BORGHESI. -
Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dell'economia e delle finanze.
- Per sapere - premesso che:
le notizie di questi giorni portano a conoscenza che enti per la previdenza di libere professioni hanno acquistato immobili ad altissimo prezzo, peraltro, in qualche occasione ingiustificato;
ora accade che un professionista che versa nelle casse dell'ente di appartenenza contributi, in certi casi anche sostanziosi, per un periodo minore di cinque anni, secondo la legge attuale, rivede i suoi fondi, dietro presentazione di apposita domanda e solamente allo scadere dei 65 anni;
è il caso dell'Enpapi, ente per le attività professionali infermieristiche, che ha nel proprio statuto quanto sopradetto;
ad avviso dell'interrogante, sarebbe meglio, invece, dato anche il momento critico delle «finanze personali» dei cittadini, prevedere la restituzione di detti contributi, immediatamente all'atto dell'uscita dalla libera professione;
ci sono liberi professionisti che terminano la loro attività, senza avere troppe risorse, e ci sono anche liberi professionisti che diventano dipendenti; ci si chiede per quale ragione questi soldi devono restare agli enti fino al compimento del 65
o anno di età degli interessati, creando un vasto serbatoio di risorse così a disposizione dell'ente -:
se i Ministri siano a conoscenza dei fatti sopra riportati;
se non ritengano di assumere le iniziative di competenza affinché i contribuenti possano ottenere la restituzione del versato all'atto dell'uscita dalla libera professione. (4-15849)