ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/15866

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 627 del 03/05/2012
Firmatari
Primo firmatario: MATTESINI DONELLA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 30/04/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GATTI MARIA GRAZIA PARTITO DEMOCRATICO 30/04/2012
LULLI ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 30/04/2012
SCARPETTI LIDO PARTITO DEMOCRATICO 30/04/2012
VELO SILVIA PARTITO DEMOCRATICO 30/04/2012
ALBINI TEA PARTITO DEMOCRATICO 30/04/2012
FLUVI ALBERTO PARTITO DEMOCRATICO 30/04/2012
SANI LUCA PARTITO DEMOCRATICO 30/04/2012
MARIANI RAFFAELLA PARTITO DEMOCRATICO 30/04/2012
DE PASQUALE ROSA PARTITO DEMOCRATICO 30/04/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E LA SEMPLIFICAZIONE
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 30/04/2012
Stato iter:
15/03/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 15/03/2013
VARI MASSIMO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 15/03/2013

CONCLUSO IL 15/03/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-15866
presentata da
DONELLA MATTESINI
giovedì 3 maggio 2012, seduta n.627

MATTESINI, GATTI, LULLI, SCARPETTI, VELO, ALBINI, FLUVI, SANI, MARIANI e DE PASQUALE. -
Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali.
- Per sapere - premesso che:

Poste italiane ha presentato nei giorni scorsi il nuovo piano di ristrutturazione dei servizi postali sul territorio nazionale che investe 5 regioni nel 2012 e tutte le altre nel 2013;

Poste italiane ha chiuso il proprio bilancio con un utile di circa 810 milioni di euro;

la Toscana è tra le regioni interessate dall'intervento previsto nel 2012, con un taglio di circa 600 dipendenti (di cui 470 portalettere) distribuito fra tutte le province a (Pisa n. 150 di cui n. 100 nel centro di meccanizzazione postale che sarebbe dimezzato; a Firenze n. 126 postini e l'implementazione di n. 49 nel centro di smistamento; ad Arezzo circa 64 esuberi e la chiusura di 14 uffici postali e la razionalizzazione di altri 5 entro l'estate);

si è già alla terza ristrutturazione in meno di 6 anni ed ogni volta con centinaia di posti di lavoro in meno, operazioni fatte con il solo obbiettivo di ridurre i costi senza un chiaro piano di sviluppo per rilanciare il settore;

a Firenze nel 2010 ed all'inizio del 2011 in tutta la Toscana, l'organizzazione è stata modificata eliminando il sabato come giorno di consegna della posta ed ampliando gli orari di servizio negli altri giorni della settimana, una riorganizzazione che ha permesso di ammortizzare le conseguenze dei tagli (160 posti nel 2006 e 260 nel 2011);

i tagli previsti con le conseguenti chiusure di uffici postali, compromettono fortemente la qualità del servizio postale in Toscana ed in tutti i territori interessati, con la consegna della posta a giorni alterni e la chiusura di alcuni uffici postali nei centri minori, con danni proprio alle fasce di popolazione più deboli, come gli anziani che utilizzano gli uffici postali per riscuotere la pensione;

a differenza degli anni scorsi questa volta sarebbe ben più difficile ricollocare i lavoratori in esubero tenuto conto che, con l'allungamento dell'età pensionabile anche la possibilità di esodi incentivati è una strada impossibile da percorrere;

in Toscana infatti il 70 per cento dei postini è costituito da giovani tra i 30 ed i 45 anni, per il 50 per cento uomini e per il 50 per cento donne (negli uffici invece il rapporto è 60 per cento di impiegati di sesso femminile ed il 40 per cento di sesso maschile), persone assunte a tempo indeterminato negli ultimi tempi dopo svariati anni di contratti a tre mesi, stabilizzati in seguito a cause di lavoro;

Poste italiane ha comunicato al sindacato di voler concludere l'accordo sulla proposta di ristrutturazione entro 15 giorni, pena l'esecuzione del piano così come presentato -:

cosa intenda fare il Governo a fronte della necessità di un rilancio di Poste italiane fondato su di un piano di investimento evitando una ulteriore riduzione del personale come sta invece avvenendo da anni;

quali iniziative di competenza preveda di assumere il Governo per facilitare corrette relazioni sindacali sia nei tempi, sia nelle modalità. (4-15866)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 15 marzo 2013
nell'allegato B della seduta n. 1
Interrogazione a risposta scritta 4-15866
presentata da
MATTESINI Donella

