ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16014

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 630 del 10/05/2012
Firmatari
Primo firmatario: GIANNI PIPPO
Gruppo: POPOLO E TERRITORIO (NOI SUD-LIBERTA' ED AUTONOMIA, POPOLARI D'ITALIA DOMANI-PID, MOVIMENTO DI RESPONSABILITA' NAZIONALE-MRN, AZIONE POPOLARE, ALLEANZA DI CENTRO-ADC, LA DISCUSSIONE)
Data firma: 10/05/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DELLA GIUSTIZIA 10/05/2012
MINISTERO DELLA GIUSTIZIA 10/05/2012
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 27/06/2012
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16014
presentata da
PIPPO GIANNI
giovedì 10 maggio 2012, seduta n.630

GIANNI. -
Al Ministro della giustizia, al Ministro dell'economia e delle finanze.
- Per sapere - premesso che:

nella caserma «Campo Marzio» della Guardia di finanza, di via Fiamme gialle 6, a Trieste (attuale comando regionale) dal 1999 al 2002 sono state bonificate varie tonnellate di materiali contenenti amianto compatto e friabile;

per un lungo periodo, fino al 2002, a causa del cattivo funzionamento delle macchine che effettuavano il trattamento dell'aria della caserma, l'amianto delle coibentazioni ivi presenti, risalenti agli anni cinquanta, è stato immesso negli uffici amministrativi del terzo piano, e di conseguenza nell'edificio, generando un inquinamento ambientale di gran lunga superiore ai limiti di legge;

questo è quanto si apprende dalla relazione tecnica, datata 6 settembre 2011, del professor ingegner Marino Valle, uno dei maggiori esperti europei del settore, consulente tecnico dell'osservatorio nazionale Amianto che ha assistito nella causa proposta dell'appuntato scelto in congedo B. F., promotore di una causa contro l'Inpdap (fascicolo 12848), per esposizione professionale qualificata all'amianto, presso la Corte dei conti di Trieste;

pare che per effetto di un incredibile errore di computo, il giudice Paolo Simeon nella sentenza 186/2011 (sezione Friuli-Venezia Giulia Pensioni del 10 ottobre 2011) avrebbe considerato il periodo di servizio di 12 anni prestato dal militare negli uffici di detta caserma (dal 16 ottobre 1989 al 2000/2001) come se questo fosse durato solo «due o tre anni», ritenendolo ininfluente ai fini di causa e pertanto non prendendolo in esame con tutti gli atti relativi;

ora, a parte l'erronea convinzione che anche una temporalmente limitata esposizione all'amianto non possa comportare patologie asbesto-correlate, si ritiene che il non aver voluto approfondire la situazione di grave pericolo per la salute dei lavoratori impiegati presso la caserma, chiaramente emersa in sede di consulenza, non solo abbia causato al ricorrente militare la perdita della causa, con la necessità di dover ricorrere in appello per poter dimostrare l'evidenza dei numeri negati in prima istanza, ma, cosa ben più grave, abbia di fatto impedito l'accertamento di una situazione di grave pericolo tuttora presente;

il personale della Guardia di finanza, infatti, continua ancora a convivere, nello stesso edificio, con gli enormi archivi cartacei ivi presenti, impregnati dall'invisibile polvere di amianto, che non sono mai stati bonificati. A questo proposito, molti finanzieri impiegati presso la caserma si sarebbero ammalati di patologie asbesto-correlate, anche gravi, con casi sospetti di decesso e che l'amianto, invisibile e inodore, può continuare a colpire mortalmente anche dopo 40-50 anni dall'esposizione;

l'Osservatorio nazionale amianto, nei giorni scorsi, con il signor Antonio Dal Cin coordinatore del Settore amianto Guardia di finanza dell'ONA (coordinatore dei finanzieri esposti e vittime dell'amianto in Guardia di Finanza iscritti all'ONA), si è rivolto con formale istanza al Ministro dell'economia e delle finanze, affinché si dispongano le bonifiche dei siti ancora contaminati dalla presenza di amianto;

recentemente un componente dell'associazione, rappresentante P.A., graduato della Guardia di finanza e rappresentante dei lavoratori per la sicurezza in una caserma romana, dopo aver sollevato il problema amianto e chiesto la bonifica della caserma dove ha prestato servizio, è stato trasferito ad altra caserma;

l'avvocato Ezio Bonanni, Presidente nazionale e legale del militare ha presentato ricorso al TAR del Lazio;

in data 28 marzo 2012, l'ordine di trasferimento è stato annullato in accoglimento della richiesta dell'avvocato Bonanni -:

se i Ministri interrogati siano a conoscenza dei fatti;

quali siano i motivi per cui, a tutt'oggi, alla luce dell'inquinamento da amianto non si sia ancora dato corso, alla luce della circolare n. di prot. 15/SEGR/0001940, in data 25 gennaio 2011, del Ministero del lavoro e politiche sociali, ai previsti protocolli di informazione sul rischio e di sorveglianza sanitaria, visto e considerato il conclamato inquinamento da amianto della zona del porto di Trieste in cui risultano questi luoghi, tra l'altro soggetti a bonifiche di materiali contenenti amianto, compatto e friabile, come nel caso della caserma Campo Marzio;

se sia possibile ottenere maggiore chiarezza sui lunghi, e a quanto risulta agli interroganti esosi, interventi di bonifica realizzati, presso la caserma Campo Marzio (negli anni dal 1999 al 2002 con il personale operativo all'interno;

se l'amianto sia ancora presente nella caserma, e se intenda estendere l'indagine alle altre caserme della Guardia di finanza nella provincia di Trieste;

se i Ministri interrogati possano informare circa lo stato delle patologie asbesto-correlate dei finanzieri che hanno frequentato i siti indicati, almeno dagli anni settanta fino ad oggi, poiché risulta che molti di costoro abbiano contratto tali malattie producendo, ufficialmente, lo stato epidemiologico del personale, ed i protocolli sanitari adottati;

sulla base di quali criteri sanitari e relative autorizzazioni in presenza della descritta situazione ambientale inquinata per amianto e all'interno della caserma Campo Marzio sia stata, prima del 2002 (anno conclusivo delle maggiori bonifiche), istituita una mensa obbligatoria (con cucine e magazzini alimentari) di servizio e come mai ce ne fosse anche una attiva presso il molo fratelli Bandiera, attigua al cantiere navale Cartubi che utilizzava l'amianto per le proprie lavorazioni;

se non ritenga opportuno informare il personale e l'opinione pubblica circa lo stato delle bonifiche e sulla loro ultimazione. (4-16014)