ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/15999

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 630 del 10/05/2012
Firmatari
Primo firmatario: CATANOSO GENOESE FRANCESCO DETTO BASILIO CATANOSO
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 10/05/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 10/05/2012
Stato iter:
15/10/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 15/10/2012
FERRARA GIOVANNI SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 15/10/2012

CONCLUSO IL 15/10/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-15999
presentata da
FRANCESCO DETTO BASILIO CATANOSO CATANOSO GENOESE
giovedì 10 maggio 2012, seduta n.630

CATANOSO. -
Al Ministro dell'interno.
- Per sapere - premesso che:

con un provvedimento a firma del capo del Corpo nazionale dei vigili del fuoco è stato disposto l'invio in missione a Lampedusa, di numerose unità permanenti e volontari, provenienti dall'area romana, per occuparsi della ristrutturazione del C.P.S.A.;

questi vigili del fuoco, piuttosto che essere occupati a svolgere i loro compiti stabiliti da leggi e regolamenti, sono stati destinati a mansioni che appaiono più adatte a una impresa edile;

a giudizio dell'interrogante, la scelta del capo del Corpo nazionale è discutibile, ove corrispondesse al vero quanto riferisce un comunicato della Confsal-Vigili del fuoco e di Cgil-Cisl-Uil Sicilia, sia per la scelta in sé di sacrificare personale del Corpo ad altre mansioni non direttamente riconducibili alla professionalità ed ai compiti d'istituto, sia perché il personale è stato scelto tra il personale di sola provenienza romana;

se questi lavori devono essere eseguiti dai vigili, non si comprende la necessità di dover ricorrere a personale di sola provenienza romana, come se Roma avesse personale in eccedenza per svolgere i propri compiti d'istituto, senza prima avere verificato in regione la presenza di analoga professionalità;

vale la pena ricordare che i vigili del fuoco siciliani hanno al proprio interno le medesime professionalità individuate per l'esecuzione di questi lavori che, comunque, non rientrano tra i compiti istituzionali del Corpo;

altro aspetto che appare assolutamente censurabile inserito nel provvedimento, riguarda proprio l'impiego del personale volontario non appartenente ai quadri siciliani, come se il comando di Agrigento o i restanti comandi dell'isola non avessero nei propri quadri, volontari discontinui in grado di svolgere le opere richieste;

gli elenchi dei comandi siciliani sono zeppi di tali figure che nel rispetto del decreto del Presidente della Repubblica n. 76 del 2004 che ne disciplina anche i richiami, sono le stesse che sovente, quando richiamate in ordine di graduatoria e non con provvedimenti ad hoc, si occupano anche della manutenzione delle sedi di servizio senza per questo essere etichettati come «squadra lavori»;

a giudizio dell'interrogante e dei rappresentanti sindacali regionali non si comprende come questa èquipe specializzata di vigili possa operare in sostituzione alle imprese in strutture che non appartengono al dipartimento dei vigili del fuoco come quelle di che trattasi e che risultano essere di proprietà del dipartimento per l'immigrazione. E non si possono tralasciare altri aspetti quali la copertura assicurativa di questi lavoratori; ci si chiede come possa del personale dei vigili del fuoco lavorare non per soccorso tecnico urgente al di fuori delle sedi dei vigili del fuoco, perché il Corpo nazionale dei vigili del fuoco si debba sostituire alle imprese visto che non sembrano esserci motivi legati alla sicurezza nazionale o istituzionale e quali siano le ragioni che hanno portato a questa scelta;

questa squadra lavori avrebbe potuto essere impiegata per ristrutturare la sede centrale di Reggio Calabria che da 5 anni soffre e fa soffrire notevoli disagi ai colleghi reggini, oppure il distaccamento nord di Palermo cui mancano i fondi;

al danno si aggiunge anche la beffa della previsione di alloggio e vitto esterno alle strutture dei vigili del fuoco;

è bene ricordare, che durante il periodo difficile dovuto al sovraffollamento dei centri di accoglienza di Lampedusa, il personale inviato in supporto di quello locale veniva obbligatoriamente ospitato presso il distaccamento di Lampedusa;

anche tra il personale inviato da Roma a Lampedusa v'è disparità di trattamento: per il personale permanente è prevista la possibilità di rientrare a Roma il venerdì con il Piaggio P-180 dell'amministrazione, mentre i volontari devono permanere sull'isola;

a giudizio dell'interrogante e dei sindacati siciliani del Corpo il provvedimento è da ritirare e si devono prevedere soluzioni diverse alla problematica della ristrutturazione del C.P.S.A. di Lampedusa -:

quali iniziative intenda adottare il Ministro interrogato per risolvere le problematiche esposte in premessa. (4-15999)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata lunedì 15 ottobre 2012
nell'allegato B della seduta n. 703
All'Interrogazione 4-15999 presentata da
FRANCESCO DETTO BASILIO CATANOSO CATANOSO GENOESE

Risposta. - L'interrogante chiede chiarimenti al Ministro dell'interno in merito all'invio in missione a Lampedusa di unità dei Vigili del fuoco, per occuparsi della ristrutturazione del centro del primo soccorso e accoglienza (CPSA).
Per fronteggiare la ripresa degli sbarchi di immigrati clandestini e disporre quindi con urgenza di un punto di accoglienza a Lampedusa, è stato disposto - su richiesta del dipartimento libertà civili e immigrazione - l'impiego di squadre specializzate dei Vigili del fuoco per effettuare i lavori di ristrutturazione del centro di primo soccorso e accoglienza dell'isola.
I tempi tecnici delle ordinarie procedure di affidamento, infatti, non sarebbero stati compatibili con le esigenze dettate dall'emergenza.
D'altronde, il Corpo nazionale, in tutte le sue strutture territoriali, già in altre occasioni è stato impegnato per l'allestimento di centri di accoglienza per migranti.
In particolare, l'attività svolta presso il CPSA ha previsto due differenti fasi di impegno lavorativo.
La prima fase, relativa alla bonifica del materiale presente nei fabbricati, ha avuto inizio il 3 aprile 2012 ed è stata svolta direttamente da personale del comando provinciale di Agrigento.
La seconda fase, relativa alle lavorazioni di ripristino funzionale dei locali e degli impianti, dopo una serie di sopralluoghi propedeutici, è iniziata il 27 aprile 2012 ed ha previsto la presenza di personale con esperienza specifica e comprovata (elettricisti, idraulici/termoidraulici, autisti eccetera) al fine di poter effettuare l'intervento nei tempi prestabiliti (circa 30 giorni).
Alle operazioni, pertanto, ha partecipato personale dei comandi provinciali di Agrigento e di Roma.
Le attività sono state condotte da vigili permanenti in servizio a Lampedusa e da vigili volontari iscritti nei quadri del comando provinciale Vigili del fuoco di Agrigento.
Il suddetto personale è stato, tuttavia, coadiuvato da una squadra del comando provinciale di Roma che dispone di un nucleo attrezzato per lavori edili ed impiantistici.
Grazie all'impiego di tali squadre, gli interventi sono stati ultimati in tempi estremamente contenuti.

Il Sottosegretario di Stato per l'interno: Giovanni Ferrara.