  Risposta. — In via preliminare, si fa presente che tanto il riordino del settore recapito, quanto il riassetto della rete territoriale degli uffici postali rientrano nel più ampio piano strategico di riorganizzazione aziendale che la società Poste italiane s.p.a sta realizzando, in adeguamento della propria attività di impresa alle sostanziali innovazioni del mercato postale, indotte dalle prescrizioni europee che ne prevedono la piena liberalizzazione (direttiva n. 2008/06/CE recepita con decreto legislativo 31 marzo 2011, n. 58), nonché dall'evoluzione del processo di digitalizzazione delle comunicazioni, anch'essa di derivazione comunitaria, comportante la progressiva riduzione dei tradizionali volumi postali.
  In tale contesto, secondo quanto rappresentato a questo Ministero da parte di Poste italiane, sono state adottate opportune cautele per ridurre ogni impatto negativo dell'iniziativa tanto sotto il profilo occupazionale quanto sotto quello dell'efficienza e della qualità del servizio.
  Quanto al profilo del riordino delle zone di recapito, il gestore ha evidenziato che anche tale nuova pianificazione è stata preceduta da un ampio confronto con le organizzazioni sindacali, con lo stesso
iter procedurale adottato in occasione della precedente riorganizzazione aziendale risalente all'anno 2006. La società ha precisato, infatti, di avere illustrato a tali organizzazioni le nuove linee di intervento contemplate dal piano e le connesse ricadute per il personale, con particolare riguardo alle regioni interessate alla sua attuazione per il 2012 che sono: Piemonte, Marche, Basilicata, Toscana, Emilia Romagna (quest'ultima successivamente stralciata quale territorio colpito da emergenza sismica). In base ad un verbale di incontro sottoscritto il 23 settembre 2012 è stata costituita una commissione tecnica paritetica nazionale, i cui lavori hanno avuto termine il 4 dicembre 2012, con il compito di esaminare tutti gli aspetti tecnico/organizzativi del progetto di riorganizzazione dei processi postali.
  Per quanto attiene alle preoccupazioni espresse in ordine alla salvaguardia dell'efficienza e della qualità del servizio, la società ha precisato di aver predisposto, nelle realtà territoriali interessate all'avvio del piano di riorganizzazione, azioni volte al miglioramento della produttività attraverso la rimodulazione della quantità di corrispondenza affidata a ciascun portalettere e la conseguente riduzione del numero delle zone di recapito.
  In merito al riassetto della rete degli uffici postali, la società Poste italiane ha rappresentato che anche tale attività è da ricondurre al processo generale di riorganizzazione aziendale in atto, trovando espressione specifica nell'ambito del piano attuativo degli interventi previsti per il 2012. Tale piano è stato redatto – secondo quanto espressamente dichiarato da Poste italiane – nel pieno rispetto dei criteri e dei vincoli di dislocazione degli uffici postali previsti dal decreto ministeriale 7 ottobre 2008 e ulteriormente specificati dal contratto di programma. Criteri e vincoli per i quali è obbligatorio assicurare la fruibilità e la continuità del servizio anche nelle realtà più disagiate.
  Per quanto concerne, in particolare la regione Toscana, la concessionaria ha fatto presente che il citato piano prevede 171 chiusure e 27 rimodulazioni e che al momento sono stati effettuate 73 chiusure di uffici postali e 59 rimodulazioni.
  Per completezza di informazione si evidenzia che il medesimo piano è stato, altresì, comunicato all'autorità garante per il settore, soggetto attualmente competente a vigilare sul settore postale, al fine di consentire a detta Autorità di verificare l'effettiva aderenza della nuova dislocazione ai criteri di cui al menzionato decreto ministeriale 7 ottobre 2008.
  A tal proposito, l'Agcom ha comunicato di aver convocato una riunione con Poste italiane sia per ottenere chiarimenti in particolare sugli interventi di razionalizzazione e di chiusura degli uffici postali, sia per richiamare l'attenzione della società stessa sulla necessità di garantire un'effettiva e preventiva interlocuzione con le realtà locali.
  La medesima autorità ha, inoltre, indirizzato a Poste italiane una richiesta di informazioni per acquisire sia maggiori ragguagli sui parametri base utilizzati nella predisposizione degli interventi di rimodulazione degli orari di apertura e di chiusura degli uffici postali, sia per procedere a un'analisi comparativa degli interventi posti in essere nell'anno in corso con quelli predisposti negli anni passati, al fine di conoscere l'impatto delle misure adottate sul mercato postale e sulla quantificazione del costo netto del servizio universale.
  In questo contesto il Ministero non mancherà, avvalendosi delle proprie attribuzioni istituzionali, di adoperarsi per garantire il rispetto degli obiettivi generali di coesione sociale ed economica ai quali il servizio postale è tenuto comunque, ad ispirarsi.

Il Sottosegretario di Stato per lo sviluppo economicoMassimo Vari.