ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/15915

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 627 del 03/05/2012
Firmatari
Primo firmatario: DI PIETRO ANTONIO
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 03/05/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
EVANGELISTI FABIO ITALIA DEI VALORI 09/07/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 03/05/2012
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 09/07/2012

SOLLECITO IL 11/10/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-15915
presentata da
ANTONIO DI PIETRO
giovedì 3 maggio 2012, seduta n.627

DI PIETRO e EVANGELISTI. -
Al Ministro dello sviluppo economico.
- Per sapere - premesso che:

Italia dei Valori, dopo aver incontrato le delegazioni dei lavoratori di tutte le aziende del gruppo Finmeccanica in Italia ha già presentato in Parlamento numerose interrogazioni al Ministro dello sviluppo economico a prima firma dell'onorevole Antonio Di Pietro. In tutte le interrogazioni, Italia dei Valori ha posto il tema della spartizione politica delle nomine nel consiglio di amministrazione di Finmeccanica e di come il nuovo amministratore delegato Giuseppe Orsi, rispondesse alle indicazioni della Lega Nord, da cui è stato fortemente «sonsorizzato», così come denunciato anche da quotidiani come il Sole 24 Ore e Il Giornale.it. L'IDV, denunciava al Ministro il pericolo di una svendita ai concorrenti internazionali di tutto il settore civile. Cosa che sta regolarmente avvenendo in totale spregio alle richieste anche dei territori e dei manager che chiedono di fermare la follia dello «spezzatino» di Finmeccanica. Si fa riferimento ai seguenti atti:

a) interrogazione Camera 4-13971 del 30 novembre 2011, sullo smantellamento e la svendita del patrimonio industriale di Finmeccanica;

b) interrogazione Camera 4-13408 del 3 ottobre 2011, sulle vicende Ansaldo STS e Ansaldo Breda;

c) interrogazione Camera 4-13414 su Alenia Aeronautica del 3 ottobre 2011;

d) interrogazione Camera 4-13419 su Firema trasporti del 3 ottobre 2011;

e) interrogazione Camera 4-13603 del 14 ottobre su Selex Elsag;

f) interrogazione Camera 4-13288 del 22 settembre 2011 a prima firma onorevole Evangelisti su Ansaldo STS e Ansaldo Breda;

g) interrogazione Senato 4-07151 del 22 marzo 2012 a prima firma del capogruppo Idv Felice Belisario un'interrogazione sugli appalti di Finmeccanica in India;

Finmeccanica è leader in settori ad altissima tecnologia ad alto contenuto di ricerca sia in Italia che all'estero ed è detentrice di un patrimonio industriale strategico di primaria importanza per il Paese. Il capitale della società è detenuto per il 30,2 per cento dal Ministero dell'economia e delle finanze, mentre la quota restante è detenuta dal pubblico indistinto e da investitori istituzionali italiani ed esteri;

la società è presente nei settori dell'aeronautica, dello spazio, dell'elettronica per la difesa, degli elicotteri, dei sistemi di difesa, dell'energia e dei trasporti. Tra le aziende controllate o partecipate più note vi sono Alenia, Galileo Avionica, AgustaWestland, Oto Melara, Ansaldo Energia, AnsaldoBreda, Ansaldo STS ed STMicroelectronics, DRS Technologies;

secondo quanto riportato da un articolo de «Il Messaggero» del 27 febbraio 2012, a firma di Massimo Martinelli, nonchè da un articolo de «il Fatto Quotidiano» del 3 marzo 2012, a firma di Valeria Pacelli, ed i successivi articoli di Paolo Lelli, l'attuale amministratore delegato di Finmeccanica, l'ingegner Giuseppe Orsi, sarebbe al centro di una vicenda di presunta corruzione per la vendita di 12 elicotteri Agusta Westland 101, modello Vip, allestiti per il trasporto di personalità di Governo all'epoca in cui lo stesso Orsi ricopriva la carica di amministratore delegato della predetta Agusta Westland;

il Ministro della difesa indiano, Antony Ak, ha chiesto al Segretario generale della difesa Shashi Kant Sharmit di accertare che non vi furono episodi di corruzione per la stipula del contratto che Agusta Westland firmò nel 2010 con la Indian air force, sbaragliando la concorrenza dell'azienda statunitense Sikorsky Aircraft Corporation;

i vertici della difesa indiana avrebbero sollevato sospetti a seguito di alcune indiscrezioni sull'inchiesta della procura di Napoli relativa alle attività estere delle consociate di Finmeccanica. Nell'ambito di tali indagini sarebbero state richieste alle autorità indiane, in via informale, alcune informazioni in merito alle trattative che portarono alla stipula della commessa;

