ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/15909

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 627 del 03/05/2012
Firmatari
Primo firmatario: DI PIETRO ANTONIO
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 03/05/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 03/05/2012
Stato iter:
11/09/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 11/09/2012
DE VINCENTI CLAUDIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 11/09/2012

CONCLUSO IL 11/09/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-15909
presentata da
ANTONIO DI PIETRO
giovedì 3 maggio 2012, seduta n.627

DI PIETRO. -
Al Ministro dello sviluppo economico.
- Per sapere - premesso che:

in questi giorni sono in corso trattative per l'acquisizione dello stabilimento di Termini Imerese da parte dell'imprenditore molisano Massimo Di Risio, con il suo gruppo Dr Motor o, meglio, con la società diversa, Dr Industrial che fa parte della stessa compagine societaria;

notizie di stampa, però, e non solo, tratteggiano una situazione di sofferenza economica dell'azienda molisana che vedrebbe già irrimediabilmente compromessa la stessa struttura di Macchia d'Isernia. Le medesime trattative per il subentro di Di Risio a Termini Imerese sono in una fase di stallo data la difficoltà del gruppo molisano non solo a concludere un accordo con le banche, vista la sua forte esposizione debitoria, ma anche per le scarse garanzie ai lavoratori di Termini Imerese;

tale operazione prevede l'investimento di risorse pubbliche, con Di Risio che dovrebbe ricevere ben 177 milioni di euro, 82 a fondo perduto e 95 milioni di euro in garanzie regionali;

l'assenza di totale informazione e trasparenza sul piano industriale che Di Risio avrebbe presentato presso il Ministero dello sviluppo economico pone agli interroganti e al Paese intero alcuni quesiti determinanti a nostro modo di vedere, per stabilire se l'imprenditore molisano debba essere o meno il nuovo proprietario dello stabilimento di Termini Imerese con l'utilizzo di denaro pubblico. Quesiti che qualsiasi persona avverte se raffronta le due realtà imprenditoriali, quella molisana e quella siciliana. Interrogativi che dovrebbero nascere tanto più in chi è deputato, in tale circostanza, a elargire denaro pubblico, cioè risorse della collettività;

lo stabilimento di Termini Imerese è sorto ed è destinato solo all'assemblaggio (CKD) di parti meccaniche per la costruzione di un unico modello automobilistico (sinora la Lancia Ypsilon). A parere dell'interrogante, c'è da chiedersi come possa fare la Dr Motor (o Industrial, che dir si voglia) a dimostrare di saper gestire questa tipologia di produzione visto che sinora ha immesso sul mercato solo prodotti già finiti (CBU) o, tutt'al più e per un brevissimo periodo di tempo, semilavorati (SKD);

lo stabilimento di Termini Imerese prevede un'unica linea di produzione e non si capisce come si possa conciliare con tale situazione di fatto l'affermazione dell'imprenditore Di Risio secondo il quale si produrranno (in caso di aggiudicazione) 3 o 4 modelli di nuove automobili;

l'unica linea/piattaforma presente a Termini Imerese sinora è stata utilizzata per la produzione della Lancia Ypsilon. Come è possibile affidare lo stabilimento siciliano alla Dr Motor/Industrial, che commercializza solo modelli di cilindrata diversi dal marchio Lancia (vedasi Dr 1 e Dr 5 Suv) e, quindi, niente affatto compatibili tra di loro. Si fa presente che la percentuale d'intercambiabilità della componentistica da stessa piattaforma almeno i seguenti elementi: a) pianale, b) assali; c) impianto frenante; d) sospensioni; e) componenti sterzo; f) motori e trasmissioni. Non è noto se il gruppo Di Risio ha dimostrato tutto ciò nel proprio piano industriale;

ogni nuovo investimento prevede per l'azienda che lo pone in essere il cosiddetto «DiBa», ossia distinta base per prodotto, una sorta di inventario con la descrizione puntuale dei singoli elementi da acquisire e il relativo percorso. È contemplato nel piano industriale?;

nello stesso, poi, non è noto se sia prevista la «specifica dei processi produttivi», è presente la programmazione di quanto esposto al punto precedente;

il gruppo Di Risio ha dichiarato o meno, sempre nel piano industriale, non è noto come e dove affronterà la questione delle «procedure di calibrazione» (indicandone i metodi, i costi e i tempi) come: il controllo dell'elettronica (centraline), dei dispositivi di sicurezza, le prove di efficienza dinamica dei componenti, le prove di resistenza stradale (anche simulazione di laboratorio) e altro;

cosa ci può dire a proposito delle certificazioni ed abilitazioni riguardanti il Gruppo Di Risio rilasciate tanto dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, quanto dalle Aziende di certificazione qualità e metodi;

nel piano industriale non risulta se siano enunciati espressamente i tempi necessari alla commercializzazione dei nuovi modelli che il gruppo Di Risio si propone di immettere sul mercato;

e non è noto se siano compatibili le dichiarazioni roboanti dell'imprenditore Di Risio con le condizioni anche del mercato auto europeo, date le difficoltà attuali, la qualità base cinese (poco competitiva) di cui si avvale il Gruppo Di Risio, lo studio dei segmenti di mercato discordante -:

