ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/15882

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 627 del 03/05/2012
Firmatari
Primo firmatario: NICOLUCCI MASSIMO
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 02/05/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 02/05/2012
Stato iter:
07/08/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 07/08/2012
CARDINALE ADELFIO ELIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 07/08/2012

CONCLUSO IL 07/08/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-15882
presentata da
MASSIMO NICOLUCCI
giovedì 3 maggio 2012, seduta n.627

NICOLUCCI. -
Al Ministro della salute.
- Per sapere - premesso che:

nel mese di febbraio era previsto l'arrivo in Italia di 900 scimmie provenienti dalla Cina e destinate alla sperimentazione in laboratorio presso la società Harlan di Correzzana (Monza e Brianza). Di queste, 104 sono effettivamente entrate nel territorio nazionale;

dopo che la vicenda ha assunto una forte dimensione mediatica agli occhi dell'opinione pubblica, il Ministro della salute ha disposto una verifica immediata sul rispetto delle procedure previste dalla vigente normativa per quanto riguarda l'ingresso in Italia e il trattamento di primati destinati alla sperimentazione scientifica;

secondo notizie di stampa, le proteste avrebbero provocato la decisione della Harlan di interrompere l'importazione dei primati;

dopo questo ennesimo episodio, risulta ad oggi quanto mai necessario aprire in Italia una seria riflessione sulla opportunità di mettere fine alla riprovevole pratica della sperimentazione e della vivisezione animale, con ogni probabilità neanche più necessaria ai fini scientifici -:

quali siano le condizioni di salute e il trattamento attualmente riservato ai 104 esemplari già importati dalla Harlan;

quali siano gli esiti dei controlli effettuati presso lo stabilimento di Correzzana e come intenda operare il Governo in futuro per affrontare casi simili e più in generale la tematica della sperimentazione su animali. (4-15882)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata martedì 7 agosto 2012
nell'allegato B della seduta n. 678
All'Interrogazione 4-15882 presentata da
MASSIMO NICOLUCCI