Finmeccanica ha smentito qualsiasi coinvolgimento della sua controllata Agusta Westland in relazione a presunte irregolarità relative alla fornitura di elicotteri in India, sottolineando, inoltre, che nessuna comunicazione è stata notificata al gruppo;

oltre all'appalto per gli elicotteri, Finmeccanica e le sue consociate hanno firmato negli ultimi anni diversi contratti di enorme valore con l'India, come quello della Selex sistemi integrati con la società statale Cochin Shipyard Limited, per la fornitura di radar navali per le portaerei della marina indiana in costruzione nei cantieri di Kochi; quello della stessa Finmeccanica, che ha già fornito tre sistemi di comando e controllo per le fregate di classe Brahmaputra e il sostegno supplementare logistico, oltre che la fornitura dei radar e dei sistemi per il controllo del traffico aereo da installare negli aeroporti delle città indiane del sud;

l'articolo de il Fatto Quotidiano precedentemente citato riferisce, inoltre, di ulteriori preoccupanti scenari in termini di fenomeni di corruttela attualmente oggetto di approfondimento da parte della magistratura come quello denunciato dal Corriere della Sera del 24 aprile sulle commesse in Africa. Da alcune rivelazioni emergerebbe la creazione da parte di manager di Agusta Westland di società che si sarebbero specializzate nella manutenzione di elicotteri affidandosi ad alcuni operatori italiani collegati alla criminalità organizzata. Secondo quanto riportato su La Repubblica del 25 aprile 2012 i presunti rapporti con la criminalità organizzata sarebbero avvenuti attraverso Vito Roberto Palazzolo, il cassiere di Totò Riina e Bernardo Provenzano che in Africa ha interessi di milioni e milioni di euro ed è proprietario di miniere di diamanti ed altre attività imprenditoriali. Agusta Westland, negli anni in cui l'amministratore delegato era Giuseppe Orsi, si sarebbe appoggiata proprio a Vito Roberto Palazzolo per investire in particolare in Congo, Angola e Namibia;

secondo quanto riportato dal Corriere della Sera del 26 aprile 2012, nell'inchiesta sulle commesse ottenute all'estero da Finmeccanica ci sono nuove accuse che i magistrati devono verificare. Esistono sospetti sull'amministratore delegato Giuseppe Orsi, indagato per corruzione internazionale e riciclaggio, sulla sua gestione di Agusta Westland e su nuovi possibili beneficiari dei suoi finanziamenti: la Lega Nord e Comunione e Liberazione. Secondo Lorenzo Borgogni, ex responsabile delle relazioni istituzionali del Gruppo Finmeccanica, vi sono possibili e ulteriori passaggi di denaro;

sempre secondo il Corriere della Sera, l'accantonamento di «provviste» di denaro da utilizzare per pagare manager e politici sarebbe avvenuto grazie al sistema delle sovraffatturazioni, un meccanismo neanche troppo sofisticato che prevede la scelta di un mediatore di affari che deve essere disponibile a far figurare compensi molto più alti di quelli che effettivamente percepirà e proprio una parte di questa somma aggiuntiva sarebbe stata versata in parte alla Lega e in parte a Comunione e Liberazione. Secondo quanto riportato dai quotidiani La Stampa e Sole 24 ore del 26 aprile, Lorenzo Borgogni avrebbe parlato di 10 milioni di tangenti alla Lega ma anche di versamenti a Comunione e Liberazione;

l'articolo del Corriere della Sera continua riportando che per gestire la commessa dei 12 elicotteri venduti al Governo indiano nel 2010, il negoziatore è stato Guido Ralph Haschke, ingegnere di Lugano ora indagato per corruzione internazionale e riciclaggio perchè sospettato di aver distribuito «mazzette» all'estero per conto di Orsi. Del rapporto con i partiti italiani invece si sarebbe occupato un intermediario britannico conosciuto probabilmente con un'identità falsa: Christian Mitchell. Secondo i testimoni d'accusa sarebbe legatissimo ad Orsi e pare abbia gestito i soldi poi finiti ai partiti e una «cresta» da destinare ai manager;

