ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/15916

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 627 del 03/05/2012
Firmatari
Primo firmatario: CAVALLARO MARIO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 03/05/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 03/05/2012
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-15916
presentata da
MARIO CAVALLARO
giovedì 3 maggio 2012, seduta n.627

CAVALLARO. -
Al Ministro della giustizia, al Ministro dell'interno.
- Per sapere - premesso che:

come numerose note di agenzia, ed in particolare dell'agenzia ANSA, confermano, già a partire dal Consiglio dei ministri del 30 aprile 2012 dovrebbero essere assunti o almeno avviati numerosi provvedimenti ricompresi nell'ambito di quella che viene correntemente definita spending review, per oltre quattro miliardi di euro;

tale riqualificazione della spesa, non incide al momento, a quanto le notizie disponibili e le stesse dichiarazioni dei Ministri interessati dimostrano né sull'organizzazione centrale dei Ministeri né sul neo-centralismo regionale assai pesante sotto il profilo del costo finanziario, né su livelli non istituzionali di articolazione della macchina statale e locale, come società a partecipazione pubblica, consorzi, enti strumentali e di secondo grado o soggetti comunque pubblici come la Rai né infine dimostra l'esistenza di un piano strategico di dismissioni del patrimonio pubblico non utile a fine pubblici, del valore di decine di miliardi di euro;

appare evidente che sono proprio i livelli istituzionali di Governo, come già accaduto parzialmente con le province, anche se previste da norme di rango costituzionale, ad essere oggetto di disorganici e confusi tagli, così come sono previsti altrettanti tagli all'articolazione territoriale dei ministeri della giustizia e dell'interno, che sono notoriamente uno dei pilastri dello Stato democratico e sono un necessario contrasto, tanto più efficace quanto più prossimo e sussidiario, alla criminalità specie organizzata e condizione per la sicurezza dei cittadini, che favorisce lo sviluppo e consente gli investimenti stranieri;

tali ipotesi di tagli, fra cui quella ormai reiteratamente annunciata come prossima, di pochi tribunali con poche decine di magistrati, a fronte di quelle centinaia di giudici che non vengono assunti, dopo aver vinto il concorso, per mancanza di fondi e quelli che operano fuori degli incarichi giudiziari d'istituto presso i Ministeri adesso si estende alle prefetture e all'organizzazione territoriale delle forze di polizia, compresa quella penitenziaria, almeno come indicazione di prospettiva;

in particolare, tali misure appaiono del tutto prive: di una previa analisi dei costi reali diretti ed indiretti, compresi quelli a carico dei cittadini, che la loro realizzazione comporterà; di una valutazione degli effetti in termini di costo della concentrazione delle responsabilità e competenze, anche sotto il profilo territoriale; di un esame preventivo dei modelli di organizzazione a cui essi dovrebbero essere ispirati ed in contrasto, in nome del mero annunciato e, secondo l'interrogante indimostrato contenimento delle spese, con i principi di sussidiarietà e di decentramento, se non addirittura di federalismo, a cui si ispira la costituzione repubblicana;

peraltro la loro attuazione produce devastanti effetti sul principio di efficienza e di efficacia dell'amministrazione pubblica, sancito dall'articolo 97 della Costituzione, nonché una violazione evidente del principio di uguaglianza e di parità di trattamento, producendo, al contrario di quello che dovrebbe essere l'indirizzo di uno stato democratico fondato sulla solidarietà, l'effetto di rendere a milioni di cittadini, che sono nel complesso la maggioranza, data la natura reticolare degli insediamenti sociali di gran parte dell'Italia, specie del centro, disagevole l'accesso a servizi fondamentali come quelli della sicurezza e della giustizia;

non risulta alcun indirizzo se non di carattere generale in tutte queste materie da parte del Parlamento e le deleghe normative e le linee guida finora tracciate, com'è il caso del sistema giustizia, vengono interpretate ponendo come unico principio quello del risparmio di spesa e non della declinazione del medesimo nella considerazione della specificità dei territori e delle loro caratteristiche;

il paradosso è che tali misure si dovrebbero abbattere sulle poche cose che obbiettivamente finora funzionano nel nostro Paese, come: i piccoli uffici giudiziari, le prefetture, specie quelle piccole e medie, e gli istituti di istruzione pubblica;

è del tutto errato e privo di ogni giustificazione obbiettiva lo spirito di sufficienza anticampanilistica con cui la difesa di un'ordinata organizzazione dello Stato, spesso assai parsimoniosa proprio in quanto prossima ai cittadini e facilmente soggetta al loro controllo, viene presentata apoditticamente come uno dei traguardi tecnici virtuosi osteggiati dalla politica territoriale, la cui mancanza è invece il primo elemento di crisi del sistema e di scarsa tenuta anche sotto il profilo economico e della responsabilità della spesa;

anche le passate esperienze, non solo italiane, di concentrazione assoluta dei centri di spesa e di controllo, oltre che essere assai discutibili sotto il profilo della coerenza con i modelli istituzionali, a cui lo Stato democratico e repubblicano italiano dovrebbe ispirarsi, hanno ampiamente dimostrato che esiste per ogni comparto un livello adeguato di buon rapporto fra economicità, efficienza e dimensione delle strutture, come del resto dimostra persino l'articolazione complessa delle strutture economiche non pubbliche, in cui l'efficienza ed economicità di processo e di prodotto non è affatto legata al solo parametro della grandezza, ma ad una serie innumerevole di fattori e parametri -:

se i Ministri interrogati non ritengano opportuno, prima di ogni deliberazione collegiale del Consiglio dei Ministri, di dover sottoporre al Parlamento le linee guida ed i parametri e criteri di attuazione della spending review nei comparti sicurezza e giustizia, onde ottenerne la discussione ed approvazione urgente.(4-15916)