Risposta. - A carattere generale, per quanto riguarda le autorizzazioni per l'importazione, si precisa che gli stabilimenti che intendono importare primati non umani in Italia devono preliminarmente presentare apposita istanza di autorizzazione al Ministero della salute, ai sensi dell'articolo 13 del decreto legislativo n. 633 del 1996, al fine di ottenere il riconoscimento delle strutture di destinazione come organismo, istituto o centro ufficialmente riconosciuto.
Le strutture devono essere regolarmente autorizzate quali stabilimenti di allevamento e di fornitura di animali destinati alla sperimentazione scientifica, ai sensi dell'articolo 10 del decreto legislativo 27 gennaio 1992, n. 116, che prevede apposita autorizzazione da parte dei comuni e lo svolgimento della vigilanza veterinaria da parte del servizio veterinario dell'Asl territorialmente competente.
Considerato che per l'importazione di primati non umani è prevista la quarantena, la struttura di destinazione deve avere un nulla osta sanitario rilasciato dalla Asl competente per territorio, sulla base della presenza dei requisiti strutturali e gestionali.
Verificata la sussistenza di tutti i requisiti evidenziati, il Ministero della salute rilascia l'autorizzazione per l'importazione da un determinato Paese di un numero contingentato di animali e per un periodo di tempo definito.
L'autorizzazione prevede anche la certificazione sanitaria di scorta degli animali.
L'autorizzazione concessa alla ditta «Harlan Laboratories» di Correzzana (MB) concerne un totale di 900 primati, per un periodo di un anno a partire dal febbraio 2012 e in lotti di massimo 156 soggetti per singola importazione: non è stata quindi autorizzata la possibilità di importate 900 animali in una partita unica.
Prima dell'importazione nel territorio nazionale tutti gli animali sono controllati ai sensi del decreto legislativo n. 93 del 1993 dai posti di ispezione frontalieri veterinari (PIF - Uffici periferici del Ministero della salute) autorizzati a tal fine dalla Commissione europea: i controlli riguardano la verifica delle certificazioni sanitarie, dell'identificazione individuale, dello stato clinico, di salute e di benessere degli animali.
Soltanto a seguito degli esiti favorevoli dei controlli viene autorizzato, da parte del Pif, l'ingresso degli animali in vincolo sanitario fino alla struttura di destinazione individuata dalla citata autorizzazione ministeriale.
L'azienda sanitaria di competenza sulla struttura, informata immediatamente da parte del Pif dell'arrivo degli animali, procede alle immediate verifiche dello stato di salute degli animali medesimi e della loro corretta identificazione, provvedendo alla predisposizione della quarantena.
Il servizio veterinario della Asl garantisce, inoltre, la vigilanza permanente sullo stabilimento dove risiedono gli animali.
In merito all'arrivo di 104 scimmie provenienti dalla Cina, si segnala che il Ministro della salute, nel rispetto delle disposizioni vigenti, ha disposto una verifica immediata per quanto riguarda l'ingresso in Italia di primati non umani destinati alla sperimentazione scientifica. Ciò in relazione sia alle condizioni di viaggio sia al trattamento degli animali in Italia.
L'esito di tale ispezione ha confermato il rispetto delle disposizioni normative in materia e la corretta applicazione delle procedure.
Il comando carabinieri per la tutela della salute - N.A.S., dopo accurata ispezione presso lo stabilimento fornitore della ditta «Harlan Laboratories» di Correzzana, ha accertato il completo rispetto dei requisiti strutturali e gestionali della struttura, oltreché della normativa vigente.
Si osserva inoltre che l'impiego dei primati non umani nella ricerca scientifica è disciplinato dal decreto legislativo 27 gennaio 1992, n. 116, ed in molti casi è reso obbligatorio da legislazioni nazionali ed internazionali (farmacopea europea, Emea, Fda) per l'immissione in commercio di farmaci ad uso umano e veterinario.
Attualmente il Ministero della salute svolge tutti i controlli e gli accertamenti ritenuti necessari per verificare la corretta ed uniforme applicazione del decreto legislativo n. 116 del 1992.
In aggiunta all'attività di controllo dei servizi veterinari delle aziende sanitarie locali, finalizzata alla verifica degli aspetti igienico-sanitari, a cui spetta l'attività di vigilanza permanente sugli stabulari, ulteriori controlli sono effettuati dai nuclei operativi del comando carabinieri per tutela della salute.
Tutti gli esperimenti vengono autorizzati dal Ministero della salute, che si avvale degli esami e del parere dell'istituto superiore di sanità, in quanto gli stessi richiedono una valutazione complessa sotto il profilo tecnico-scientifico, relativamente alla indispensabilità degli esperimenti, alla non esistenza di metodi alternativi ed alla inutilità della ripetizione di esperimenti.
Nel nostro Paese i primati non umani, per la maggior parte degli esperimenti, sono utilizzati in prove di qualità, efficacia, innocuità di medicinali e di vaccini, mentre una minima parte di essi viene utilizzata nella ricerca e nello sviluppo di nuove terapie per le malattie neurologiche ed infettive.
Si ricorda, da ultimo, che la direttiva comunitaria n. 63/2010/UE del 22 settembre 2010 inserita nel disegno di legge comunitaria per il 2011, all'esame delle competenti commissioni del Senato, prevede ancora la possibilità di utilizzare primati non umani e che gli stessi, tuttavia, non debbano provenire dalla raccolta effettuata nell'ambiente naturale, bensì da allevamenti autorizzati, vale a dire che siano nati in cattività.
La stessa direttiva, nel rafforzare la tutela degli animali secondo i più recenti sviluppi scientifici, rappresenta un passo importante verso l'obiettivo finale della completa sostituzione delle procedure su animali vivi. A tal fine, essa cerca di agevolare e di promuovere lo sviluppo e diffusione di metodi alternativi.
Alla luce delle valutazioni sopra fornite, questo Ministero ritiene che non sussistano i presupposti per procedere alla revoca delle autorizzazioni sanitarie per l'importazione.

Il Sottosegretario di Stato per la salute: Adelfio Elio Cardinale.