività istruttorie condotte ed in considerazione dei principi e degli obiettivi di revisione della spesa pubblica stabiliti dal Governo, sono stati richiesti al Coni chiarimenti in merito ai contenuti dell'articolo 16, comma 1, della deliberazione avente per oggetto l'aumento del numero dei revisori dei conti dei comitati regionali, interrompendo i previsti termini per l'approvazione della suddetta deliberazione.

Il Ministro per gli affari regionali, il turismo e lo sport: Piero Gnudi.