ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/15890

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 627 del 03/05/2012
Firmatari
Primo firmatario: FAENZI MONICA
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 03/05/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
  • MINISTERO PER GLI AFFARI EUROPEI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 03/05/2012
Stato iter:
06/08/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 06/08/2012
CATANIA MARIO MINISTRO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 06/08/2012

CONCLUSO IL 06/08/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-15890
presentata da
MONICA FAENZI
giovedì 3 maggio 2012, seduta n.627

FAENZI. -
Al Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali, al Ministro per gli affari europei.
- Per sapere - premesso che:

il commissario europeo all'Agricoltura, ha annunciato recentemente che entro il mese di maggio sarà presentato un piano d'azione per il rilancio dell'olio d'oliva, stretto da mesi in una spirale di ribassi dei prezzi a livello europeo, dovuti alla sovrapproduzione spagnola, che sta vanificando anche i positivi risultati ottenuti dall'export italiano, che lo scorso anno hanno toccato la soglia record di 402 mila tonnellate;

l'olio d'oliva, com'è noto, rappresenta un prodotto strategico per il made in Italy alimentare, il cui fatturato di oltre 3,2 miliardi di euro, unitamente ai sostegni previsti dall'Unione europea pari a 720 milioni di euro l'anno, confermano il livello qualitativo e quantitativo di assoluto valore mondiale;

secondo quanto riportato da quotidiano Il Sole 24 Ore del 28 aprile 2012, i temi chiave sui quali sarà incentrata la nuova strategia dell'Unione europea saranno la ristrutturazione degli uliveti, la promozione internazionale dei consumi di olio d'oliva e una migliore organizzazione del settore attraverso un sostegno ai gruppi di produttori;

per il rilancio del comparto, prosegue il medesimo articolo, l'Unione europea intende rafforzare come precedentemente esposto, la promozione e la ristrutturazione degli uliveti, simulando un percorso virtuoso come per il vino;

proprio il settore vinicolo ha dimostrato, negli ultimi anni, di saper utilizzare i sostanziosi budget, destinati dalla Commissione europea, alla ristrutturazione degli impianti, determinando le basi per un rilancio del vino dell'Unione europea sui mercati internazionali;

ai suddetti interventi condivisibili, occorre, a giudizio di Confagricoltura, affiancare azioni volte a riformare l'universo associativo troppo legato a un ruolo burocratico, inteso quale gestione delle pratiche di aiuto, piuttosto che alla messa a punto di servizi di mercato, come la concentrazione dell'offerta;

sul fronte della promozione, occorre inoltre verificare, secondo quanto sostiene la Coldiretti, come la misura sarà declinata e in particolare se sarà previsto un budget dedicato all'olio italiano, oppure, se come avvenuto per altre campagne promozionali dell'Unione europea, le risorse saranno destinate a valorizzare il prodotto d'olio d'oliva indipendentemente dalla sua origine;

molto importante è anche l'impegno della Commissione europea sulla ristrutturazione, in considerazione del fatto che, a giudizio della Confederazione italiana agricoltori, riguarda una misura decisiva, trattandosi di interventi che non sono diretti all'incremento della produzione, ma al miglioramento, attraverso il ricorso alla meccanizzazione, delle tecniche produttive con conseguente abbattimento di costi;

occorre verificare in riferimento a quanto predetto, come la stessa Commissione europea, riuscirà a conciliare la esigenze di ristrutturazione con l'attuale divieto di espianto stabilito in Italia per tutelare il valore paesaggistico dei vigneti -:

quali siano gli intendimenti dei Ministri interrogati, nell'ambito delle rispettive competenze, in relazione a quanto esposto in premessa;

se ritengano condivisibili le proposte avanzate dalle associazioni agricole, come riportato in premessa e quali iniziative intendano intraprendere, a favore del comparto dell'olio d'oliva italiano, che rappresenta una delle punte d'eccellenza del panorama mondiale dell'agroalimentare italiano. (4-15890)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata lunedì 6 agosto 2012
nell'allegato B della seduta n. 677
All'Interrogazione 4-15890 presentata da
MONICA FAENZI

Risposta. - In riferimento all'interrogazione in esame, concernente il rilancio del settore oleicolo nostrano e le iniziative da intraprendere a favore del relativo comparto, vorrei anzitutto far presente che, in linea generale, le proposte riportate dall'interrogante appaiono condivisibili.
In proposito evidenzio che la delegazione italiana, a livello comunitario, ha già formulato osservazioni in tal senso. In particolare, è stato proposto di integrare, nel panorama delle attività triennali riservate alle organizzazioni di operatori, l'attività di rilevazione e di gestione delle informazioni da effettuarsi, a livello di singolo Stato membro, da un consorzio pubblico/privato, per tener conto delle caratteristiche peculiari che caratterizzano il comparto in esame.
La medesima delegazione ha altresì suggerito di riconsiderare la proposta relativamente alle aliquote di cofinanziamento del settore per le restanti tre azioni dei programmi di attività delle organizzazioni degli operatori olivicoli.
Per quanto riguarda gli strumenti di gestione di mercato-ammasso privato, è stato inoltre proposto di migliorare la gestione e la funzionalità della misura dello stoccaggio privato, quale sistema di sicurezza, riportando nell'atto di base le condizioni che permettono l'attivazione dell'apertura di stoccaggio con riferimento al rapporto prezzi medi comunitari/costi di produzione.
Evidenzio infine che, per rispondere ad una situazione di estrema difficoltà di mercato in un particolare distretto produttivo, occorre anche far riferimento ad informazioni ancora più rispondenti ad una gestione reale e operativa, quale i margini dei produttori nel distretto considerato.

Il Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali: Mario Catania.