se siano stati posti in essere tutti i controlli necessari per testare non solo la solvibilità economica dell'imprenditore, a parere dell'interrogante di dubbia consistenza, ma anche la sua capacità tecnica di gestione di uno stabilimento come quello di Termini Imerese di importanza nevralgica per il sud;

se non ritenga necessario rendere noto il piano industriale presentato dal Gruppo Di Risio che, oramai, data la fase delle trattative, non può non essere reso pubblico;

se non ritenga opportuno procedere a tutte le verifiche necessarie al fine di garantire che i fondi pubblici vengano affidati in buone mani;

se non ritenga necessario rendere noto se il gruppo molisano nel proprio piano industriale faccia menzione del destino riservato allo stabilimento di Macchia d'Isernia e a tutto il personale ivi impiegato. (4-15909)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata martedì 11 settembre 2012
nell'allegato B della seduta n. 683
All'Interrogazione 4-15909 presentata da
ANTONIO DI PIETRO

Risposta. - L'interrogante chiede di conoscere gli sviluppi e gli aggiornamenti in relazione alle prospettive di sviluppo dello stabilimento di Termini Imerese, oggetto di proposte di acquisto da parte del gruppo Di Risio.
Al riguardo, il Ministero dello sviluppo economico, per quanto di competenza, rappresenta quanto segue.
Il Ministero dello sviluppo economico sta seguendo con grande attenzione la vertenza Termini Imerese al fine di sostenere progetti che garantiscano la riconversione industriale del sito e la tutela occupazionale secondo quanto previsto dall'accordo di programma sottoscritto il 16 febbraio 2011 con la regione siciliana e gli enti locali.
Per quel che riguarda in particolare il progetto della DR Motor company inizialmente selezionato tra le iniziative agevolabili con gli strumenti previsti dall'Accordo, il Ministero dello sviluppo economico, al fine di verificare la solidità finanziaria ed aziendale, con comunicazione da parte di Invitalia del 17 maggio 2012 ha concesso 15 giorni di tempo alla Dr Motor company per confermare gli impegni assunti con particolare riferimento alla disponibilità ad immettere capitale proprio per la realizzazione del progetto.
Nel corso dell'incontro che si è tenuto il 4 giugno 2012 il Ministero dello sviluppo economico ha preso atto che l'azienda Dr Motor Spa non è nelle condizioni di rispettare la scadenza richiesta da Invitalia per risolvere i propri problemi finanziari.
In seguito a tale situazione, il Ministero dello sviluppo economico, in accordo con la Regione Sicilia, ha stabilito che:

a) verranno immediatamente riavviate le procedure per individuare soluzioni industriali per la riconversione del sito di Termini Imerese;

b) se, nelle more, DR Motor Spa avrà provveduto alla capitalizzazione richiesta, garantendo il rispetto del piano presentato nel gennaio dovrà tempestivamente comunicarlo all'advisor Invitalia;

c) il Governo si impegna a ricercare una soluzione, in accordo con le organizzazioni sindacali ed entro i termini necessari, per la questione relativa ai 640 lavoratori per i quali è prevista nell'accordo del 1° dicembre 2011 «la salvaguardia dei requisiti per la pensione vigenti alla data dell'accordo». L'esecutivo si adopererà inoltre per favorire il buon esito delle procedure per la concessione del sostegno al reddito per l'anno 2013 ai lavoratori interessati;

d) qualora la soluzione complessiva per Termini Imerese non dovesse concretizzarsi, la conseguente revisione dovrà coinvolgere tutti i soggetti firmatari degli accordi presi il 1o dicembre 2011.
In data 16 luglio 2012 si è svolta, presso il Ministero dello sviluppo economico, una ulteriore riunione sul sito di Termini Imerese.
Alla riunione era anche presente, in rappresentanza del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, il viceministro Michel Martone.
Hanno partecipato inoltre i dirigenti di Fiat e delle organizzazioni sindacali, i rappresentanti della Regione Sicilia e delle istituzioni territoriali.
Alla luce delle risultanze del tavolo il Ministero dello sviluppo economico rappresenta quanto segue.
Gli esponenti governativi hanno illustrato ai presenti come, con il decreto sulla «Spending Review» (decreto legge n. 95 del 2012, articolo 22, comma l, lettera a, sia stata data soluzione al problema dei cosiddetti esodati degli stabilimenti Fiat di Termini Imerese. Ciò, è stato sottolineato, consentirà anche di realizzare la condizione necessaria per il prolungamento al secondo anno della Cassa integrazione guadagni straordinaria (Cigs) per tutti gli addetti degli stabilimenti.
Per i lavoratori dell'indotto, è stata prevista una riunione - da tenersi prima della pausa estiva - ed esclusivamente dedicata al capitolo degli ammortizzatori sociali.
Quanto al tema del futuro industriale di Termini Imerese, il Ministero dello sviluppo economico ha già avviato un'ampia ricognizione di potenziali investitori con i quali verificare concrete disponibilità. In questo quadro, nei giorni scorsi si è svolto un incontro con alti dirigenti di Cherry International, importante casa automobilistica cinese, per valutare l'ipotesi di una collaborazione non solo finanziaria, ma soprattutto gestionale.
Si precisa infine che entro la metà di settembre 2012, il tavolo su Termini Imerese sarà nuovamente convocato per un aggiornamento complessivo.

Il Sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico: Claudio De Vincenti.