FAENZI. -
Al Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali, al Ministro per gli affari europei.
- Per sapere - premesso che:
il commissario europeo all'Agricoltura, ha annunciato recentemente che entro il mese di maggio sarà presentato un piano d'azione per il rilancio dell'olio d'oliva, stretto da mesi in una spirale di ribassi dei prezzi a livello europeo, dovuti alla sovrapproduzione spagnola, che sta vanificando anche i positivi risultati ottenuti dall'export italiano, che lo scorso anno hanno toccato la soglia record di 402 mila tonnellate;
l'olio d'oliva, com'è noto, rappresenta un prodotto strategico per il made in Italy alimentare, il cui fatturato di oltre 3,2 miliardi di euro, unitamente ai sostegni previsti dall'Unione europea pari a 720 milioni di euro l'anno, confermano il livello qualitativo e quantitativo di assoluto valore mondiale;
secondo quanto riportato da quotidiano Il Sole 24 Ore del 28 aprile 2012, i temi chiave sui quali sarà incentrata la nuova strategia dell'Unione europea saranno la ristrutturazione degli uliveti, la promozione internazionale dei consumi di olio d'oliva e una migliore organizzazione del settore attraverso un sostegno ai gruppi di produttori;
per il rilancio del comparto, prosegue il medesimo articolo, l'Unione europea intende rafforzare come precedentemente esposto, la promozione e la ristrutturazione degli uliveti, simulando un percorso virtuoso come per il vino;
proprio il settore vinicolo ha dimostrato, negli ultimi anni, di saper utilizzare i sostanziosi budget, destinati dalla Commissione europea, alla ristrutturazione degli impianti, determinando le basi per un rilancio del vino dell'Unione europea sui mercati internazionali;
ai suddetti interventi condivisibili, occorre, a giudizio di Confagricoltura, affiancare azioni volte a riformare l'universo associativo troppo legato a un ruolo burocratico, inteso quale gestione delle pratiche di aiuto, piuttosto che alla messa a punto di servizi di mercato, come la concentrazione dell'offerta;
sul fronte della promozione, occorre inoltre verificare, secondo quanto sostiene la Coldiretti, come la misura sarà declinata e in particolare se sarà previsto un budget dedicato all'olio italiano, oppure, se come avvenuto per altre campagne promozionali dell'Unione europea, le risorse saranno destinate a valorizzare il prodotto d'olio d'oliva indipendentemente dalla sua origine;
molto importante è anche l'impegno della Commissione europea sulla ristrutturazione, in considerazione del fatto che, a giudizio della Confederazione italiana agricoltori, riguarda una misura decisiva, trattandosi di interventi che non sono diretti all'incremento della produzione, ma al miglioramento, attraverso il ricorso alla meccanizzazione, delle tecniche produttive con conseguente abbattimento di costi;
occorre verificare in riferimento a quanto predetto, come la stessa Commissione europea, riuscirà a conciliare la esigenze di ristrutturazione con l'attuale divieto di espianto stabilito in Italia per tutelare il valore paesaggistico dei vigneti -:
quali siano gli intendimenti dei Ministri interrogati, nell'ambito delle rispettive competenze, in relazione a quanto esposto in premessa;
se ritengano condivisibili le proposte avanzate dalle associazioni agricole, come riportato in premessa e quali iniziative intendano intraprendere, a favore del comparto dell'olio d'oliva italiano, che rappresenta una delle punte d'eccellenza del panorama mondiale dell'agroalimentare italiano. (4-15890)