ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16179

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 635 del 21/05/2012
Firmatari
Primo firmatario: ZAMPARUTTI ELISABETTA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 21/05/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BELTRANDI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 21/05/2012
BERNARDINI RITA PARTITO DEMOCRATICO 21/05/2012
FARINA COSCIONI MARIA ANTONIETTA PARTITO DEMOCRATICO 21/05/2012
MECACCI MATTEO PARTITO DEMOCRATICO 21/05/2012
TURCO MAURIZIO PARTITO DEMOCRATICO 21/05/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 21/05/2012
Stato iter:
22/11/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 22/11/2012
DE VINCENTI CLAUDIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
Fasi iter:

SOLLECITO IL 04/07/2012

SOLLECITO IL 27/07/2012

SOLLECITO IL 22/10/2012

RISPOSTA PUBBLICATA IL 22/11/2012

CONCLUSO IL 22/11/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16179
presentata da
ELISABETTA ZAMPARUTTI
lunedì 21 maggio 2012, seduta n.635

ZAMPARUTTI, BELTRANDI, BERNARDINI, FARINA COSCIONI, MECACCI e MAURIZIO TURCO. -
Al Ministro dello sviluppo economico.
- Per sapere - premesso che:

secondo quanto emerso dalla conferenza sulla geotermia organizzata a Napoli dall' università Parthenope e Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), a cui hanno partecipato ricercatori internazionali, aziende e il gruppo informale Geotermia e ambiente (Giga), l'Italia potrebbe sviluppare fino al 10 per cento della produzione di elettricità dal suo suolo vulcanico, soprattutto nella fascia tirrenica centro-meridionale;

la geotermia, con le attuali tecnologie, hanno spiegato gli esperti, è una fonte energetica molto versatile, che si presta alla co-generazione elettrica e termica su una larga scala di dimensioni d'impianto, dalle centinaia di kilowatt alle centinaia di megawatt di potenza;

l'estrema adattabilità della taglia degli impianti, insieme al trascurabile impatto ambientale ottenibile utilizzando tecnologie di re-iniezione in falda dei fluidi geotermici dopo il loro utilizzo, secondo gli esperti, «rende la geotermia moderna inseribile anche in aree altamente urbanizzate, quali sono quelle del margine Tirrenico centro-meridionale, dalla Toscana alla Sicilia, alla Campania»;

queste aree, caratterizzate da vulcanismo attivo o spento, hanno enormi risorse geotermiche, che possono essere utilizzate con un nuovo concetto di geotermia che prevede impianti di taglia medio-piccola diffusi sul territorio e collegati a reti di energia più grandi, in alternativa al modello attuale italiano di grandi impianti in poche aree;

l'Europa si sta muovendo già da tempo in questo ambito come avviene in Islanda che stima di poter produrre 100.000 megawatt nei prossimi 50 anni con la geotermia ed in Francia che conta di moltiplicare per sei, da qui al 2020, la quantità di energia ottenuta dal calore del sottosuolo, generando anche una quantità di calore tale da riscaldare due milioni di abitazioni -:

quali azioni di competenza il Governo stia promuovendo a sostegno della geotermia. (4-16179)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata giovedì 22 novembre 2012
nell'allegato B della seduta n. 722
All'Interrogazione 4-16179 presentata da
ELISABETTA ZAMPARUTTI

Risposta. - In riferimento alla richiesta degli interroganti su quali azioni di competenza il Governo intenda promuovere a sostegno della geotermia, sulla base degli elementi forniti dalla direzione generale competente, si rappresenta quanto segue.
Al riguardo si segnala che le modifiche al decreto legislativo 11 febbraio 2010, n. 22 apportate dall'articolo 9 del decreto legislativo 3 marzo 2011 n. 28 di attuazione della direttiva 2009/28/Ce, hanno stabilito che il Ministero dello sviluppo economico, di concerto con il Ministero dell'ambiente, d'intesa con la regione interessata, sia l'autorità competente per il conferimento di particolari titoli geotermici finalizzati alla sperimentazione di impianti pilota ad emissioni nulle con potenza nominale installata non superiore a 5 MW per ciascuna centrale (per una potenza complessiva di 50 MW).
Allo stato attuale risultano pervenute 12 istanze di permesso di ricerca di risorse geotermiche finalizzata alla sperimentazione di impianti pilota di cui 10 con procedimento avviato. Infatti, il decreto legislativo 22 del 2010 ha stabilito che possono essere conferiti titoli minerari per un impegno complessivo autorizzabile non superiore ai 50 MW. Ad oggi sono state ricevute istanze sino a coprire la potenza massima prevista e nuove istanze sono accettate solo con riserva.
Inoltre, nel 2011 è stata istituita presso il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca la Piattaforma tecnologica italiana per l'energia geotermica tra la comunità tecnico-scientifica e le aziende di settore, con la partecipazione di alcuni soggetti istituzionali compreso il Ministero dello sviluppo economico - direzione generale per le risorse minerarie ed energetiche.
I lavori relativi alla prima fase sono stati conclusi nel luglio 2011 con la definizione di una prima bozza di Piano strategico di ricerca per l'energia geotermica.
Il potenziale geotermico in Italia è rilevante ma naturalmente deve essere coniugato con un utilizzo sostenibile del territorio, più facile per gli usi diretti di calore, che potrebbero in 10 anni almeno quintuplicare raggiungendo i 50.000 TJ/anno pari ad un risparmio di oltre un milione di TEP, e più complesso per la produzione dell'energia elettrica, che già con gli oltre 800 MW installati produce circa 5.500 GWh/anno ma che potrebbe raddoppiare in dieci anni, superando la soglia dei 10.000 GWh/anno, pari ad un risparmio di oltre due milioni di TEP.
Per raggiungere gli obiettivi auspicati di crescita in particolare di produzione di energia elettrica attraverso lo sfruttamento del potenziale geotermico è necessario pertanto favorire e sostenere:

la sperimentazione di cicli binari di produzione di energia elettrica a basso impatto ambientale;

studi e ricerche finalizzate alla verifica di ulteriori potenzialità geotermiche nazionali, in particolare quelle che riguardano l'offshore tirrenico, dove è stato stimato un potenziale di almeno 1 GW ed è in corso di operatività un permesso di ricerca per verificare la fattibilità di installazioni produttive di capacità fino a 600 MW, con un orizzonte temporale di medio-lungo periodo.

Il Sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico: Claudio De Vincenti.