ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16116

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 634 del 17/05/2012
Firmatari
Primo firmatario: GIRLANDA ROCCO
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 17/05/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 17/05/2012
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16116
presentata da
ROCCO GIRLANDA
giovedì 17 maggio 2012, seduta n.634

GIRLANDA. -
Al Ministro dell'economia e delle finanze.
- Per sapere - premesso che:

l'indizione delle elezioni politiche in Grecia previste il 17 giugno 2012, dopo quelle avvenute solo due settimane fa, lasciano prevedere una sempre più concreta possibilità di un'uscita del Paese dall'euro a causa della crisi economica e del pesante debito pubblico maturato;

non è facile prevedere le ricadute di un simile evento in quanto l'Unione europea ha previsto unicamente meccanismi tecnico-giuridici volti a favorire l'ingresso nell'Unione, ma non altrettanti per uscire dalla moneta unica;

la Grecia, qualora uscisse dai mercati finanziari internazionali, non potrà più contare sui 130 miliardi di euro di aiuti promessi dai creditori, né sui 20,4 miliardi di euro di fondi per lo sviluppo stanziati dall'Unione europea, la cui sospensione porterebbe il Paese all'insolvenza, impedendo alla Grecia di ripagare i debiti;

l'uscita della Grecia dall'euro potrebbe provocare, altresì un declassamento della moneta unica, poiché i mercati finanziari potrebbero agire con meccanismi speculativi per svalutare l'euro, essendo venuta meno la credibilità della moneta;

tale meccanismo affosserebbe, di fatto, il patto di irreversibilità sancito dai Paesi membri della Unione europea al momento della rinuncia alla propria valuta nazionale, comportando così un pericoloso effetto domino da parte di altri membri della Unione europea in difficoltà economiche, che potrebbero avere la tentazione di trarre benefici dalla svalutazione della moneta nazionale;

la Grecia potrebbe smettere di pagare i debiti anche ai privati e così lo «tsunami» della dracma potrebbe travolgere diversi istituti di credito e molte imprese continentali;

l'effetto contagio colpirebbe per primi i Paesi in difficoltà, come l'Italia o la Spagna, favorendo un innalzamento dei tassi d'interesse sul debito e vanificando a quel punto gli sforzi fatti finora per risanare i bilanci pubblici;

anche gli istituti di credito italiani potrebbero risentire della «rottura» monetaria europea, poiché qualora si tornasse alla lira i debiti netti verso l'estero verrebbero rivalutati e le nostre banche sarebbero travolte da un problema di liquidità molto più grave di quello attuale -:

quale sia la previsione delle ricadute negative per l'economia nazionale ed il sistema bancario a fronte di una possibile uscita della Grecia dall'euro;

quali iniziative il Governo intenda attivare in Italia ed in Europa per fronteggiare i danni di una tale evenienza.
(4-16116)