ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/15830

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 626 del 26/04/2012
Firmatari
Primo firmatario: ZAMPARUTTI ELISABETTA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 24/04/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BELTRANDI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 24/04/2012
BERNARDINI RITA PARTITO DEMOCRATICO 24/04/2012
FARINA COSCIONI MARIA ANTONIETTA PARTITO DEMOCRATICO 24/04/2012
MECACCI MATTEO PARTITO DEMOCRATICO 24/04/2012
TURCO MAURIZIO PARTITO DEMOCRATICO 24/04/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI delegato in data 26/04/2012
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 28/05/2012

SOLLECITO IL 04/07/2012

SOLLECITO IL 27/07/2012

SOLLECITO IL 22/10/2012

SOLLECITO IL 06/12/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-15830
presentata da
ELISABETTA ZAMPARUTTI
giovedì 26 aprile 2012, seduta n.626

ZAMPARUTTI, BELTRANDI, BERNARDINI, FARINA COSCIONI, MECACCI e MAURIZIO TURCO. -
Al Ministro per i beni e le attività culturali, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro dell'interno.
- Per sapere - premesso che:

secondo il piano rifiuti della regione Campania presentato all'Unione europea per evitare la multa da 500 mila euro, tra gli 8 siti individuati vi è la discarica nella cava del Castagnaro nel comune di Quarto, nonostante la zona interessata si trovi tra campi e vigneti, sia ricca di coltivazioni medio piccole e densamente popolata;

sull'insediamento della discarica in località Castagnaro si è espressa in maniera categorica anche la sovrintendenza archeologica dei Campi Flegrei, che in una nota ha informato che nell'area individuata della cava ci sono importanti testimonianze storiche da portare alla luce;

in segno di protesta, nella giornata del 18 aprile, gruppi di circa 50 persone dalla mattina alle 7.30 hanno bloccato le principali vie d'accesso alla cittadina dell'area flegrea, perché non si fidano delle istituzioni che promettono solo scarti controllati e temono l'arrivo di spazzatura indifferenziata;

il commissario straordinario Annunziato Vardè ha avuto modo di dichiarare in merito che: «[...] E poi si è sempre detto che non si tratta di una discarica nel senso tradizionale del termine ma di un sito di smaltimento di un rifiuto biostabilizzato con le moderne tecnologie, in modo tale da essere il meno possibile impattante con il territorio e comunque non inquinante». [...] tuttavia agli interroganti non risulta che in Campania esistano impianti di Tmb (trattamento meccanico biologico) che per la discarica produrrebbero Fos (frazione organica stabilizzata) e sovvalli (scarti), ma solo sette impianti Stir che non hanno funzione stabilizzatrice per cui il rifiuto che poi va in discarica produce percolato ed emana odori nauseabondi;

oltre a immondizia e cassonetti per impedire ogni accesso è stato anche posizionato un bus di traverso e tre camion per chiudere l'ingresso dalla statale che poi va verso il litorale domizio;

notizie stampa hanno riferito che l'indomani sarebbe dovuto intervenire l'esercito a scortare i tecnici per il carotaggio dell'area, come ha confermato il primo cittadino di Quarto, Massimo Caradente Giarusso, che è venuto a conoscenza della ferma volontà di procedere, nonostante tutti i pareri negativi degli esperti consultati dal comune, in base ad una convocazione in prefettura;

nella notte è proseguito il blocco da parte dei manifestanti fino al 20 aprile, quando il prefetto, Andrea De Martino, nella riunione del comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica, ha allentato le tensioni che per il terzo giorno si addensavano su Quarto decidendo la sospensione dei carotaggi nella cava del Castagnaro, già programmati per il fine settimana;

dopo questa decisione, il comitato antidiscarica ha allentato la pressione ponendo fine al blocco del traffico in entrata ed in uscita lasciando solo un presidio attivo e con una presenza massiccia di aderenti, quello di Montagna Spaccata nei pressi della strada di accesso al sito mentre la città rimane, comunque, sotto il presidio delle forze di polizia che sono schierate sul perimetro del comune e sulle principali arterie di accesso all'area del Castagnaro e a Quarto -:

se e quali azioni si intendano promuovere in relazione alle prerogative riconosciute allo Stato per la tutela dei beni archeologici e di tutela dell'ordine pubblico per risolvere le problematiche emerse in relazione alla individuazione di una discarica nella Cava del Castagnaro per non compromettere i valori culturali dell'area e l'ordine pubblico. (4-15830)