inoltre l'amministratore di Finmeccanica Orsi sarebbe entrato nella disponibilità di 6 Maserati, ma intestate al suo autista. Vetture di grande valore che il manager avrebbe ottenuto dai proprietari di alcune società che lavoravano con Agusta Westland quando lui ne era amministratore. L'esito delle indagini in corso determineranno l'effettiva proprietà delle macchine, la loro provenienza e se rappresentano davvero la contropartita di un affare da milioni di euro che Orsi avrebbe concluso con un'altra azienda italiana;

a seguito della continua pubblicazione di notizie e di documentazione relative ad inchieste giudiziarie in corso, sta emergendo ormai da tempo il coinvolgimento di parte del management di Finmeccanica in episodi che - a prescindere dal rilievo giudiziario, tuttora in corso di accertamento, dalla rilevanza penale, nonchè da quella relativa all'opportunità di certi comportamenti - sono in grado di mettere a rischio non soltanto la credibilità dell'intera struttura della società, ma anche la competitività di una delle più importanti aziende italiane;

Finmeccanica ha estrema necessità di tutelare l'immagine della società, l'onorabilità del suo marchio e la serietà della sua struttura industriale, anche al fine di rilanciare gli stabilimenti produttivi operanti in stato di crisi;

la situazione di difficoltà di Finmeccanica è stata del resto rappresentata dallo stesso amministratore delegato Giuseppe Orsi nel corso dell'incontro con le segreterie nazionali di Fim, Fiom, Uilm tenutosi a Roma il 22 febbraio 2012: in tale occasione, l'ingegner Orsi ha indicato come possibile soluzione l'uscita di Finmeccanica dal comparto dei trasporti e da quello dell'energia;

la vendita o la dismissione di asset come Ansaldobreda, Ansaldo STS, Ansaldo Energia, nonchè Breda Menarini Bus, comporterebbero tuttavia lo smantellamento di un patrimonio industriale strategico di primaria importanza per il Paese, e avrebbero conseguenze nefaste sulle prospettive occupazionali dei lavoratori, con ripercussioni molto gravi anche nelle regioni meridionali, dove potrebbe essere messa a repentaglio la sopravvivenza di importanti realtà industriali. Aziende di eccellenza, leader del mercato mondiale, come AnsaldoBreda, che rappresenta ad oggi l'unico costruttore nazionale a ciclo integrato in grado di produrre treni ad alta velocità, treni pendolari, tram, metropolitane leggere e pesanti, o Ansaldo Energia, che rappresenta per la città di Genova un patrimonio di inestimabile tecnologia e di lavoro di qualità costruito in stretto rapporto con la locale università, sono obiettivi della speculazione finanziaria internazionale e dei concorrenti interessati unicamente al mercato italiano e alla nostra tecnologia -:

se il Ministro interrogato, già a conoscenza di quanto riportato in premessa, intenda assumere iniziative considerato che le questioni sollevate coinvolgono una delle poche multinazionali italiane e sicuramente la più importante realtà produttiva del Paese;

quali iniziative intenda adottare, alla luce degli episodi citati, al fine di tutelare la credibilità e la competitività economico industriale di Finmeccanica e garantire l'affidabilità e la credibilità del suo management, tanto più necessaria in relazione all'estrema delicatezza delle sue funzioni e delle sfide che la società deve affrontare per tutelare i suoi asset strategici;

quali azioni concrete il Governo intenda porre in essere per fermare la cessione degli asset civili di Finmeccanica, nell'ambito delle proprie competenze, al fine di garantire che le scelte della società vadano nella direzione dello sviluppo e del rilancio produttivo dei settori e degli stabilimenti che rappresentano un'importantissima risorsa strategica per il Paese;

se il Governo non ritenga opportuno assumere le iniziative di competenza dirette ad azzerare il vertice di Finmeccanica, espressione della logica spartitoria dei partiti, per consegnare il gruppo ai migliori manager dell'azienda che, in questi anni, hanno dimostrato grandi capacità industriali e che lavorano nell'interesse generale del Paese. (4-15915)