ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16132

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 634 del 17/05/2012
Firmatari
Primo firmatario: BELTRANDI MARCO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 17/05/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BERNARDINI RITA PARTITO DEMOCRATICO 17/05/2012
FARINA COSCIONI MARIA ANTONIETTA PARTITO DEMOCRATICO 17/05/2012
MECACCI MATTEO PARTITO DEMOCRATICO 17/05/2012
TURCO MAURIZIO PARTITO DEMOCRATICO 17/05/2012
ZAMPARUTTI ELISABETTA PARTITO DEMOCRATICO 17/05/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 17/05/2012
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 04/07/2012

SOLLECITO IL 27/07/2012

SOLLECITO IL 22/10/2012

SOLLECITO IL 06/12/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16132
presentata da
MARCO BELTRANDI
giovedì 17 maggio 2012, seduta n.634

BELTRANDI, BERNARDINI, FARINA COSCIONI, MECACCI, MAURIZIO TURCO e ZAMPARUTTI. -
Al Ministro dell'economia e delle finanze.
- Per sapere - premesso che:

l'Agenzia delle entrate ha espresso più volte il principio secondo cui gli avvisi bonari non sono impugnabili, in quanto, come spiega nella risoluzione n. 110/E del 22 ottobre 2010, non contengono una pretesa tributaria definita, ma sono solo un semplice invito a fornire chiarimenti in via preventiva;

la Corte di Cassazione, invece, con sentenza n. 7344 depositata l'11 maggio 2012, ha espresso parere contrario a quello dell'Agenzia, affermando che, nonostante l'elenco tassativo degli atti impugnabili di cui all'articolo 19 del decreto legislativo n. 546 del 1992, il contribuente può impugnare anche atti diversi da quelli indicati in tale elenco, purché esprimano una compiuta pretesa tributaria, senza necessità di attendere che la stessa si vesta della forma autoritativa propria di uno degli atti elencati -:

se sia a conoscenza di quanto esposto in premessa e, quali iniziative, anche normative, intenda assumere per ripristinare le caratteristiche fondanti dell'ordinamento giuridico, al fine di restituire al diritto il compito originario, ovvero quello di consentire all'uomo la possibilità di prevedere le conseguenze future di comportamenti attuali. (4-16132)