ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/15960

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 628 del 08/05/2012
Firmatari
Primo firmatario: ZAMPARUTTI ELISABETTA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 08/05/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BELTRANDI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 08/05/2012
BERNARDINI RITA PARTITO DEMOCRATICO 08/05/2012
FARINA COSCIONI MARIA ANTONIETTA PARTITO DEMOCRATICO 08/05/2012
MECACCI MATTEO PARTITO DEMOCRATICO 08/05/2012
TURCO MAURIZIO PARTITO DEMOCRATICO 08/05/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 08/05/2012
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 28/05/2012

SOLLECITO IL 04/07/2012

SOLLECITO IL 27/07/2012

SOLLECITO IL 22/10/2012

SOLLECITO IL 06/12/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-15960
presentata da
ELISABETTA ZAMPARUTTI
martedì 8 maggio 2012, seduta n.628

ZAMPARUTTI, BELTRANDI, BERNARDINI, FARINA COSCIONI, MECACCI e MAURIZIO TURCO. -
Al Ministro dello sviluppo economico.
- Per sapere - premesso che:

la Fondazione Valore Italia è stata istituita dal Ministero delle attività produttive il 30 settembre 2005 (iscrizione nel registro delle persone giuridiche della prefettura di Roma, n. 386/2005), quale soggetto giuridico destinato all'attuazione dell'articolo 4, commi 68 e 69 della legge 24 dicembre 2003, n. 350, per la realizzazione della «Esposizione permanente del design italiano e del made in Italy»;

l'attività della fondazione ha meritato in questi anni un generale apprezzamento per l'azione di coordinamento e di messa a sistema delle varie realtà culturali inerenti il design industriale e della promozione della produzione d'eccellenza italiana, propedeutica all'apertura dell'Esposizione, apprezzamento espresso da parte del mondo della produzione, delle istituzioni scientifiche e dell'associazionismo interessato alla sua missione istituzionale;

lo stesso Ministero dello sviluppo economico, tramite la direzione esercitante la funzione di vigilanza, ha formalmente apprezzato l'attività della Fondazione Valore Italia che quale ente strumentale del Ministero stesso ha avuto affidate diverse iniziative, realizzate in Italia e all'estero, in supporto all'azione del dicastero in materia di lotta alla contraffazione e una serie di altri importanti progetti tra cui una iniziativa sul design in occasione delle celebrazioni dei 150 anni dell'Unità d'Italia e la gestione di un fondo di incentivi a sostegno delle piccole e medie imprese, azione tuttora in corso con riconosciuto successo;

altre realtà istituzionali hanno individuato nella fondazione lo strumento idoneo per svolgere compiti di promozione e rappresentanza dell'impresa italiana come dimostra il fatto che il Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione aveva indicato la Fondazione come partner italiano di una istituzione governativa italo-cinese per l'innovazione nel campo del design (Cidic);

la fondazione non riceve contributi annuali ma è chiamata ad impiegare il patrimonio messo a sua disposizione per la realizzazione delle attività istituzionali ed ha in questi anni, oculatamente custodito ed utilizzato tale patrimonio, riuscendo anche ad aumentarlo nel tempo;

pur avendo un compito esclusivo di spesa, fino alla realizzazione dell'Esposizione, la fondazione è riuscita a chiudere il bilancio 2011 in pareggio;

tuttavia, il 20 aprile 2012, tre giorni prima della riunione del consiglio di amministrazione che avrebbe approvato il bilancio, il Ministro dello sviluppo economico con un proprio decreto ha commissariato la Fondazione Valore Italia, azzerando il consiglio di amministrazione in carica e nominando commissario il professor Carlo Malinconico Castriota Scanderbeg;

il commissariamento ha già comportato, a giudizio degli interroganti, irrimediabili conseguenze negative e altre inevitabili ne comporterà sull'operatività dell'ente, alla vigilia dell'avvio delle gare per l'ultimo lotto di lavori finalizzato alla realizzazione dell'Esposizione e dunque rischia di pregiudicare e non di salvaguardare il perseguimento delle attività istituzionali da parte della fondazione;

l'atto, privo di motivazioni giuridiche (lo stesso dispositivo di decreto lo definisce «non sanzionatorio») appare agli interroganti illegittimo sia sotto il profilo della competenza, in quanto l'unica autorità di governo titolata a intervenire in tal senso è il prefetto (secondo quanto disposto dall'articolo 25 del codice civile), sia sotto il profilo procedurale, non essendo stati rispettati l'obbligo di notifica alle parti dell'avvio del procedimento e la richiesta di chiarimenti entro dieci giorni; ad avviso degli interroganti non ricorreva nessun motivo di urgenza, non essendo intercorsi fatti ostativi al regolare svolgimento delle attività della Fondazione a partire dagli adempimenti statutari, quali l'approvazione del bilancio che era appunto prevista pochi giorni dopo il commissariamento dell'ente -:

quali informazioni e in che forma abbia ricevuto dai competenti uffici del Ministero in ordine all'attività della Fondazione e alla sua situazione, che abbiano motivato la decisione commissariare una Fondazione solida dal punto di vista economico, rigorosa nell'utilizzo delle risorse pubbliche e qualitativamente apprezzata, come risulta per atti, per l'attività svolta, dalla data di istituzione fino al 20 gennaio 2012, da parte del Ministero medesimo;

quale criterio abbia ispirato la scelta di un avvocato per la nomina a commissario straordinario di un ente che non risulta interessato da emergenze di natura giuridica o economica e la cui operatività aveva ed ha necessità di essere garantita esclusivamente da un professionista con preparazione altamente specialistica nel settore;

se non ritenga, alla luce di quanto sopra esposto e della copiosa rassegna stampa che attesta l'allarme per quello che appare agli interroganti un improvvido commissariamento, di riconsiderare la decisione presa, revocando il decreto di scioglimento del consiglio di amministrazione o limitandone la portata alle finalità meramente ispettive, con un termine di pochi giorni, in modo da consentire alla Fondazione Valore Italia di tornare in tempi brevissimi ad operare in condizioni di normalità. (4-15960)