FEDI. -
Al Ministro dell'interno, al Ministro degli affari esteri, al Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione.
- Per sapere - premesso che:
gli uffici consolari, per gli italiani residenti all'estero e anche per gli italiani che vi soggiornano temporaneamente, hanno le competenze che altri organi della pubblica amministrazione esercitano sul territorio nazionale;
tra i servizi erogati dai consolati vi sono anche quelli di anagrafe, di stato civile (nascita, matrimonio, divorzio, morte), di rilascio e rinnovo di passaporto e carta d'identità;
numerose richieste inoltrate ai consolati da parte di cittadini italiani residenti all'estero, come ad esempio quelle relative allo status civitatis, si concretizzano soltanto a partire dalla trascrizione in Italia di atti relativi al soggetto interessato (nascita, matrimonio, e altro) presso lo stato civile del comune di ultima residenza o di provenienza o, come nel caso di rilascio e rinnovo del passaporto, dal benestare della questura competente per territorio, esperite le necessarie verifiche presso il comune di registrazione;
il depotenziamento delle strutture consolari causato dal piano di razionalizzazione ha portato alla diminuzione delle risorse e del personale in esse impegnato e conseguentemente a una crisi del sistema dei servizi offerti alle comunità italiane con insufficienze operative e disagi per gli utenti;
i disagi e i ritardi nel disbrigo di questo genere di pratiche, quotidianamente denunciati dai nostri cittadini all'estero, sono dovuti anche alle disfunzioni che si registrano nell'operato degli uffici anagrafe e stato civile dei comuni italiani che rispondono alle richieste dei consolati con mesi, e anche anni, di ritardo;
tra le numerose segnalazioni, ultima in ordine di tempo, quelle riferite da alcuni cittadini residenti in Australia sui ritardi del comune di Lipari. Secondo le comunicazioni degli interessati, infatti, i consolati di Sydney e di Melbourne non potrebbero finalizzare le loro pratiche di cittadinanza e di rilascio di passaporto in quanto il comune di Lipari, destinatario di precise richieste di trascrizioni di atti e copie di certificati, non ha provveduto a fornire riscontri;
funzionari del comune di Lipari, da parte loro, hanno dichiarato che i ritardi sono dovuti ad una carenza di organico e che l'unico ufficiale di stato civile, coadiuvato da un collaboratore a progetto, oltre a dover svolgere l'attività ordinaria, ha in carico oltre 2500 trascrizioni cartacee da evadere;
questa situazione, comunque, risulta diffusa sull'intero territorio nazionale e più rilevante per i comuni di piccole dimensioni interessati storicamente da fenomeni migratori -:
se non si ritenga di individuare per quanto di competenza idonee soluzioni per assicurare al comune di Lipari un adeguato livello di efficacia amministrativa, migliorando i tempi di completamento delle pratiche provenienti dall'estero e favorire il pieno rispetto delle leggi sulla trasparenza amministrativa e nei rapporti tra cittadini e pubbliche amministrazioni;
se non si intendano adottare iniziative atte a garantire che gli uffici preposti al disbrigo di pratiche relative ad anagrafe e stato civile siano dotati di mezzi tecnici e personale adeguati alle necessità sulla base di una verifica anche quantitativa degli atti e delle richieste provenienti dai consolati, anche per non vanificare gli investimenti fatti su queste strutture per migliorarne l'efficienza;
se non si ritenga urgente, infine, anche tenendo conto dei richiami all'efficienza e innovazione nella pubblica amministrazione pervenire da parte del Ministero dell'interno mediante il Ministero degli affari esteri a tutte le rappresentanze diplomatiche e consolari, un indirizzario aggiornato PEC o almeno di un indirizzo email convenzionale per ognuno degli innumerevoli comuni italiani che, ancora oggi, non usano la posta elettronica certificata. (4-15565)